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News & Salento

Albergo diffuso: se ne parla in un incontro a Nardò

Nardò, domenica 9 gennaio, Chiostro dei Carmelitani, ore 10: si parlerà di albergo diffuso alla luce della nuova normativa regionale. L’incontro è organizzato da “Noi per Nardò”,

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Nardò, domenica 9 gennaio, Chiostro dei Carmelitani, ore 10: si parlerà di albergo diffuso alla luce della nuova normativa regionale. L’incontro è organizzato da “Noi per Nardò”, movimento politico-culturale che ha nell’ex assessore Mino Natalizio e nell’ex consigliere di minoranza Giuseppe Spenga le sue punte di diamante. Dopo i saluti del commissario prefettizio Giovanni D’Onofrio e l’apertura dei lavori da parte di Natalizio, si susseguiranno gli interventi di quattro importanti relatori: Antonio Decaro, capogruppo PD alla Regione Puglia, primo firmatario della proposta di legge regionale sull’albergo diffuso; Stefania Mandurino, commissario straordinario dell’Azienda di Promozione Turistica di Lecce; Cosimo Durante, presidente del Gal Terra d’Arneo e vice presidente precario Anci Puglia; Roberta Magliani, architetto. Erano stati proprio Spenga e Natalizio, la scorsa primavera, a sollecitare Decaro su una normativa specifica in questa materia per evitare di correre il rischio che Nardò, come pure altri Comuni, perdessero la possibilità di partecipare ai bandi per l’albergo diffuso che sarebbero stati pubblicati dal Gal Terra d’Arneo da lì a qualche mese. “Per evitare”, sostenevano Spenga e Natalizio, “che siano finanziate iniziative che potrebbero poi non rispettare i requisiti minimi ai fini della classificazione prevista con una eventuale legge regionale, facciamo appello alla Regione Puglia di licenziare in tempi stretti e comunque prima del bando del Gal Terra d’ Arneo un apposito provvedimento legislativo”. Decaro, avendo preso a cuore la questione, è stato il primo firmatario del disegno di legge regionale depositato in Regione ad agosto scorso. Aggiunge Natalizio: “Il movimento politico culturale “Noi per Nardò” ha organizzato questo convegno-dibattito sull’albergo diffuso visto il crescente interesse di cittadini ed amministratori sull’argomento. Abbiamo voluto invitare Antonio Decaro che, accogliendo le nostre sollecitazioni, si è fatto primo firmatario della proposta di legge sull’albergo diffuso divenuta improrogabile per colmare un “vuoto normativo” su questa tipologia di ricettività che, invece, va prendendo sempre più piede in tutta la nazione. Merito va dato, quindi, al Gal Terra d’Arneo di aver pensato a dei specifici bandi per finanziare tale attività. Avere una legge che disciplini la materia serve alla Regione Puglia per dare soprattutto certezza a chi investe in questa nuova “frontiera alberghiera”, che sicuramente contribuirà a migliorare il “sistema di accoglienza” a favore dei turisti”.


Ilaria Marinaci

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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