Castrì
Ancora una tragedia sulle strade salentine
E’ purtroppo un orribile spettacolo già visto quello andato in scena all’alba di domenica 29 maggio, che ha provocato un’altra
E’ purtroppo un orribile spettacolo già visto quello andato in scena all’alba di domenica 29 maggio, che ha provocato un’altra giovanissima vittima. La 19enne Marilena Mingiano, di Castrì, viaggiava sola a bordo della sua Peugeot 206 nera quando è uscita fuori strada, andando a sbattere violentemente contro un ulivo sul ciglio della carreggiata. È accaduto intorno alle ore 7. Dell’auto accartocciata e distrutta si sono avveduti alcuni automobilisti, che hanno richiamato l’intervento dei vigili del fuoco di Veglie, i quali non hanno potuto far altro che estrarre il cadavere della ragazza. Vani tutti i tentativi di soccorso; troppo violenti gli urti e terribili i traumi, tali da rendere sfigurato il volto di Marilena.
La giovane lavorava presso un bar di Caprarica di Lecce e aveva presumibilmente passato la notte in bianco, visto che aveva terminato il suo turno di lavoro alle due della notte, prima di recarsi nel nord Salento. Probabile quindi che abbia avuto un letale colpo di sonno. Sembra evidente che lo scontro terrificante con l’albero, posto vicinissimo alla strada, sia stato tristemente fatale e da una prima indagine è parso che sia morta quasi sul colpo. Ma la perizia e la ricostruzione della dinamica dell’incidente spettano agli inquirenti.
Ciò che è certo è che stiamo stilando l’ennesima recensione di un libro sempre in pubblicazione, la cui uscita scandisce inesorabilmente il tempo pressoché ogni giorno, anche più volte al giorno e la cui lettura provoca un dolore sconvolgente. Se poi si tratta di una sorridente vita poco più che maggiorenne questo dolore è inevitabilmente amplificato. Ma questo non è un libro, non è un film, non è uno spettacolo: è cronaca dei nostri giorni, è tutto vero! Ed è uno sconsolato monito che l’instancabile vita ci fa e ci esorta a seguire: le strade erano, sono e saranno pericolose.
Stefano Verri
Alessano
Omicidio falegname di Castrì di Lecce: confermati ergastoli
La sentenza della Corte d’Appello conferma l’impianto accusatorio del primo grado emesso lo scorso anno ai danni degli autori del brutale assassinio: carcere a vita per tre di loro; 27 anni per il quarto complice

La Corte d’Assise d’Appello ha confermato le condanne inflitte in primo grado per l’omicidio di Donato Montinaro, il falegname di 75 anni brutalmente ucciso nella sua abitazione di via Roma a Castrì di Lecce.
Il delitto, avvenuto il 10 giugno 2022, ha avuto come sfondo una rapina finita tragicamente.
Tre degli imputati, Angela Martella, 59 anni, originaria di Gagliano del Capo e residente a Salve, Emanuele Forte, 40 anni, di Corsano, e Patrizia Piccinni, 49 anni, di Alessano, sono stati condannati all’ergastolo.
La sentenza prevede anche un isolamento diurno di un anno per Forte e Martella, e di 18 mesi per Piccinni.
Un altro imputato, Antonio Esposito, 40 anni di Corsano, è stato condannato a 27 anni di reclusione.
Secondo i giudici, i tre hanno aggredito Montinaro, immobilizzandolo e legandolo, prima di provocarne la morte.
Durante l’azione, i responsabili hanno rubato una motosega e una somma di denaro.
L’accusa per tutti gli imputati era di omicidio volontario con l’aggravante di aver commesso il delitto allo scopo di rapina.
La sentenza definitiva arriva a distanza di quasi un anno dal tragico episodio e conferma l’impianto accusatorio del primo grado (il primo verdetto era stato emesso il 4 giugno scorso), sottolineando la brutalità del gesto che ha sconvolto la comunità di Castrì di Lecce.
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Castrì
Spacciatore nella rete dei carabinieri
Nei guai 68enne di Castrì di Lecce già noto alle forze dell’ordine. In casa aveva cocaina e tutto l’occorrente per lo spaccio

I carabinieri della Compagnia di Lecce hanno arrestato un 68enne di Castrì di Lecce, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari dell’Arma hanno proceduto al controllo di un uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, che ha assunto un atteggiamento che ha destato l’attenzione dei militari tanto da indurli a procedere a perquisizione personale, poi estesa anche al domicilio.
Nel corso delle operazioni di polizia presso l’abitazione dell’uomo, sono state rinvenute 20 dosi di cocaina, per un peso complessivo di oltre 12 grammi, già confezionate e pronte per essere spacciate.
La sostanza era stata occultata all’interno di un cassetto in un mobile della camera da letto unitamente ad un bilancino, altro materiale presumibilmente da utilizzare per il confezionamento e taglio dello stupefacente e 115 euro riconducibili alla attività illecita dell’uomo.
Tutta la sostanza stupefacente insieme al materiale rinvenuto è stata sottoposta a sequestro.
Al termine delle operazioni, l’uomo è stato arrestato e come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
Attualità
Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre
Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.

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