Aradeo
Aradeo: a pranzo dall’imperatore
70 euro al mese per 20 pasti! Piatti salati per la mensa scolastica e genitori in rivolta “La mensa dovrebbe essere per tutti e non solo un servizio per bambini abbienti”
di Angelica Costantini
Mazzancolle flambé, suprema di Faraona farcita al tartufo nero, riccio di Mousse alla crema di castagne. L’invitante tendenza del menù per la notte di San Silvestro, in anteprima? Pranzo succulento degno di nota nella celeberrima Guida Michelin (manuale che coinvolge 12 paesi europei e attribuisce le “stelle di merito” ai ristoranti più rinomati)? Niente di tutto questo.
Meramente 20 pasti mensili da erogare nella mensa scolastica di Aradeo per la faraonica cifra di 70 euro. Una bella randellata, per le tasche già alquanto sgombre delle famiglie aradeine: è iniziato un periodo macabro di emorragia finanziaria. Rincari uggiosi adeguati all’indice Istat o colpi di testa dell’attuale Giunta comunale? Le rimostranze cominciano a farsi accalorate tra i genitori che con indignazione chiedono misure drastiche per ripristinare i costi del servizio e renderlo gratuito per le fasce deboli (fruitori i cittadini con reddito al sotto dei 4000 euro). “Siamo alla follia pura”, racconta un genitore, “trovo tutto assurdo visto che questa cooperativa rifornisce anche i pasti delle scuole di Galatone, dove invece i contributi per i buoni vanno dai 25 ai 35 euro”. In effetti anche per Comuni limitrofi le cifre del servizio di refezione dei pasti slittano dai 25 ai 40 euro.
“La mensa dovrebbe essere adattabile a tutti e non un servizio per bambini abbienti e basta”.
I genitori hanno chiesto udienza al sindaco Daniele Perulli nella speranza di una rielaborazione più parca e alla portata di tutti e si sono presentati in Comune inducendo il panico del primo cittadino che ostruitosi in ufficio ha… chiamato i Carabinieri!
Ha poi in seguito delucidato alla delegazione di mamme che “il Comune non ci guadagna nulla dai servizi erogati alla mensa”.
Dal colloquio sono affiorate verità disdicevoli: ad esempio che l’unica cooperativa presentatasi al bando è stata presa in considerazione nonostante proponesse prezzi salati e che le famiglie a loro carico acquistano carta igienica, rotoli di carta per la scuola, sebbene la Regione abbia destinato circa 15.000 euro per queste spese.
Per chiarificazioni aggiuntive il Sindaco ha riconvocato il consiglio dei genitori stabilendo: divisione per fasce di reddito ISEE, sopra i 10.000 € pagheranno 62,00 €, tra i 10.000 € e i 4.000 € pagheranno 50 €, sotto i 4.000 € pagheranno 40 €. Chi ha due figli pagherà 40 € a figlio indipendentemente dal reddito ISEE.
I pranzi da nababbi lasciamoli agli orchi, ai bambini invece doniamo la possibilità di stare insieme indistintamente.
Mense scolastiche o vere tagliole per utenti inconsapevoli?
Piccolo memorandum antitruffa
Mangiare necessita la giusta conoscenza, ma sempre più all’ordine del giorno arrivano fraudolenti profittatori ad alterare la sacralità del cibo. A darci delucidazioni sull’argomento la nutrizionista, dott.ssa Eliana Siciliano.
Chi prepara i cibi nelle mense scolastiche? “I cuochi specializzati dipendenti degli enti comunali o dipendenti di ditte di ristorazione collettiva specializzate e certificate, che hanno vinto l’appalto pubblico del Servizio Mensa comunale”.
Nelle mense vengono serviti prodotti biologici? “Si, dove è previsto da capitolato d’appalto cioè dove è stato richiesto dai Comuni”.
Chi decide il menu scolastico? “Il Menù “dovrebbe” essere deciso dai SIAN (Servizio di Igiene Alimentazione e Nutrizione delle ASL”.
Con quali criteri si stabilisce un menù che vada bene per tutti gli studenti? “Secondo le indicazioni dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata di Nutrienti), la cui revisione viene fatta periodicamente, (LARN 2012), e che prevede specifiche indicazioni di somministrazione giornaliera per ogni micro e macro nutriente”.
Quale dovrebbe essere un pasto salutare consumato in mensa da un bambino? “Esempio primo secondo contorno(verdure cotte o crude) e frutta in quantità diverse per fasce d’età (nido, materne, elementari, medie, insegnanti) E’ importante che settimanalmente ruotino in grande varietà gli alimenti (cereali, legumi, pasta riso, pesce, uova, carni, formaggi)”.
Chi controlla che il servizio funzioni a dovere? “I SIAN dipartimenti specializzati dell’ASL che dovrebbero effettuare sopralluoghi nelle cucine di preparazione e sulle scuole dove avviene la distribuzione. Alcuni comuni costituiscono una commissione fatta da genitori e dipendenti comunali che possono controllare più spesso il servizio di refezione”.
Quali sono le pecche maggiori dei servizi mensa? “I peggiori servizi mensa li trovi dove ci sono comuni che non controllano e aziende non serie e speculatrici che risparmiamo sulla materia prima e sul personale, dove manca la professionalità. C’è stato un pò di anni fa il caso eclatante de “La Cascina“ enorme cooperativa di ristorazione italiana con fatturati astronomici che aveva messo su un laboratorio di “riciclaggio” e di produzione etichette nuove dove arrivavano carne e materie prime scadute, sostituivano l’etichetta e le inviavano per le mense, così smaltivano quantità abominevoli di cibo marcio!”.
Quali provvedimenti per migliorarli si dovrebbero adottare? “Il modo migliore è il controllo continuo. Avere inoltre forniture da aziende serie che mettono a disposizione prodotti di qualità, manipolati da personale professionalizzato ed adeguatamente formato(dal lavapiatti, a chi distribuisce i pasti, al cuoco, alla Dietista che spesso non viene proprio assunta)”.
Aradeo
Esplode bombola del gas ed investe in volto 62enne
Non sono ancora chiare le cause dell’esplosione, si pensava potesse trattarsi dell’esplosione di una bombola, ma, stando ai rilievi in corso, si sarebbe…
Tragedia sfiorata ad Aradeo.
Oggi, verso mezzogiorno si è verificata una violenta esplosione a causa di bombola di gas, in un’abitazione di via Tevere.
Un 62enne del posto travolto dalla fiamma è finito in ospedale con ustioni al viso ed alla testa. Non sono ancora chiare le cause dell’esplosione, si pensava potesse trattarsi dell’esplosione di una bombola, ma, stando ai rilievi in corso, si sarebbe verificata una fuga anomala di gas da cui è partita la fiammata che ha investito l’uomo.
Immediati i soccorsi dei Vigili del fuoco di Gallipoli e dei sanitari del 118: i primi hanno provveduto alla messa in sicurezza della bombola, i sanitari hanno prestato le prime cure all’uomo, e trasferito il malcapitato in ospedale a Gallipoli, dove si trova tuttora ricoverato.
Approfondimenti
Operazione interforze, 5 arresti e 5 denunce
Alto impatto: controlli di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza a a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano
Servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia di Lecce.
Come deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e successivamente pianificato in sede di Tavolo Tecnico del Questore, negli ultimi sette giorni si sono svolti i Servizi Interforze cosiddetti ad “Alto Impatto”.
Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.
Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano.
I controlli hanno spaziato in diversi ambiti, dal controllo del territorio, identificazione di persone appiedate e avventori di locali, al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ai controlli amministrativi agli esercizi commerciali.
In totale sono quattro gli arresti eseguiti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 3 gli arresti eseguiti in esecuzione di ordinanze dell’A.G., 4 gli indagati a piede libero per traffico di stupefacenti e due per porto abusivo di armi, infine 15 le segnalazioni per uso personale di stupefacenti.
Assidui anche i controlli amministrativi: 55 esercizi commerciali sono stati controllati dalle forze dell’ordine.
Massiccio il bilancio finale: 1869 persone identificate, 240 dei quali con precedenti penali e/o di polizia, e 875 veicoli fermati.
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Aradeo
Un bar chiuso e un altro sospeso, pizzeria sanzionata
I bar sono di Aradeo: mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, lavoratori senza impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione. Il titolare di una pizzeria di Copertino segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali
I carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno portato a termine un’importante operazione di controllo del territorio a largo raggio, coadiuvati dai militari del NAS e del N.I.L. e dal personale civile dell’Ispettorato del Lavoro.
Questo tipo di servizio è stato messo in atto per garantire il rispetto delle normative in materia di salute pubblica e per combattere il lavoro sommerso e irregolare, in un’ottica di congiunta azione repressiva.
Nel corso dell’operazione, sono state ispezionate cinque aziende, tutte sanzionate per violazioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’osservanza delle normative riguardanti il lavoro regolare.
Sono stati controllati complessivamente 24 lavoratori, di cui 3 sono risultati irregolari.
Le violazioni emerse hanno comportato una serie di provvedimenti.
Tra i casi più significativi, un titolare di un bar di Aradeo è stato deferito per la mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’ammenda di circa 6mila euro e la sospensione immediata dell’attività per l’impiego di due lavoratori senza la dovuta comunicazione al Centro per l’Impiego, portando a sanzioni totali superiori ai 10mila euro.
Un altro titolare di un bar nella stessa località ha ricevuto una sospensione immediata e sanzioni per oltre 6mila euro per l’impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione.
Un imprenditore di una ditta di costruzioni è stato deferito per violazioni delle norme di sicurezza e per non aver aggiornato il documento di valutazione dei rischi, con un’ammenda totale di quasi 7mila euro.
A Copertino, il titolare di una pizzeria è stato segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali, con sanzioni pari a 3mila euro, mentre la titolare di un bar è stata segnalata per simili violazioni igienico-sanitarie.
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