Matino
Atti sessuali sul nipote: in manette un 40enne di Matino
I Carabinieri di Matino, su delega del Tribunale di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di arresto nei confronti di un 40enne del luogo resosi responsabile di violenza sessuale
I Carabinieri di Matino, su delega del Tribunale di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di arresto nei confronti di un 40enne del luogo resosi responsabile di violenza sessuale nei confronti del nipote di 14 anni. Su segnalazione di un insegnante dell’Istituto frequentato dal ragazzo, i militari hanno dato il via alle indagini. Il 40enne, negli anni dal 2006 fino allo scorso aprile, avrebbe compiuto atti sessuali nei confronti del nipote, toccandolo nelle parti intime, approfittando dell’assenza dei genitori del minore. Gli accertamenti da parte dei Carabinieri hanno consentito di identificare ed arrestare l’uomo, che ora si trova nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce, dove è già stato interrogato, respingendo ogni accusa.
Attualità
Diagnosi e trattamenti delle neurodivergenze: ecco Novembre Blu
A cura di “Amici di Nico”. Sarà un mese dedicato a screening gratuiti e consulenze neuropsichiatriche e psicologiche per disturbi del NeuroSviluppo
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Per tutto il mese di novembre l’Equipe Multimodale del Centro Servizi per l’autismo “Amici di Nico”, composta da esperti nell’ambito della diagnosi e dei trattamenti delle neurodivergenze (autismo, ADHD, disturbi del linguaggio, disturbi dell’apprendimento, DSA e altre comorbidità connesse come la selettività alimentare e disturbi del sonno), saranno a disposizione delle famiglie per effettuare screening gratuiti e consulenze specialistiche, previo la prenotazione di appuntamenti programmati e anticipati dalla compilazione di un questionario documentativo a cura dei caregivers.
La diagnosi precoce e la messa in atto di programmi specifici ed efficaci, quelli riconosciuti e suggeriti dalla Comunità Scientifica e dalle Linee Guida dell’Istituto Superiore della Sanità, risultano essenziali per potenziare lo sviluppo delle abilità, ridurre i comportamenti problematici e migliorare la qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie.
Lo scopo del programma messo a disposizione da “Amici di Nico” è quello di fornire localmente uno strumento per la diagnosi e la cura precoci, in rete con le risorse e i servizi specialistici offerti sul territorio.
Questa iniziativa offerta dai professionisti da anni coinvolti nella diagnosi e presa in carico dei disturbi del neurosviluppo, si propone di: individuare bambini di età compresa tra i dodici mesi sino ai tre anni a rischio diagnosi di autismo o altri disturbi del neurosviluppo; supportare le famiglie nel percorso emotivo e di resilienza a fronte di una eventuale diagnosi già conclamata; fornire indicazioni di buone prassi e dei diversi percorsi di presa in carico; offrire informazioni utili sulle modalità di accesso ai servizi sanitari e sociosanitari e le opportunità di sostegno e di accoglienza nei diversi contesti sociali.
Infine, l’equipe potrà fornire comunicazioni utili su specifici training che rendono accessibili lo svolgimento di cure mediche, esami clinici e strumentali senza ricorrere a procedure restrittive o contenitive.
Verranno trattati argomenti relativi ai sintomi precoci e basi neurobiologiche del disturbo dello spettro autistico; l’individuazione dei sintomi e le consulenze per l’identificazione dei disturbi ADHD, i disturbi del linguaggio e della comunicazione, le disabilità intellettive, i disturbi degli apprendimenti e altro; nonché i principi d’intervento con focus sull’Applied Behavioral Analysis (ABA) e come affrontare i comportamenti problema nell’autismo.
Gli interessati potranno richiedere un appuntamento con i professionisti delle sedi di “Amici di Nico” (Matino, Lizzanello e Mesagne, in provincia di Brindisi), contattando dal lunedì al venerdì, il numero 0833/503922 (nelle fasce orarie dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16).
Cronaca
Violenza sulle donne, due codici rossi in provincia
I carabinieri sono dovuti intervenire ad Otranto dove un 47enne stalkerizzava la ex con messaggi minacciosi e a Matino dove, invece, un 37enne è stato arrestato dopo violenta lite con la convivente
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I carabinieri della Stazione di Otranto hanno arrestato un 47enne del luogo, già noto per precedenti denunce per maltrattamenti e lesioni nei confronti della sua ex compagna.
L’arresto è stato effettuato in flagranza di reato dopo che l’uomo ha inviato numerosi messaggi e video alla vittima minacciando di raggiungerla perché voleva a tutti i costi riallacciare i rapporti, generando così un profondo stato di ansia e agitazione psicofisica nella donna.
Accertata la gravità della condotta minacciosa dell’individuo, i militari dell’Arma sono intervenuti tempestivamente tutelando così l’incolumità della donna e traendo in arresto l’uomo.
Il 47enne è attualmente agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A Matino, invece, i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 36enne coinvolto in una violenta lite con la convivente.
Nonostante il tentativo di fuga del giovane, i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo ha tentato più volte di divincolarsi ingaggiando una colluttazione con i due carabinieri intervenuti, i quali hanno riportato lievi ferite.
Anche in questo caso, sono state applicate le garanzie per tutelare le vittime previste dal cosiddetto Codice Rosso che garantisce comunque la protezione immediata delle vittime di violenza domestica.
Il 36enne, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Cronaca
37enne incendia 7 auto e due abitazioni alla ex: applicato il codice rosso
La misura cautelare è stata emessa dopo le serrate indagini condotte dai carabinieri di Matino, che erano intervenuti la notte tra il 27 ed il 28 dicembre di due anni fa per un incendio avvenuto in pieno centro, che aveva coinvolto sette autovetture e due abitazioni, la seconda a Mancaversa…
MATINO (LE)- PERSEGUITA IL COMPAGNO DEL’EX CONVIVENTE E PER VENDETTA INCENDIA SETTE AUTO E DUE ABITAZIONI. APPLICATO IL “CODICE ROSSO” ALLO STALKER
I Carabinieri di Matino hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare e divieto di avvicinamento alla persona offesa e dei luoghi frequentati da quest’ultima, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce nei confronti di un 37enne a cui sono stati contestati vari reati che la legge definisce da “codice rosso”, che vanno dagli atti persecutori ai maltrattamenti in famiglia, fino al danneggiamento doloso a seguito di
incendio.
La misura cautelare è stata emessa dopo le serrate indagini condotte dai carabinieri di Matino, che erano intervenuti la notte tra il 27 ed il 28 dicembre di due anni fa per un incendio avvenuto in pieno centro, che aveva coinvolto sette autovetture e due abitazioni, la seconda a Mancaversa.
La delicata indagine portata a termine dai Carabinieri ha permesso di fare piena luce sull’ennesima storia di violenza domestica, di soprusi, vessazioni e botte da orbi ai danni della convivente dell’uomo, anche in presenza dei loro figli.
Alla fine, speranzosa di rifarsi una vita, la donna aveva troncato la relazione con il compagno violento e si era trasferita dai genitori, ma il peggio doveva ancora venire.
Infatti, quando ha scoperto che la sua ex aveva allacciato una relazione sentimentale
con un altro uomo, il 37enne ha maturato un desiderio di vendetta nei confronti della nuova coppia, e sono cominciati i pedinamenti e gli appostamenti, compresi gli insulti e le minacce, fino ad arrivare agli atti incendiari di fine dicembre del 2022, quando in meno di un’ora sono state date alle fiamme sette autovetture e due abitazioni, tutti obiettivi riconducibili direttamente o indirettamente alla donna e al suo nuovo compagno. Quest’ultimo, anche a giugno di quest’anno, mentre si trovava alla guida della propria auto, aveva subito un tentativo di speronamento dal suo persecutore, fortunatamente senza conseguenze.
Alla fine, le testimonianze e le numerose fonti di prova a carico dello stalker 37enne raccolte dai militari dell’Arma, hanno messo in condizione il PM di ottenere dal Giudice un divieto di avvicinamento e di comunicazione, a tutela dell’uomo vittima di atti persecutori.
Inoltre, analizzando meticolosamente le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nei luoghi interessati dagli incendi, sono stati denunciati anche due presunti complici che avrebbero aiutato il persecutore ad appiccare il fuoco.
L’invito rivolto a tutte le persone che si vedono imbrigliate in situazioni apparentemente senza uscita, anche alle più giovani, è quello di non banalizzare mai nessun segno di violenza fisica o psicologica, anzi è sempre opportuno rivolgersi ai Carabinieri per chiedere aiuto, oppure soltanto per un consiglio.
Tante volte, anche in assenza di denuncia, gli uomini dell’Arma, che sono quotidianamente impegnati a fornire aiuto e supporto a tutte le vittime che si trovano in difficoltà, hanno potuto stabilire l’esistenza di un rischio reale per la loro incolumità e quindi informare
rapidamente l’Autorità giudiziaria.
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