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Cronaca

Aumentano gli sfratti a Lecce: da 943 nel 2010 a 1.012 nel 2011 (+7,32%)

277 gli sfratti già eseguiti, contro i 248 dell’anno precedente (+11,69%) I provvedimenti emessi sono quasi tutti per morosità incolpevole

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2.683 sono i provvedimenti di sfratto emessi in Puglia, di questi ben 488 a Lecce che si guadagna una triste medaglia di bronzo, posizionandosi al terzo posto tra le province della regione. I dati diffusi in questi giorni dal Ministero dell’Interno, ancora parziali, sono dunque molto preoccupanti ed evidenziano un quadro di emergenza abitativa nel nostro territorio. Le famiglie sono colpite dalla crisi in misura che va oltre ogni limite di guardia sociale e non riescono a pagare più l’affitto. La maggior parte dei provvedimenti di sfratto sono motivati infatti da morosità incolpevole. Tradotto in cifre, vuol dire che nella provincia di Lecce altre 69 famiglie, nel 2011, sono state sfrattate per morosità incolpevole (+7,32% rispetto al 2010 -vedi tabelle allegate). Cifre che danno un altro segnale negativo sulla tenuta sociale del nostro territorio e sul quale esprimiamo e rappresentiamo forte preoccupazione verso le istituzioni per la profonda crisi economica e occupazionale in cui versano i cittadini. Il Sunia rilancia, pertanto, ancora una volta, l’allarme sfratti determinato dalle difficoltà che colpisce una fascia sociale sempre più debole, in un momento così difficile per il nostro Paese e per il nostro territorio, in cui 1.012 persone stanno attraversando il dramma di essere costrette ad abbandonare il tetto sotto cui vivono perché non ce la fanno più a sostenere economicamente il canone d’affitto. Più volte dal Sunia è partito l’appello al Comune di Lecce, città ad alta tensione abitativa, di farsi carico di questa emergenza abitativa che investe soprattutto famiglie meno abbienti, pensionati, disoccuppati e giovani coppie. Ma nessuna risposta. A questo punto ci sembra opportuno richiedere l’attivazione di un tavolo di concertazione sulla crisi abitativa, tra il Comune di Lecce e le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini maggiormente rappresentative, al fine di sottoscrivere protocolli d’intesa per “salvare” dagli sfratti e garantire soluzioni abitative urgenti per quelle famiglie costrette a rinunciare alla casa. Tavolo tecnico che necessita, a nostro, di un ulteriore accordo territoriale per rivedere l’aliquota comunale IMU sulla seconda casa, fissata al 1%, tale che possa agevolare i propietari che affittano l’alloggio con contratti a canone concordato (Legge 431/98). Senza considerare che a Lecce c’è ancora un larghissimo e irrisolto fenomeno di irregolarità anche negli affitti dei posti letto per studenti, incentivato dall’esigua disponibilità di posti nelle case dello studente (solo 359 pari al 4,13% della domanda).


Ci sembra infine doveroso comunicare che il Comitato Direttivo del Sunia ha eletto Nicola Zambetti nuovo Segretario Regionale del Sunia Puglia. Gli altri componenti della Segreteria Regionale del Sunia sono: Angelo Garofoli per la Bat, Carmela Grimaldi di Bari, Denny Pascarella di Taranto, Angelo De Palma di Foggia, Mario Vantaggiato di Lecce, Marcello Petarra di Brindisi.


Mario Vantaggiato


Cronaca

Arrestato corriere della droga

Sulla Brindisi Lecce fermato 50enne albanese a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta. Trasportava 17 chili di cocaina che, una volta immessi sul mercato avrebbero consentito alle organizzazioni criminali destinatarie della droga profitti illeciti per 2 milioni di euro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce durante un servizio di controllo economico del territorio, nella tarda serata di ieri, hanno individuato e fermato un’autovettura che procedeva sulla statale 613 tra Brindisi e Lecce.

L’autovettura con a bordo solo il conducente, un 50enne di nazionalità albanese, è stata sottoposta ad un normale controllo di polizia, in quanto i militari insospettiti dalla velocità sostenuta alla quale viaggiava il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, nonché da evidenti segni di irrequietezza del’uomo, inducevano gli stessi ad approfondire tale situazione sospetta.

Il controllo preliminare e l’atteggiamento elusivo del conducente facevano ritenere necessaria un’ispezione più accurata del mezzo presso gli uffici di piazzetta dei Peruzzi, anche attraverso l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce.

L’approfondita ispezione ha dato esito positivo e consentito di individuare quindici panetti di circa 1.100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di circa 17 chilogrammi di cocaina.

Il corriere, con precedenti penali specifici in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa di reclusione di Borgo Sannicola a Lecce, mentre il veicolo utilizzato per il trasporto illecito, unitamente al quantitativo dello stupefacente, sono stati sottoposti a sequestro.

La cocaina immessa sul mercato avrebbe consentito alle organizzazioni criminali destinatarie dello stupefacente di ottenere illeciti profitti per circa 2 milioni di euro.

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Cronaca

Bruciava letame in campagna, denunciato titolare azienda agricola

Odori nauseabondi e inquinamento, rinvenuti dai carabinieri 140 metri cubi di letame combusto

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A far scattare le indagini sono state le numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Veglie.

Il titolare di un’azienda agricola è stato denunciato per illecita gestione di rifiuti speciali non pericolosi, depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

Gli odori nauseabondi che, negli ultimi giorni, hanno investito la cittadina vegliese hanno portato all’avvio delle indagini da parte dei militari della locale Stazione unitamente a quelli del Nucleo Carabinieri Forestali di Lecce che hanno ricondotto l’origine del fenomeno all’illecito trattamento di rifiuti da parte di un’azienda del territorio.

A seguito delle segnalazioni i carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi e circoscritto l’area di origine fino ad individuare un’azienda agricola ricadente nel territorio di Salice Salentino.

L’ispezione ha consentito di accertare all’interno dell’area aziendale la presenza di numerosi cumuli di letame derivante da attività di allevamento zootecnico, sparsi su un’area di circa 450 metri quadri, per un volume di circa 140 metri cubi, per la maggior parte combusto.

Il titolare dell’azienda è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per illecita gestione di rifiuti speciali non depositati al suolo e smaltiti mediante combustione.

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Cronaca

Lucugnano: «Sistemate quei semafori»

«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?». La segnalazione: all’ingresso della frazione, per chi proviene da Tricase, tre semafori che da fine settembre non funzionano

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Se ad un incrocio vi è un semaforo vuol dire che qualcuno, a monte, lo ha ritenuto importante per la sicurezza di tutti i passanti, in auto, moto, bici o a piedi che sia.

A Lucugnano, all’ingresso per chi proviene da Tricase, da oltre due mesi, tre semafori sono lampeggianti, non funzionano!

«La funzionalità dei semafori per la viabilità che regola il traffico sulla provinciale è inefficace», ci ha segnalato Elisa C., una nostra lettrice della frazione tricasina.

Che risale anche alla causa e alle origini del guasto: «Il loro funzionamento si è interrotto durante un temporale a fine settembre, sono lampeggianti da allora e, nonostante le sollecitazioni, nessuno è mai intervenuto».

«Aspettiamo che qualcuno si faccia male per ripararli?» si chiede Elisa, che evidenzia come questo non sia «un piccolo inconveniente ma un potenziale pericolo che richiede attenzione immediata per la sicurezza di tutti».

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