News & Salento
Balzello del 6%: tu gratti, loro vincono
Anche se per principio come componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ho sempre
Anche se per principio come componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ho sempre puntualizzato la contrarietà verso il gioco d’azzardo di Stato e l’incentivazione di lotterie, “Gratta & Vinci” e di qualunque misura che inviti il cittadino all’indebitamento, specie dietro al falso mito della “Fortuna”. La notizia che riportiamo ha dell’incredibile se si pensa che era quasi passata inosservata ai più e costituisce un’ulteriore prova che si voglia sempre far pagare i soliti noti, in questo caso qualche “fortunato” consumatore. Ci riferiamo in particolare al nuovo balzello introdotto dalla Manovra bis della scorsa estate dell’ultimo governo Berlusconi che è entrata in vigore il 1° gennaio 2012: secondo quanto contenuto in un articolo della suddetta manovra, lo Stato tratterrà il 6% delle vincite superiori ai 500 euro di Superenalotto, lotterie istantanee tipo i Gratta e Vinci e per le videolotteries. È da ricordare che la stessa percentuale è già prevista per il gioco del Lotto e il 10&Lotto. La nuova tassa, come puntualizzato dall’agenzia specializzata Agicos, era stata già annunciata con un decreto dai Monopoli di Stato, in attuazione della manovra bis del 2011. Per le videolotteries i concessionari dovranno adeguare i sistemi di gioco entro il 20 gennaio. Il precedente governo ha previsto così d’incassare a danno dei consumatori circa un miliardo di euro l’anno a partire dal prossimo con questa vera e propria tassa al 6% delle vincite superiori a 500 euro. Si pensi che se il prelievo fosse stato applicato ai 178 milioni al Superenalotto nell’ottobre del 2010, la più alta vincita della storia in Italia, l’importo che sarebbe finito nelle casse dell’Erario sarebbe stato pari a 10,6 milioni di euro. Chiaramente il balzello del 6% si applicherà anche alle recenti lotterie vitalizie. Per esempio, “Win for Life” che attualmente attribuisce ai fortunati della prima categoria di vincite un premio da 6 mila euro al mese per 20 anni, con l’introduzione della misura scenderà a 5.640 euro (-360 euro). Per “Gold”, saranno invece trattenuti 600 euro. Analogo discorso per i vitalizi assegnati con i “Gratta & vinci”: 360 euro in meno al mese con “Turista per Sempre” (e meno 12 mila euro per il bonus da 200 mila euro), e meno 600 euro al mese con “Vivere alla Grande” (e meno 30 mila euro per il bonus da 500 mila euro). Sul jackpot massimo delle Videolotteries, di 500 mila euro, il prelievo sulla vincita arriverà fino a 30 mila euro. Se da una parte viene introdotto una sorta di inganno da parte dello Stato che a fronte di una vincita dichiarata, in realtà verserà il 6 % in meno ai vincitori, resta una magra consolazione per i “giocatori”: la tassa non inciderà su Lotteria Italia, scommesse, poker e casinò online, bingo e slot machines, assodato che la vincita massima di 100 euro, è ben al di sotto della soglia su cui si applicherà la nuova tassazione.
Avv. Giovanni D’Agata
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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