Finisce con il pubblico salentino in delirio. Finisce con i beffardi olè di casa che accompagnano il Lecce ad una vittoria tanto importante quanto inaspettata. E anche memorabile, visto che la Juventus frana al “Via del Mare” per la terza volta nella sua storia. Ancora per 2 a 0, proprio come nel 1988 (a segno Moriero e Pasculli) e nel 1999 (gol di Lima e Conticchio). Dopo dodici anni, i padroni di casa autografano la nuova impresa, affrescandola con le reti di Mesbah e Bertolacci. Una stoccata per tempo, tanto basta a mandare al tappeto una Vecchia Signora svagata e superficiale, il cui capitombolo mette radici nell’espulsione di Buffon, dopo soli 11 minuti.

Contenere e ripartire aveva profetizzato, alla vigilia, De Canio. E se i giallorossi, in 90′, hanno corso pochissimi pericoli (praticamente inoperoso Rosati), tenendo indenne la difesa più battuta del torneo (che solo contro Fiorentina, Parma e Catania non aveva subito gol), sono stati bravi a tenere perennemente in scacco la retroguardia ospite, formata da quattro difensori centrali possenti ma incapaci di prevedere e adottare la tattica del fuorigioco. E le occasioni fallite dopo il raddoppio, testimoniano una capacità di creare pericoli elevata al cubo per un Lecce sempre pimpante dalla cintola in su, guidato dai tuttofare Mesbah e Di Michele. L’algerino fa le prove del gol da centroarea (ma la palla termina alta), il peperino romano causa la decisiva espulsione di Buffon, costretto a deviare la sfera con le mani fuori area, per non spalancare la porta all’avversario.

Il neoentrato Storari (al posto di Krasic), al minuto 32′, deve inchinarsi alla freddezza sottoporta di Mesbah, abile a tagliare da dietro la difesa sul tracciante di Munari, infilando poi sotto le gambe l’ex portiere sampdoriano. Un boato esplode fra i 21 mila spettatori presenti, estasiati in avvio di ripresa, quando il Lecce concede il bis: imbeccata di Vives per Di Michele che sovrasta Barzagli e serve di testa l’accorrente Bertolacci, lestissimo a gonfiare il sacco con un tocco ravvicinato. 2-0 al 48′. Alzi la mano chi lo aveva previsto.

Dopo i pareggi imposti in rimonta a Inter e Milan, i salentini si concedono anche il lusso di stoppare, e piegare, una Juve irriconoscibile rispetto agli ultimi due successi. Tanto che si rischia pure la goleada, se Di Michele, Grossmuller e Chevanton non fallissero ghiottissime occasioni nell’area piccola juventina. Per gli ospiti, l’unica occasione da gol arriva a poco più di 5 minuti dal termine, quando a Iaquinta non riesce il facile appoggio sottoporta, con la parità numerica ristabilita a causa dell’espulsione rimediata da Vives al 70′. Ma il punteggio non cambia più, senza che il Lecce si svegli da un sogno che ha i contorni dell’impresa.

Giorgio Coluccia

Il programma della 26^ giornata, domenica 20 febbraio, ore 15:

Lazio-Bari

Udinese-Brescia

Inter-Cagliari 1-0 (giocata sabato)

Napoli-Catania (ore 20,45)

Parma-Cesena

Lecce-Juventus 2-0

Chievo-Milan

Bologna-Palermo 1-0 (giocata sabato)

Genoa-Roma

Fiorentina-Sampdoria

Classifica: Milan 52, Inter 50; Napoli 49; Lazio 45; Juve 41; Udinese 43; Palermo 40; Roma 39; Cagliari 35; Genoa, Bologna, Fiorentina 32; Chievo 31; Sampdoria 30; Lecce 27; Catania, Parma 26; Brescia 22; Cesena 21; Bari 15.

* Bologna penalizzato di tre punti

** Bologna e Roma una partita da recuperare (il 23 febbraio, ore 18.30)

Il programma della 27^ giornata, domenica 27 febbraio, ore 15:

Juventus-Bologna (sabato 26, ore 20,45)

Cesena-Chievo

Bari-Fiorentina

Catania-Genoa (ore 12,30)

Sampdoria-Inter (ore 20,45)

Cagliari-Lazio

Brescia-Lecce

Milan-Napoli (lunedì 28, ore 20,45)

Roma-Parma

Palermo-Udinese