News & Salento
Calcio di A: Lecce, cose da pazzi a Catania
Rocambolesco epilogo al “Massimino”, dove i giallorossi si fanno ribaltare nei 10′ minuti finali e perdono 3 a 2. Inutili le segnature di Jeda e Munari, che avevano fruttato l’illusorio vantaggio.
Dopo i 5 minuti di pazzia con il Palermo, ecco altri 5 minuti fatali al Lecce di De Canio. Fa festa il Catania, che s’impone per 3 a 2 in rimonta e scavalca i giallorossi, lasciandoli al quart’ultimo posto in classifica. Sull’orlo del baratro. La seconda sconfitta consecutiva per Rosati e compagni arriva fra gol, emozioni, sussulti e colpi mancati. Ma anche colpi da maestro, come quelli di Francesco Lodi che tra l’80’ e l’85’ sforna due punizioni telecomandate, portando il punteggio dal 2-1 per i salentini all’amaro 3-2 finale. Per il Lecce un kappaò che brucia e fa male, perchè arrivato contro una diretta concorrente (che non vinceva da dicembre) e perchè spezza la positiva serie esterna del 2011. Dopodichè oltre al danno c’è anche la beffa, visto che contro la Juve non potranno esserci i diffidati (e oggi ammoniti) Olivera, Jeda e Gustavo, oltre allo squalificato Giacomazzi. Una ecatombe.
I siciliani, al primo successo con Simeone in panchina, s’erano portati in vantaggio sul finire di primo tempo, al 47′, grazie all’inzuccata di Silvestre in mischia, su calcio di punizione. Uno svantaggio sin li per niente meritato per gli ospiti, capaci di tornare a galla nella ripresa, con un migliore atteggiamento e una particolare spietatezza sotto porta. Così i salentini si sono ritrovati in vantaggio grazie al facile colpo di testa di Jeda (56′) e al tap in vincente di Munari (61′), abile a ribadire in rete la sfera calciata sul palo da Olivera. Un uno-due all’apparenza micidiale, visto che i giallorossi hanno le gravi colpe di non essere riusciti a rivoltare il coltello nelle piaghe degli avversari, sbagliando diversi ghiottissimi contropiedi (fra i quali, spunta il palo colpito da Vives). Prima del tremendo finale, quando sale in cattedra l’ex frusinate Lodi, arrivato in Sicilia durante il mercato invernale. Il fantasista catanese fulmina Rosati sulle due ravvicinate punizioni, spedite chirurgicamente in rete con un sinistro fatato: per il Lecce è notte fonda.
Giorgio Coluccia
I risultati della 25^ giornata:
Sampdoria-Bologna 3-1
Cagliari-Chievo 4-1
Palermo-Fiorentina 2-4 (ore 12,30)
Bari-Genoa 0-0
Juventus-Inter (ore 20,45)
Brescia-Lazio 0-2
Catania-Lecce 3-2
Roma-Napoli 0-2 (sabato 12, ore 20,45)
Milan-Parma 4-0 (sabato 12, ore 18)
Cesena-Udinese 0-3
Classifica: Milan 52, Napoli 49; Lazio 45; Inter 44; Udinese 43; Palermo 40; Roma 39; Juve 38; Cagliari 35; Fiorentina 32; Chievo 31; Sampdoria 30; Bologna, Genoa 29; Catania, Parma 26; Lecce 24; Brescia 22; Cesena 21; Bari 15.
* Bologna penalizzato di tre punti
** Inter, Bologna, Roma, Fiorentina, Sampdoria e Genoa una partita da recuperare
Il programma della 26^ giornata, domenica 20 febbraio, ore 15:
Lazio-Bari
Udinese-Brescia
Inter-Cagliari (sabato 19, ore 20,45)
Napoli-Catania (ore 20,45)
Parma-Cesena
Lecce-Juventus (ore 12,30)
Chievo-Milan
Bologna-Palermo (sabato 19, ore 18)
Genoa-Roma
Fiorentina-Sampdoria
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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