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News & Salento

Calcio, Lecce: conquistata A Bari!

Con una giornata di anticipo, la truppa di Gigi De Canio festeggia la permanenza in A. Decisiva la vittoria per 2 a 0 nel derby e la concomitante sconfitta interna della Sampdoria.

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Lecce salvo con un turno d'anticipo


Il Lecce espugna Bari. E si salva al “San Nicola”. Nel frattempo il “tifoso” Miccoli spedisce la Sampdoria in serie B. Nemmeno se architettata ad arte, la sceneggiatura della domenica perfetta sarebbe venuta così bene. Da sogno per il popolo salentino, per una squadra che ottiene la permanenza in massima serie proprio nella tana dell’acerrimo nemico, già retrocesso e nettamente battuto sul campo (2-0). Dopo 37 lunghe giornate il Lecce compie il passo finalmente decisivo, con l’11^ vittoria stagionale vola a quota 41 punti, laddove la Sampdoria (staccata di cinque lunghezze) non può più arrivare negli ultimi 90′. E allora che festa sia, dopo un pomeriggio di metà maggio destinato a restare scolpito nella storia.


Salvezza sofferta, ma anche ampiamente meritata. A lungo andare, la lotta s’è ridotta a una estenuante sfida a distanza con la Sampdoria, che dai preliminari di Champions League è sprofondata dritta dritta fra i cadetti. I giallorossi hanno espugnato Marassi nello scontro diretto e nel girone di ritorno hanno avuto ben altro passo rispetto ai blucerchiati, capaci di collezionare soli 10 punti a fronte dei 26 conquistati dal Lecce dopo il giro di boa. Lungo il rush finale, per i salentini sono arrivate 4 vittorie nelle ultime 7 uscite, la svolta determinante s’è avuta la settimana scorsa grazie al meraviglioso sinistro di Chevanton che ha permesso di superare il Napoli (mentre la Samp, sul gong, ha perso il derby della Lanterna). Oggi, i giallorossi, hanno completato l’opera.


Chi ha seguito Giacomazzi e compagni, ha avuto l’impressione di stare sulla giostra delle mille emozioni, catapultato da brutte sconfitte a inattesi riscatti, lungo un tortuoso percorso fatto di emozioni e colpi di scena. Giù, in fondo al racconto d’una appassionante annata, c’è l’autografo di mister De Canio, compositore d’un gruppo che ha inevitabilmente i suoi difetti (fra cui la peggior difesa), ma anche personalità da vendere e un gioco da proporre contro qualunque avversario. 62 gol incassati sono una enormità, una pesante zavorra per chiunque, ma questo non ha impedito di strappare la salvezza ai giallorossi, che in risposta possono proporre i 44 gol fatti: nessuno ha fatto meglio dopo le prime 9 della classe.


Tornando al memorabile pomeriggio, al San Nicola sembrava non essersi messa granchè bene visti gli infortuni di Bertolacci e Olivera, ma la scossa decisiva (ironia della sorte) è arrivata da Genova, dove a fine primo tempo Miccoli ha portato avanti il Palermo sulla Samp. Non dev’essere un caso che in avvio di ripresa il Lecce abbia sfoggiato un altro atteggiamento, trovando subito il gol del vantaggio con Jeda, lasciato libero di colpire di testa su azione di calcio d’angolo. Tutto s’è fatto più semplice, la mente è volata rapida all’epilogo da sogno nonostante il momentaneo pareggio della Samp. Prima che il derby pugliese mandasse giù il sipario in virtù dell’autogol di Andrea Masiello, imbarazzante nel tentativo di allontanamento del diagonale (destinato a lato) ancora di Jeda. La ciliegina sulla torta l’ha piazzata il Palermo nel finale, battendo e condannando definitivamente i liguri di Cavasin. Tanto per ricollegarsi a quel filo sottile su cui hanno viaggiato le esaltanti emozioni d’un pomeriggio da favola. Da tramandare ai posteri. 


Giorgio Coluccia


I risultati della 36^ giornata:

Fiorentina-Bologna 1-1

Cesena-Brescia 1-0


Milan-Cagliari 4-1 (giocata sabato)


Lazio-Genoa 4-2 (giocata sabato)


Napoli-Inter (ore 20,45)


Parma-Juventus 1-0


Bari-Lecce 0-2


Sampdoria-Palermo 1-2


Catania-Roma 2-1


Chievo-Udinese 0-2

Classifica: Milan 78; Inter 72; Napoli 68; Udinese 65; Lazio 63, Roma 60; Juventus 57; Palermo 55; Fiorentina 50; Genoa 48; Catania 46; Parma 45; Cagliari 44; Cesena, Chievo 43; Bologna 42; Lecce 41; Sampdoria 36; Brescia 31; Bari 21.


* Milan campione d’Italia ** Milan, Inter e Napoli in Champions League *** Sampdoria, Brescia e Bari retrocesse in serie B **** Bologna 3 punti di penalizzazione


° Napoli e Inter una gara in meno (posticipo)


Il programma della 38^ e ultima giornata, domenica 22 maggio:


Ore 20,45


Bologna-Bari


Cagliari-Parma


Inter-Catania


Genoa-Cesena


Palermo-Chievo


Brescia-Fiorentina


Ore 20,45


Udinese-Milan


Juventus-Napoli


Lecce-Lazio


Roma-Sampdoria


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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