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Calcio, serie A: il Lecce torna in quel di Genova

A due settimana dal blitz contro la Samp, i giallorossi riapprodano in Liguria: ad attenderli c’è il Genoa di Ballardini. Si gioca sabato 23 aprile, alle ore 15.

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Il Lecce torna a Genova. Di nuovo a “Marassi”, dopo il colpaccio di due settimane fa contro la derelitta Sampdoria. E serve una nuova impresa, per poter restare arbitri del proprio destino, cercando di distanziare ulteriormente la terz’ultima posizione. In vista ci sono due trasferte consecutive (in Liguria, appunto, e poi a Verona contro il Chievo), guai a farsi risucchiare nuovamente nella temibile zona delle sabbie mobili. Mister De Canio ha catechizzato i suoi dopo le terribili disattenzioni difensive messe in mostra contro il Cagliari, puntando sul fatto che, in trasferta, la squadra riesce sempre ad esprimersi al meglio, praticando il gioco che più preferisce. Cioè riesce spesso a ripartire, sfruttando gli spazi lasciati vuoti da chi, di volta in volta, ha l’onere di impostare il gioco. Probabilmente sarà così anche il tema tattico di questa sfida contro il tranquillo Genoa di Ballardini, che ha raggiunto l’agognata quota salvezza, ma ha deciso di non fare esperimenti nonostante la confortante posizione in classifica.


Il Genoa, fra le mura amiche, offre il meglio di sè soprattutto in attacco, riesce a segnare tanto nei minuti di recupero ed è la formazione che ha segnato maggiormente nel quarto d’ora iniziale della ripresa (fino ad ora dodici gol). Il Lecce è approdato in Liguria già nel pomeriggio di giovedì, privo degli infortunati Bertolacci e Ferrario (oltre ai lungodegenti Ofere e Giuliatto). L’unica certezza sulla formazione riguarda la difesa a tre, con l’arretramento di Giacomazzi (proprio come contro la Sampdoria) sulla linea di Fabiano e Tomovic. A centrocampo rientra Vives, sugli esterni avranno il compito di presidiare tutta la fascia Mesbah e Munari, mentre nel reparto offensivo potrebbe rivedersi Piatti, assieme ad Olivera, a supporto di Di Michele. Questo il probabile schieramento di partenza: Rosati, Tomovic, Giacomazzi, Fabiano, Munari, Vives, Coppola, Mesbah, Piatti, Olivera, Di Michele. Direzione di gara affidata a Russo di Nola.


Giorgio Coluccia


Il programma della 34^ giornata, sabato 23 aprile, ore 15:



Juventus-Catania (ore 21)


Bologna-Cesena


Roma-Chievo (ore 12,30)


Cagliari-Fiorentina

Inter-Lazio


Genoa-Lecce


Brescia-Milan (ore 19)


Palermo-Napoli


Udinese-Parma


Bari-Sampdoria


Classifica: Milan 71; Napoli 65; Inter 63; Lazio 60; Udinese 59; Roma 53; Juventus 52; Palermo 47; Cagliari 44; Fiorentina 43; Genoa 42; Bologna 40; Chievo 39; Catania 36; Lecce, Parma 35; Cesena 34; Sampdoria 32; Brescia 30; Bari 21.


* Bologna 3 punti di penalizzazione


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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