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News & Salento

Cambio al vertice in Coldiretti Lecce

Cambio al vertice nella federazione leccese della Coldiretti. Dopo sette anni di direzione, Giorgio Donnini cede il testimone al collega Benedetto De Serio, 56enne originario

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Benedetto De Serio


Cambio al vertice nella federazione leccese della Coldiretti. Dopo sette anni di direzione, Giorgio Donnini cede il testimone al collega Benedetto De Serio, 56enne originario di Bari, che vanta un curriculum di primissimo piano ed una lunga esperienza manageriale e tecnica. Negli ultimi due anni De Serio ha guidato la Coldiretti regionale della Calabria e le federazioni interprovinciali di Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia e la federazione provinciale di Reggio Calabria. Grande conoscitore, dunque, del mondo agricolo del Mezzogiorno d’Italia, delle sue problematiche, ma anche delle sue straordinarie potenzialità, De Serio assume il timone della Coldiretti di Lecce con grande entusiasmo e motivazione. “Tra gli obiettivi che mi stanno più a cuore – spiega – vi è sicuramente la prosecuzione della realizzazione del progetto di Coldiretti della Filiera agricola, già avviata dai miei predecessori. Vorrei poi profondere le mie energie nella attivazione di strumenti di modernizzazione delle imprese agricole ed agroalimentari del Salento, nell’implementazione di un migliore e più fattivo rapporto con gli istituti di credito, mobilitando nuove energie per l’accesso al credito attraverso strumenti di cui la Coldiretti si è già dotata. Ed ancora, tra le priorità, vi è quella di far crescere la cultura d’impresa nel segno della qualità e della eticità, migliorando anche la lettura che l’opinione pubblica ha del mondo agricolo, sia in considerazione delle potenzialità che il settore rurale esprime, sia per il contributo che l’agricoltura dà al benessere sociale e allo sviluppo agricolo del territorio”. “Non da ultimo – prosegue il nuovo direttore di Coldiretti –  vorrei prestare la massima attenzione a quelle che sono le criticità del territorio, penso in primis alla dotazione infrastrutturale, profondendo ogni sforzo al superamento di quelle insufficienze da contesto che spesso sono il vero limite per lo sviluppo dei sistemi economici: penso alle strutture di servizio alle imprese, ai collegamenti, alla logistica, ai trasporti”. Di particolare rilevanza per il Salento, infine, conclude De Serio, “credo siano azioni volte a generare flussi in entrata, soprattutto di quel turismo intelligente e attento, capace di apprezzare e gustare le bellezze del territorio, i siti culturali, i tesori paesaggistici, ma anche in grado di apprezzare la sapiente capacità degli imprenditori agricoli locali nel trasformare le materie prime che la terra salentina produce, dando loro valore e rendendole attraenti e speciali anche per i palati più esigenti.  In tutto questo particolare rilievo andrà fornito a tutte quelle iniziative finalizzate a consolidare alleanze stabili con tutti quegli interlocutori che vogliono distinguersi in termini innovativi e che vogliono bene alla terra salentina ed al Paese”.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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