News & Salento
Caprarica festeggia i Santi Nicola e Oronzo
Il Salento vive per la festa. Tradizione e religiosità solenne convivono nelle celebrazioni per i Santi Patroni in ogni Comune del Sud Italia. Fuochi pirotecnici, bande e processioni sono elementi immancabili in ogni luogo del Mezzogiorno. La gente ama stringersi in preghiera, in questi giorni più che mai, perché la Fede è fortemente radicata a questa terra. L’amore per il Santo Protettore è un fattore imprescindibile per molta gente, laica o grandemente devota che sia.
Caprarica di Lecce festeggerà i Santi Nicola e Oronzo nell’immancabile festa di fine giugno, che segna metodicamente l’inizio della stagione estiva e l’esodo verso la villeggiatura nelle località marine… e anche se di questi tempi parlare di festa e di vacanza estiva risulta difficile, venerdì 29 e sabato 30 giugno Caprarica accoglierà tutti i visitatori con lo stesso calore di ogni anno.
Nicola Vescovo, il patrono della cittadina, dà il nome alla Parrocchia e alla Chiesa Matrice. Oronzo, osannato e invocato ogni 23 novembre, giorno in cui nel 1884 i cittadini capraresi si appellarono al suo aiuto per sfuggire agli effetti devastanti di un uragano distruttivo, è il comprotettore, meritevole dell’affetto e dell’amore del popolo. Nicola e Oronzo, Santi Patroni di Bari e Lecce, compagini nemiche per antonomasia, mettono tutti d’accordo a Caprarica, in una manifestazione di fede e di passione cristiana.
Venerdì 29 la folla prenderà parte alla processione, capeggiata dalle due antichissime statue dei Santi, che possono ben vantare gli elogi e i complimenti anche della gente forestiera per la loro pregevole fattura, per niente denaturata dopo vari restauri. Il sindaco, accompagnato dalle autorità civili e religiose, consegnerà simbolicamente le chiavi della città ai Santi nella centrale Piazza Vittoria, in un segno di solenne venerabilità.
Al termine delle sacralità, spazio al movimento e ai fuochi d’artificio, “sobri perché la crisi lo impone” ci fanno sapere dal Comitato Feste, “ma quasi liberatori e urlanti di gioia”. Le strade del centro storico ospiteranno le classiche bancarelle, il grande apparato di luminarie sarà l’arma in più: e che festa sia! La Banda della Regione Puglia si esalterà in serata in piazza, allietando gli animi degli appassionati di musica.
I colori e la gente creeranno un’atmosfera che non è facile provare durante l’anno. Caprarica si trasforma, un po’ come tutti i piccoli comuni, sempre silenti ma pronti ad esplodere nei giorni di festa. A salire in cattedra saranno i gruppi bandistici di Racale e Squinzano, che daranno il tocco di classe finale esibendo l’immancabile “Bolero” e la “Marcia di Radetzky”, sempre richiesti dalla folla (con tanto di vana pretesa di concessione del bis)!
Il Comitato Feste non può che “ringraziare di cuore i cittadini di Caprarica che anche quest’anno consentiranno lo svolgimento di una festa patronale che tiene in vita quelle tradizioni religiose e folkloristiche che altrimenti andrebbero inesorabilmente perdute. La crisi avanza, la carenza di fondi si fa sentire ed eliminare quanto di superfluo possibile è il minimo. Ma grazie all’impegno dei membri del Comitato e alla collaborazione degli storici organizzatori, Caprarica non sarà privata di una fetta così saporita di cultura”.
Stefano Verri
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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