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Cronaca

Carabinieri: servizio a largo raggio

Nella serata di ieri i Carabinieri di Tricase hanno effettuato un servizio a largo raggio svoltosi principalmente nel territorio della Stazione Carabinieri di Presicce e proseguito fino alle prime ore della mattinata odierna.

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Nella serata di ieri i Carabinieri di Tricase hanno effettuato un servizio a largo raggio svoltosi principalmente nel territorio della Stazione Carabinieri di Presicce e proseguito fino alle prime ore della mattinata odierna. Scopo principale dell’attività era la prevenzione dei reati predatori e delle condotte di guida più pericolose. Nel corso dell’operazione, che ha visto impegnati circa trenta militari e oltre dieci autovetture, sono state controllati 52 veicoli e 84 persone, 18 delle quali sono state sottoposte a perquisizione. In totale sono stati rinvenuti e sequestrati 12 grammi di marijuana, e 0,2 di eroina. Quattro persone sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, una per violazione del foglio di via obbligatorio, essendo stata controllata a Presicce, Comune dal quale era stato allontanato con divieto di farvi ritorno per tre anni, e tre per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. A seguito della perquisizione personale e veicolare cui è stata sottoposta, la persona è stata denunciata, inoltre, per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, poiché all’interno della sua autovettura sono stati trovati strumenti da scasso, sequestrati dai militari operanti.


Sei giovani sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa per uso a scopo non terapeutico di sostanze stupefacenti ed una persona, Antonio De Giovanni, trentanovenne di Corsano, è stata arrestata dai militari della locale Stazione su ordine di esecuzione per espiazione della pena emesso dal Tribunale di Lecce. Le persone denunciate per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono tre, un ventenne di Corsano, un ventiseienne di Gagliano del Capo ed un ventisettenne di Tricase mentre i segnalati all’Autorità Amministrativa per uso di stupefacenti a scopo non terapeutico sono un minorenne di Ruffano, un trentunenne ed un ventenne di Tricase, un ventenne ed un venticinquenne di Acquarica del Capo. Il trentanovenne di Corsano, invece, è stato arrestato su ordine di carcerazione per espiazione della pena dovendo scontare ancora un anno ed otto mesi di reclusione per furto aggravato. I fatti che hanno portato alla condanna dell’uomo risalgono al 2005 quando Antonio DE GIOVANNI si introdusse all’interno di un impianto sportivo di Alessano e rubò delle bibite e varia attrezzatura ed abbigliamento ginnico. Ritenendo di assicurarsi l’impunità, l’uomo sradicò le telecamere di sorveglianza della struttura ricreativa ma non tenne conto del fatto che le immagini erano registrate all’interno dell’hard disk dell’impianto di registrazione. Immediatamente riconosciuto dai Carabinieri di Corsano, Antonio DE GIOVANNI fu definitivamente inchiodato dai militari del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche i quali compararono i fotogrammi del filmato che riprendeva l’autore del furto con il cartellino segnaletico del sospettato inviato dai militari della Stazione. Le complesse ed accurate operazioni di comparazione si conclusero con un giudizio di positività risultando l’uomo immortalato nel cartellino e l’autore del furto essere la stessa persona. Durante il servizio coordinato sono state contestate, in totale, ventuno contravvenzioni al codice della strada sei delle quali per mancato uso delle cinture di sicurezza e due per utilizzo del telefono cellulare senza auricolare o vivavoce.

Cronaca

Auto fuori strada si schianta contro le barriere sulla SS275

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Auto contro il guardrail, schianto rocambolesco e fine corsa con soccorsi e paura questa mattina sulla strada statale 275.

Un incidente stradale si è verificato nella prima mattinata al primo chilometro della strada Maglie-Leuca. Una Fiat Punto grigia che procedeva in direzione sud è finita contro le barriere in corrispondenza dell’uscita verso Poggiardo, dopo essersi lasciata alle spalle da pochi metri l’uscita per Maglie.

Il sinistro sarebbe autonomo: non vi è il coinvolgimento evidente di altre vetture. Da chiarire se il conducente abbia perso il controllo del mezzo o se sia stato ostacolato, nel transito, da altri o da qualcosa.

L’incidente, ad ogni modo, ha messo fuori servizio la vettura. Sul posto sono accorse le forze dell’ordine, per i rilievi del caso, il 118 ed un carro attrezzi.

Fortunatamente, dalle prime informazioni che giungono dal posto, non vi sarebbero feriti gravi: per il conducente si sarebbe reso necessario il trasposto in ospedale solo per accertamenti.

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Cronaca

Furti a Tricase, due arresti

Vincenzo Russo 29 anni e Giovanni Longo, 40, sono ritenuti responsabili di una serie di furti ai danni di abitazioni private, attività commerciali ed anche di una chiesa

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I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Tricase, supportati dai colleghi della locale Stazione, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Lecce a carico di Vincenzo Russo 29 anni e Giovanni Longo, 40, ritenuti responsabili di una serie di furti ai danni di abitazioni private, attività commerciali e altri luoghi della zona.

I due, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, ora si trovano ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

Fra gli episodi che sono stati scoperti grazie alle indagini dell’Arma, c’è un furto presso la stazione di servizio “Q8”, avvenuto a novembre dell’anno scorso, quando i ladri avevano danneggiato una gettoniera dell’autolavaggio per impossessarsi di circa 30 euro in contanti.

Dopo qualche giorno, nel mirino dei ladri era finito il supermercato “Coop” di Via Pertini, dove per entrare avevano forzato una vetrina, impossessandosi di circa mille euro presenti nei registratori di cassa, poi avevano anche danneggiato una gettoniera presente dentro una cabina per le fototessere, ricavandone uno scarso bottino.

Il 31 dicembre 2024, sempre a Tricase, era stata un’abitazione a ricevere la sgradita “visita” dei ladri, che dopo aver forzato una persiana erano entrati in casa, dove avevano portato via alcuni gioielli di famiglia.

Anche il giorno di Natale uno dei due ladri era tornato nello stesso supermercato dov’era entrato un mese prima, impossessandosi di circa 350 euro.

A seguire, a metà gennaio di quest’anno c’era stata il furto di un oggetto d’oro votivo e di un trapano elettrico rubato dalla sagrestia della chiesa di “Sant’Antonio”.

Praticamente i ladri “seriali” che al termine delle indagini sono stati identificati grazie ad una meticolosa indagine dei militari dell’Arma, non disdegnavano nulla e rubavano qualsiasi cosa gli si presentasse davanti, quindi in certi casi ricavano dai furti magri guadagni ma lasciavano dietro di loro una scia di danni, spesso anche ingenti, come nel caso del furto ai danni di un’agenzia di viaggi, dove sono stati rubati soltanto 5 euro, ma la riparazione della vetrina è costata molto di più.

I due sono stati identificati dopo che i carabinieri hanno analizzato per ore tutti i filmati degli impianti di presenti nelle zone dove c’era stato il passaggio dei ladri, poi hanno proseguito con i riconoscimenti fotografici che non sono stati affatto facili perché il più delle volte i due hanno agito con il volto coperto.

L’analisi dei filmati da parte dei militari dell’Arma è stata molto approfondita, al punto che sono riusciti addirittura a notare un tatuaggio presente sulla mano di uno dei due indagati, identico a quello raffigurato in alcune fotografie pubblicate sul suo profilo social, pertanto è stato un riscontro fondamentale per stabilire il suo coinvolgimento nel furto sotto esame.

Dopo aver messo insieme tutti gli indizi acquisiti, i Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno riepilogato sia i furti che i due avrebbero commesso insieme, sia quelli dove è plausibile che abbiano agito singolarmente, dopo di che hanno depositato in Procura una dettagliata informativa di reato.

Il GIP, accogliendo la proposta del Pubblico Ministero, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare a carico di entrambi, affidando ai Carabinieri che hanno portato e termine le indagini di arrestarli e di accompagnarli ai domiciliari con il braccialetto elettronico.

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Cronaca

Arresto sindaco e vice a Maglie, parlano i legali

Gli avvocati difensori: “Gli addebiti riportati nell’ordinanza sono di scarsissima rilevanza. Non possono essere addebitate al sindaco o al vicesindaco responsabilità per appalti o procedimenti amministrativi attribuibili ad altre autorità comunali, dirigenti e funzionari, che non figurano fra gli indagati”

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In merito agli arresti di questa mattina della Guardia di Finanza, gli avvocati Luciano Ancora e Roberto Eustachio Sisto (per il sindaco Ernesto Toma) e gli avvocati Luciano Ancora e Andrea Sambati (per il vice Marco Sticchi) con una nota si dicono «sinceramente sorpresi per i provvedimenti cautelari eseguiti oggi nei confronti dei nostri rispettivi assistiti, Ernesto Toma e Marco Sticchi, tenuto conto delle acquisizioni utili a escludere ogni loro responsabilità, per fatti che peraltro non contemplano alcuna dazione di denaro».

«E in tutti i casi», proseguono, «gli addebiti riportati nell’ordinanza sono di scarsissima rilevanza e, a nostro avviso, non possono configurare, in nessun modo, alcuna utilità per gli indagati. Senza omettere che certamente non possono essere addebitate al sindaco o al vicesindaco di Maglie responsabilità per appalti o procedimenti amministrativi (comunque tutti legittimi) attribuibili ad altre autorità comunali, dirigenti e funzionari, che, giustamente, non figurano fra gli indagati».

Facendo riferimento alle vicende in cui il primo cittadino e il suo vice sono coinvolti aggiungono: «Peraltro, si tratta di vicende molto datate – i relativi episodi sono infatti di di 5/6 anni fa – che ancora non giustificano una misura cautelare a distanza di tanto tempo. Episodi irrisori, d’epoca, contestati giudiziariamente un anno fa, con una misura che viene eseguita oggi!».

«In questo contesto», concludono, «è assolutamente necessario sollecitare al più presto il controllo del Tribunale del Riesame».

 

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