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News & Salento

Casalabate: battaglia vinta

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Ora la marina leccese appartiene ai suoi cittadini. Un lungo percorso di sollecitazione e di protesta, che poi è diventato politico e amministrativo, li ha premiati. Una sorta di libertà decisionale finalmente conquistata rispetto all’indifferenza con cui il capoluogo è stato accusato di averli gestiti finora. Accadde decenni fa con Porto Cesareo che si affrancò da Nardò per diventare Comune autonomo, qui il discorso è diverso ma identico nella sostanza. Casalabate è passata infatti sotto la giurisdizione di Trepuzzi e Squinzano, successivamente subentrerà nella gestione anche Campi Salentina. Il punto è che gli abitanti estivi di Casalabate provengono tutti, appunto, da questi tre Comuni.


Ecco dov’è il senso di una “libertà decisionale” conquistata, affidata nelle mani dei primi cittadini Cosimo Valzano, Gianni Marra e Roberto Palasciano. Una sovranità di scelte che adesso diventa il punto di partenza per la progettazione e la programmazione di un futuro di sviluppo. “Bisogna comunque distinguere i vantaggi di prospettiva dai vantaggi diretti, che nell’immediato non potranno esserci”, rimarca e ammonisce subito, e giustamente, il sindaco di Trepuzzi Cosimo Valzano. “Certamente, ora siamo responsabili del nostro futuro e non vittime, con due Amministrazioni che vogliono pianificare lo sviluppo di questa marina grazie anche al supporto di una terza. Il nocciolo fondamentale della questione è condensato nel fatto che ora parte una vera azione di ripensamento per una marina che sconta ancora decenni d’abbandono. Il cantiere da aprire è molto ampio e la manovalanza sarà impiegata a lungo: fogna bianca e fognatura nera, acquedotto, infrastrutture stradali ed illuminazione pubblica”.


Poi Valzano esplica il suo augurio: “L’aspettativa su questi interventi è grandissima da parte dei residenti stagionali. Tocca ad amministratori corretti percorrere i giusti gradini di riqualificazione condividendone all’origine ogni passo con la popolazione”. Ma dove attingerà Casalabate per garantirsi un rilancio reale? Il concetto è semplice e lo spiega il sindaco di Squinzano Gianni Marra: “Vincolare gl’incassi che proverranno dalle voci come Ici e oneri d’urbanizzazione al territorio che li ha prodotti. Una sorta d’incasso a compartimento stagno per ottenere una giusta ed equa attribuzione dei fondi a Casalabate”. Esattamente quello che è sempre stata imputata all’Amministrazione leccese come la sua colpa più grande. “Una battaglia durata 40 anni su un nucleo abitativo che ondeggia tra le 6mila e le 8mila abitazioni e d’estate oltrepassa le 20mila presenze stanziali”.

Anche secondo il primo cittadino squinzanese l’attesa è entusiastica, quasi morbosa. E questo può rappresentare un pericolo di disillusione. “I progetti tecnici non possono essere subito esecutivi come tutti sperano”, afferma Marra, “ma a medio termine. Le priorità immediate dei prossimi cinque anni sono acquedotto, illuminazione pubblica e strade, poi fogna bianca e nera. Intanto dobbiamo prepararci ad un’estate di transizione”. Transizione che per qualcuno degli abitanti estivi potrebbe diventare addirittura disillusione. Sì, perché il quadro per la prossima estate è questo: Lecce non spenderà più perché Casalabate non le appartiene più, Trepuzzi e Squinzano non hanno ancora a disposizione gli strumenti finanziari per poter investire sul territorio finchè il flusso non entrerà a regime. L’estate potrebbe essere dunque difficile, paradossalmente più difficile di altre. L’importante è ricordarsi che non è un passo indietro ma il primo passo avanti verso l’autonomia decisionale del proprio futuro.


Aldo Mea


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Carne arrosto in sagra a Torre Suda

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Riceviamo e pubblichiamo

Anche quest’anno siamo pronti per la Tradizionale Sagra della Carne Arrosto, organizzata dalla Pro Loco di Torre Suda – Racale , con il Patrocinio della Città di Racale , nel bellissimo Giardino Costiero “Gabriele Toma” a Torre Suda nella Marina di Racale , che si svolgerà il 9-10-11 Agosto 2024 con Area Food – Divertimento – Musica , dalle ore 20.00

09 Agosto si esibirà il Gruppo DISCO 90°S PARTY

10 Agosto si esibirà il Gruppo di Pizzica “ I CALANTI” in Concerto

11 Agosto si esibirà il Gruppo di Pizzica “ LU RUSCIU NOSCIU” Il Suono del Salento

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News & Salento

Tricase, scoperte abitazioni e case vacanze affittate in nero

Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro…

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CONSTATATI RICAVI OCCULTATI AL FISCO PER OLTRE 100 MILA EURO.

In particolare, i Finanzieri di Tricase, hanno concluso nei giorni scorsi una serie di approfonditi riscontri e di mirati controlli incrociati nei confronti di soggetti risultati proprietari di unità immobiliari (tra le quali villette, appartamenti e case vacanza, particolarmente richieste dai turisti).

A conclusione dei suddetti interventi, effettuati dalle Fiamme Gialle anche a seguito di segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117”, è emerso che i proprietari dei predetti immobili hanno omesso di dichiarare al Fisco i redditi derivanti dalla locazione turistica di immobili ubicati soprattutto in zone costiere.

Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro.

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Attualità

Marittima, San Vitale: “… E noi suoneremo le nostre Campane”

Le campane tornino a suonare! L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto…

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San Vitale Martire, di Marittima di Diso, ringrazia.

E’ stato accolto il ricorso del parroco che aveva deciso di impugnare l’ordine impartito un anno fa dal Giudice del Tribunale di Lecce, che aveva accolto il ricorso cautelare proposto dai proprietari di alcune abitazioni limitrofe alla chiesa parrocchiale.

L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto.

Lo stesso tribunale aveva deciso anche di avviare l’attività istruttoria attraverso un accertamento tecnico, fissando l’avvio delle operazioni a partire dallo scorso novembre.

Il parroco di Marittima, don Giovanni Negro, difeso dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani, aveva depositato un ricorso per ottenere la riforma dell’ordinanza cautelare.

La discussione del ricorso, tenutasi il 30 luglio scorso, ha pronunciato una ordinanza di accoglimento integrale della impugnazione, ripristinando così la possibilità per la Parrocchia di far risuonare le campane nel «pieno e libero esercizio del diritto di culto, anche quale manifestazione del diritto costituzionale di libertà di culto dei cittadini credenti», condividendo in pieno le argomentazioni difensive, ha sancito che “a prescindere dalla considerazione dell’uso che i proprietari ricorrenti facciano degli immobili di loro proprietà e dall’effettiva configurabilità di una significativa lesione della loro sfera giuridica personale in mancanza di una prova effettiva del pregiudizio eventualmente arrecato dal suono delle campane, non potesse essere ordinata in via cautelare la limitazione della libertà di esercizio del culto, che si esprime attraverso l’uso delle campane per scopi liturgici, tutelato dall’articolo 2 dell’Accordo di revisione del Concordato Lateranense del 18 febbraio 1984 e regolamentato dall’autorità ecclesiastica».

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