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Casarano

Casarano: “Ma se lo sapessi te lo dissi!”

Magari i più giovani non la ricorderanno ma quella del titolo è una frase contenuta in una canzone di Jannacci e che Max Cipollino, al secolo Massimo Boldi, fece diventare

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Magari i più giovani non la ricorderanno ma quella del titolo è una frase contenuta in una canzone di Jannacci e che Max Cipollino, al secolo Massimo Boldi, fece diventare un tormentone qualche decina di anni fa. Di certo non riuscì a scalare le classifiche di vendita dei dischi ma proprio da Casarano, in questo clima pre-elettorale così stagnante ed incerto, potrebbe avere una seconda chance qualora si decidesse di adottarla come sigla d’apertura di ogni dibattito o discussione sui faraonici debiti del Comune. Che Casarano abbia qualche piccolo debito lo sanno ormai anche i bimbi delle elementari ma quel che al momento non è dato ancora sapere è a quanto questo debito, euro più, euro meno, possa ammontare. Una prima conferma della sua esistenza la si ebbe, pensate, addirittura in piena campagna elettorale quando, a bussare alle porte di Palazzo dei Domenicani, giunse un Commissario nominato proprio per recuperare qualche milione di euro da dare alla Ditta Monteco. Come fummo capaci di accumulare questo bel gruzzolo di debiti è argomento alquanto complesso che è ampiamente già stato dibattuto e che ha visto per anni l’esibizione dell’allora sindaco Remigio Venuti, la Ditta stessa e l’onnipresente ATO, esibirsi nel più classico gioco dello scaricabarile. Ma tant’è; alla Monteco il Comune riconobbe, consenzienti, un debito di 2 milioni e mezzo chiedendole anche la cortesia di pagare in 3 comode rate salvo poi (forse perché già resosi conto di non avere quegli spiccioli) mostrarle gentilmente dove si appoggia l’ombrello. Ovviamente il neo sindaco Ivan De Masi, come prima cosa, chiamò degli esperti per cercare di tirare una bella linea sotto una chilometrica sottrazione composta da centinaia di sottraendi ed alla quale mancava solo il risultato finale. Lo fece per avere una base di riferimento da cui partire ma anche per sottolineare un certo distinguo dagli attori precedenti, alleati elettorali sì, ma ambigui nell’amministrazione quotidiana tanto da decretare la prematura fine dell’esperienza demasiana. Gli esperti lavorarono in effetti per mesi, ma alla fine non comunicarono un unico numerino con un segno meno davanti; consegnarono invece decine e decine di pagine che riportavano tutta una serie di considerazioni che facevano più o meno così: in base ai documenti che abbiamo esaminato, se le uscite sono davvero queste e soprattutto se le entrate saranno davvero queste altre… siamo inguaiati, ma non troppo. Da subito la curiosità e la legittima richiesta di spiegazioni da parte delle forze politiche e delle associazioni cittadine fecero sentire in maniera pressante la propria rivendicazione tanto a De Masi quanto ai Commissari che dopo di lui si sono accomodati sulla poltrona più importante (e più scottante) di Casarano. Ma mai nulla è trapelato. Tutti a questo punto hanno cominciato a chiedersi i motivi per i quali questi numeri non venivano comunicati e di conseguenza (come in Italia sempre accade) sospettare chissà quali inconfessabili segreti e quali congiure potessero celarsi dietro tale comportamento. La risposta non può che essere una: non lo sa nessuno! E quest’affermazione non è una rivelazione giornalistica ma una semplice considerazione. Come detto, gli esperti ragionieri avevano ipotizzato una certa situazione che già portava una certa indeterminazione; a questa incertezza si devono aggiungere nell’ordine: i mancati introiti derivanti dalla vendita degli immobili, un altro credito della Monteco per circa un milione e 300mila euro, uno della Geotec di quasi 900mila; sempre in materia di monnezza, anche quel gran guaio dell’ATO vanta crediti per quasi 300mila euro per non parlare della ditta “Coti” che non si è ancora capito di quanto sia ancora creditrice. Area Sistema, posta in liquidazione, avanza qualcosa come 200mila euro mentre un altro Gruppo, che si occupa di lavoro interinale, chiede qualcosa come un milione, per non voler parlare un’altra volta dei famigerati 300mila euro dovuti a Telecom. A tutto ciò, come un lento stillicidio, si aggiungano creditori piccoli e piccolissimi che vantano somme di poche migliaia o addirittura centinaia di euro che, però, sommati tra di loro fanno un altro gruzzoletto di cui gli analisti non poterono tener conto. Il coro delle richieste aumenta, tutti vogliono sapere “quanto”. Noi  ci doamndiamo: qualcuno si è chiesto il “perché” di tutto questo scempio? Si ha la netta sensazione che non interessi nemmeno il “chi” abbia provocato tutto questo, come se la cosa più importante fosse sapere quanti soldi dovremo tirar fuori senza pensare al rischio che, quei soldi, potremmo anche rischiare di darli a chi li ha già dilapidati una prima volta…

Casarano

Rossoazzurri in testa a suon di gol

Sette gol in trasferta e primato in coabitazione con la Nocerina

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COSTA D’AMALFI – CASARANO 0-7
Reti: pt 8′ Malcore, 29′ Morales, 45′ Opoola; st 30′, 37′ e 40′ Saraniti, 46′ Loiodice

Che succede nel Casarano? E chi lo sa?

Per il momento è tutto un florilegio di epìteti elogiativi, presi in prestito da eventi catastrofici, tipo “tsunami”, “valanga”, “ciclone”.

In effetti, chi avrebbe immaginato gli striminziti risultati dei Rossoazzurri tramutarsi d’improvviso in valori supertennistici?

Ne hanno fatto le spese, prima e dopo le feste, l’Ischia e il Costa d’Amalfi, che non si aspettavano certamente simili débacle fra le proprie mura.

Gongola la tifoseria delle Serpi al primo posto, anche se ancora in coabitazione con Nocerina e Andria e in attesa di ricevere al Capozza l’Acerrana e il Martina del Pizzulli dei miracoli, per testare i propri mezzi in confronti di maggior rilievo.

Di Bari, dal suo canto, ripete nel post-gara che la sua è una squadra forte e lui è fortunato ad allenarla.

Vedere ragazzi che entrano con questa cattiveria e intensità, vuol dire che siamo sulla strada giusta” dichiara contento.

Giuseppe Lagna

Di Bari durante la conferenza stampa a fine gara

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Attualità

Casarano, pronta la digitalizzazione delle pratiche edilizie

La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni. Un passo avanti verso l’innovazione e l’efficienza amministrativa…

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Si è tenuto nei giorni scorsi a Casarano, l’evento organizzato da Mediatica Doc (Gruppo Mediatica Digital S.p.A.) per incontrare i Comuni del Salento sui progetti di digitalizzazione delle pratiche edilizie. 

La digitalizzazione delle pratiche edilizie (ma più in generale di tutti i processi amministrativi), è sicuramente diventata una priorità per molti comuni italiani, al fine di migliorare l’efficienza, ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore trasparenza e la Regione Puglia, dal canto suo ha finanziato in maniera concreta lo sviluppo si questi progetti. 

Come accennato, la digitalizzazione delle pratiche edilizie è un tema cruciale per i comuni di tutta Italia, ma assume sicuramente un’importanza particolare qui nel Salento, dove ritardi e inefficienze burocratiche pregresse hanno un impatto significativo sullo sviluppo urbano e sulla qualità del servizio ai cittadini.

La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni e migliorare la comunicazione tra cittadini, professionisti e amministrazioni.

Questo in linea generale ma, scendendo nel concreto, un’applicazione massiva della digitalizzazione delle pratiche edilizie, offrirebbe innegabili vantaggi come ad esempio la riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche  (con conseguente accelerazione dei progetti edilizi) oppure maggiore fruibilità e trasparenza, avendo un più immediato accesso alle informazioni in qualunque momento ed anche da casa e consentendo quindi la tracciabilità delle pratiche (con la riduzione del rischio di errori e abusi); sino ad arrivare ad una netta riduzione dei costi operativi legati alla gestione cartacea delle pratiche.

L’incontro, a cui sono intervenuti Mario Alemanno – direttore commerciale del Gruppo Mediatica, Stefano Di Zenzo – direttore generale di Mediatica Doc e la Francesca Perrone – funzionario archivista, responsabile della gestione documentale della Soprintendenza, ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi Comuni del Salento, nonché, come accennato, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e, in un’atmosfera di condivisione delle singole problematiche ha delineato le strategie e le best practices per la digitalizzazione delle pratiche edilizie.

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Appuntamenti

Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario

Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività…

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Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario

Quando cadranno le feste nell’anno 2025? Quali saranno i ponti da segnare per pianificare le vacanze?

Conoscere le festività dell’anno che verrà ha sicuramente i suoi vantaggi, sia da un punto di vista personale che lavorativo. In base al giorno in cui cadono, infatti, possono crearsi dei ponti e buone occasioni per aggiungere qualche giorno di ferie e godersi al meglio il proprio tempo con la famiglia e gli amici.

Ecco, quindi, il calendario delle festività 2025: una lista di giorni festivi e ponti da segnare assolutamente sul calendario.

I giorni festivi nazionali, quest’anno, cadranno in questo modo: Pasqua: Domenica 20 aprile; Pasquetta o Lunedì dell’Angelo: Lunedì 21 aprile; Festa della Liberazione: Venerdì 25 aprile; Festa dei Lavoratori: Giovedì 1 maggio; Festa della Repubblica: Lunedì 2 giugno; Ferragosto: Venerdì 15 agosto; Ognissanti: Sabato 1 novembre; Immacolata concezione: Lunedì 8 dicembre; Natale: Giovedì 25 dicembre; Santo Stefano: Venerdì 26 dicembre; San Silvestro: Mercoledì 31 dicembre;

L’anno però non è scandito solo da giorni festivi, ma anche da giorni feriali a cui in Italia viene attribuito un significato particolare. Queste le giornate non festive più importanti da ricordare:

San Valentino o Festa degli Innamorati: Venerdì 14 febbraio; Giovedì grasso: Giovedì 27 febbraio; Martedì grasso: Martedì 4 marzo; Domenica delle Palme: Domenica 13 aprile; Festa della Mamma: Domenica 11 maggio; Festa dei Nonni: Giovedì 2 ottobre; Halloween: Venerdì 31 ottobre ; Giorno dei Morti: Domenica 2 novembre; Primo Avvento: Domenica 30 novembre; Vigilia di Natale: Mercoledì 24 dicembre;

Come organizzare al meglio le ferie

Sappiamo quali saranno i giorni festivi per questo 2025 e, quindi, basterà pianificare e aggiungere qualche giorno di ferie per godersi un weekend lungo a casa o fuori porta.

Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività.

Il periodo migliore sarà quello di Pasqua, la Festa della Liberazione e il Primo Maggio tutte in fila: Pasqua quest’anno cade tardi (il 20 aprile), utilizzando 7 giorni di ferie si potranno fare ben 15 giorni di vacanza: quindi dal 19 aprile al 4 maggio.

Il 2025 prevede anche vari weekend lunghi: l’Epifania, la Festa della Repubblica e l’Immacolata Concezione cadranno di lunedì, mentre Ferragosto di venerdì, così come Natale e Santo Stefano (giovedì e venerdì).

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