Connect with us

Casarano

Casarano: il… Bilancio dell’assessore Toma

Formalmente a Casarano gli Assessori non ci sono. Dopo la restituzione della delega allo Sviluppo energetico da parte di Attilio De Marco e le polemiche che l’hanno seguita

Pubblicato

il

Massimo Toma


Formalmente a Casarano gli Assessori non ci sono. Dopo la restituzione della delega allo Sviluppo energetico da parte di Attilio De Marco e le polemiche che l’hanno seguita, il sindaco Ivan De Masi ha deciso di ritirarle tutte e di avviare una verifica nella maggioranza. L’attività amministrativa non può quindi non risentirne, eppure ci sono alcuni settori che sono quasi “costretti” a lavorare come se nulla fosse accaduto. Uno di questi è sicuramente quello del Bilancio. Oscura e sicuramente la più ingrata fra le deleghe che un Assessore possa ricevere, quella del Bilancio dà solo tante responsabilità, zero soldi da spendere e soprattutto… un mucchio di nemici. Se a livello nazionale si pensa subito a Giulio Tremonti, a Casarano l’ingrato compito è affidato a Massimo Toma: classe 1964, ovviamente dottore commercialista e primo fra gli eletti nella lista che porta il nome stesso del Sindaco, Toma si è guadagnato sul campo il simpatico appellativo di “Assessore braccino” grazie proprio alla sua parsimonia nel gestire il patrimonio (si fa per dire) di Casarano. La disturba questo appellativo? “E’ un qualcosa che non mi tocca più di tanto, in fondo identifica un mio atteggiamento che però è frutto di un’esigenza concreta la cui soluzione non può essere rimandata”. Ecco, appunto, parliamo un po’ dei conti che ha trovato. “Volendo condensare in un’unica frase, possiamo dire che eravamo letteralmente sull’orlo di un dissesto finanziario. La delicata e nota situazione dell’IPE, le anticipazioni di cassa alle stelle, i fornitori che attendevano il pagamento delle proprie fatture sin dal 2007 e soprattutto una mancanza di liquidità  che aveva addirittura messo a rischio gli stipendi del successivo mese di agosto, mi hanno subito dato la misura ed anticipato quella che sarebbe stata la mia condotta amministrativa conseguente”. Negli anni precedenti, però, Casarano ha quasi sempre rispettato il cosiddetto patto di stabilità (il pareggio cioè fra entrate ed uscite): com’è stato possibile avere quindi questo sfacelo? “I fattori sono molteplici ma potrei fare solo un esempio: nella formulazione del Bilancio si usava mettere in entrata il valore di un certo numero di immobili di cui era prevista la vendita; quel valore positivo, ancorché fittizio ed effettuato su una stima spesso unilaterale, consentiva agli Assessori di spendere importi pari a quella cifra, ma poi gli introiti potenziali non si concretizzavano, i soldi invece venivano spesi realmente e si creava il debito con un effetto mediato nel tempo che rinviava il problema all’Amministrazione successiva. Questa è una situazione che ad esempio mi ha portato ad andare presso la Corte dei Conti almeno due volte per chiarire alcuni punti di criticità proprio sui conti relativi al Bilancio 2007 e 2008”. Ci dica allora cosa ha fatto lei. “Anche qui, in una frase potrei dire: tutto il possibile! Volendo invece essere più dettagliato, posso dire di aver cominciato con una revisione straordinaria dei residui allo scopo di avere una situazione reale sia delle spese che, soprattutto, delle reali disponibilità e poi una manovra correttiva da un milione e 425mila euro che, nei modi e nei contenuti, ha precorso i tempi a livello nazionale”. Esempi concreti? “Tanti. Dalla riduzione delle spese del personale, all’abbattimento dei costi relativi ai numerosi affitti passivi, dall’efficienza di tutti gli uffici, all’eliminazione dei cosiddetti SWAP che ha portato tutti e responsabilmente ad essere qui a lavorare ad agosto, il quasi azzeramento delle spese per consulenze legali esterne (“e parliamo di oltre 100mila euro”) sino ad arrivare alla creazione di una Società patrimoniale alla quale abbiamo conferito tutti gli immobili da alienare, dopo averne fatto fare una perizia da tecnici terzi e quindi certamente aderente alla realtà. Questo ci dà una liquidità certa e non virtuale, che ci consente di pagare i fornitori e proseguire nell’amministrazione della città”. Molto scalpore ha invece fatto la fideiussione solidale… “E’ solo frutto di una strumentalizzazione politica; se ne è tanto parlato e spesso anche a sproposito. Io vorrei solo segnalare un articolo della Gazzetta dello Sport che solo qualche giorno fa descriveva un’operazione analoga fatta dalla Juventus e senza che nessuno se ne scandalizzasse, ricevendo anzi apprezzamenti”. Pur intimamente convinti che quest’ultima domanda non avrebbe avuto risposta, abbiamo comunque chiesto all’assessore Toma di sapere l’importo dei cosiddetti debiti fuori bilancio. Il suo sorriso ricevuto come risposta non ci ha lasciato speranze ed allora abbiamo modificato la domanda: avete almeno un’idea precisa su quanto ammontano questi “milionari” debiti fuori bilancio? Qui il sorriso ricevuto come risposta è stato meno preventivabile ma sicuramente altrettanto significativo. “Per ora posso dire che è in via di chiusura la vicenda Monteco, alla quale abbiamo riconosciuto importi pari a un milione e 600mila euro in luogo dei 3. Affronteremo poi la questione degli autotrasporti Tundo e poi…”. In questa sua azione così intensa, cosa non le è piaciuto sino ad ora? “Da quando ho ricevuto questa delega so di aver dato il massimo. Ogni giorno passo nel mio studio professionale solo alcune ore della giornata per poi fare l’Assessore per le restanti; questo è un lavoro concreto, forte ed ha portato sicuramente benefici alle casse. Ma questo la gente non lo sa ed è difficile farlo comprendere. L’unico dispiacere è quindi dovuto al fatto che sino ad ora ho operato solo come amministratore e molto poco come politico rinunciando, mio malgrado, al contatto con la gente che mi ha dato la sua fiducia”. Il suo obiettivo? Riuscire a diminuire la pressione fiscale sui cittadini ma solo se… ci lasciano lavorare”. Se l’assessore Toma stia facendo bene o meno è una considerazione che lasciamo a voi lettori. Quel che ogni volta invece ci sorprende è che quando si parla del passato lo si fa sempre con un distacco tale da far apparire lontani ed eterei i responsabili di quel passato, quando invece sono ancora seduti sugli scranni della stessa maggioranza.

Antonio Memmi


Casarano

Rossoazzurri in testa a suon di gol

Sette gol in trasferta e primato in coabitazione con la Nocerina

Pubblicato

il

COSTA D’AMALFI – CASARANO 0-7
Reti: pt 8′ Malcore, 29′ Morales, 45′ Opoola; st 30′, 37′ e 40′ Saraniti, 46′ Loiodice

Che succede nel Casarano? E chi lo sa?

Per il momento è tutto un florilegio di epìteti elogiativi, presi in prestito da eventi catastrofici, tipo “tsunami”, “valanga”, “ciclone”.

In effetti, chi avrebbe immaginato gli striminziti risultati dei Rossoazzurri tramutarsi d’improvviso in valori supertennistici?

Ne hanno fatto le spese, prima e dopo le feste, l’Ischia e il Costa d’Amalfi, che non si aspettavano certamente simili débacle fra le proprie mura.

Gongola la tifoseria delle Serpi al primo posto, anche se ancora in coabitazione con Nocerina e Andria e in attesa di ricevere al Capozza l’Acerrana e il Martina del Pizzulli dei miracoli, per testare i propri mezzi in confronti di maggior rilievo.

Di Bari, dal suo canto, ripete nel post-gara che la sua è una squadra forte e lui è fortunato ad allenarla.

Vedere ragazzi che entrano con questa cattiveria e intensità, vuol dire che siamo sulla strada giusta” dichiara contento.

Giuseppe Lagna

Di Bari durante la conferenza stampa a fine gara

Continua a Leggere

Attualità

Casarano, pronta la digitalizzazione delle pratiche edilizie

La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni. Un passo avanti verso l’innovazione e l’efficienza amministrativa…

Pubblicato

il

Si è tenuto nei giorni scorsi a Casarano, l’evento organizzato da Mediatica Doc (Gruppo Mediatica Digital S.p.A.) per incontrare i Comuni del Salento sui progetti di digitalizzazione delle pratiche edilizie. 

La digitalizzazione delle pratiche edilizie (ma più in generale di tutti i processi amministrativi), è sicuramente diventata una priorità per molti comuni italiani, al fine di migliorare l’efficienza, ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore trasparenza e la Regione Puglia, dal canto suo ha finanziato in maniera concreta lo sviluppo si questi progetti. 

Come accennato, la digitalizzazione delle pratiche edilizie è un tema cruciale per i comuni di tutta Italia, ma assume sicuramente un’importanza particolare qui nel Salento, dove ritardi e inefficienze burocratiche pregresse hanno un impatto significativo sullo sviluppo urbano e sulla qualità del servizio ai cittadini.

La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni e migliorare la comunicazione tra cittadini, professionisti e amministrazioni.

Questo in linea generale ma, scendendo nel concreto, un’applicazione massiva della digitalizzazione delle pratiche edilizie, offrirebbe innegabili vantaggi come ad esempio la riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche  (con conseguente accelerazione dei progetti edilizi) oppure maggiore fruibilità e trasparenza, avendo un più immediato accesso alle informazioni in qualunque momento ed anche da casa e consentendo quindi la tracciabilità delle pratiche (con la riduzione del rischio di errori e abusi); sino ad arrivare ad una netta riduzione dei costi operativi legati alla gestione cartacea delle pratiche.

L’incontro, a cui sono intervenuti Mario Alemanno – direttore commerciale del Gruppo Mediatica, Stefano Di Zenzo – direttore generale di Mediatica Doc e la Francesca Perrone – funzionario archivista, responsabile della gestione documentale della Soprintendenza, ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi Comuni del Salento, nonché, come accennato, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e, in un’atmosfera di condivisione delle singole problematiche ha delineato le strategie e le best practices per la digitalizzazione delle pratiche edilizie.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario

Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività…

Pubblicato

il

Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario

Quando cadranno le feste nell’anno 2025? Quali saranno i ponti da segnare per pianificare le vacanze?

Conoscere le festività dell’anno che verrà ha sicuramente i suoi vantaggi, sia da un punto di vista personale che lavorativo. In base al giorno in cui cadono, infatti, possono crearsi dei ponti e buone occasioni per aggiungere qualche giorno di ferie e godersi al meglio il proprio tempo con la famiglia e gli amici.

Ecco, quindi, il calendario delle festività 2025: una lista di giorni festivi e ponti da segnare assolutamente sul calendario.

I giorni festivi nazionali, quest’anno, cadranno in questo modo: Pasqua: Domenica 20 aprile; Pasquetta o Lunedì dell’Angelo: Lunedì 21 aprile; Festa della Liberazione: Venerdì 25 aprile; Festa dei Lavoratori: Giovedì 1 maggio; Festa della Repubblica: Lunedì 2 giugno; Ferragosto: Venerdì 15 agosto; Ognissanti: Sabato 1 novembre; Immacolata concezione: Lunedì 8 dicembre; Natale: Giovedì 25 dicembre; Santo Stefano: Venerdì 26 dicembre; San Silvestro: Mercoledì 31 dicembre;

L’anno però non è scandito solo da giorni festivi, ma anche da giorni feriali a cui in Italia viene attribuito un significato particolare. Queste le giornate non festive più importanti da ricordare:

San Valentino o Festa degli Innamorati: Venerdì 14 febbraio; Giovedì grasso: Giovedì 27 febbraio; Martedì grasso: Martedì 4 marzo; Domenica delle Palme: Domenica 13 aprile; Festa della Mamma: Domenica 11 maggio; Festa dei Nonni: Giovedì 2 ottobre; Halloween: Venerdì 31 ottobre ; Giorno dei Morti: Domenica 2 novembre; Primo Avvento: Domenica 30 novembre; Vigilia di Natale: Mercoledì 24 dicembre;

Come organizzare al meglio le ferie

Sappiamo quali saranno i giorni festivi per questo 2025 e, quindi, basterà pianificare e aggiungere qualche giorno di ferie per godersi un weekend lungo a casa o fuori porta.

Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività.

Il periodo migliore sarà quello di Pasqua, la Festa della Liberazione e il Primo Maggio tutte in fila: Pasqua quest’anno cade tardi (il 20 aprile), utilizzando 7 giorni di ferie si potranno fare ben 15 giorni di vacanza: quindi dal 19 aprile al 4 maggio.

Il 2025 prevede anche vari weekend lunghi: l’Epifania, la Festa della Repubblica e l’Immacolata Concezione cadranno di lunedì, mentre Ferragosto di venerdì, così come Natale e Santo Stefano (giovedì e venerdì).

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti