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News & Salento

Cassa integrazione a secco!

Cresce l’allarme tra i lavoratori salentini. A settembre, la Uil registra un nuovo calo delle ore autorizzate: – 49,3% rispetto allo stesso mese del 2011; Cig in deroga, -51,3%

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Il segretario provinciale della Uil, Salvatore Giannetto


Il Salento fa i conti con la crisi e il futuro per migliaia di cassintegrati si prospetta sempre più nero: i fondi per gli ammortizzatori sociali stanno per finire. Dalla lettura dei dati Inps elaborati dall’Ufficio Studi della Uil emerge che nella provincia di Lecce, rispetto a settembre di un anno fa, il ricorso alla cassa integrazione ha subìto complessivamente un calo del 49,3%, passando da un totale di 1.281.562 ore autorizzate a settembre 2011 a 718.320 ore nel mese scorso.


Spaventoso è il calo della Cig in deroga, che incide per il 63,3% sulle ore di Cig complessivamente autorizzate: da 904.305 a 454.825 ore autorizzate (- 51,3% rispetto a settembre 2011). Una diminuzione che rischia di gettare nella disperazione i 5mila 500 lavoratori salentini che usufruiscono dell’ammortizzatore sociale.


Non è da meno la flessione registrata per la Cig straordinaria: da 139.371 ore autorizzate a settembre dello scorso anno si è passati ad appena 23.560 (-83,1 %). Cresce lievemente solo il ricorso delle aziende alla cassa interazione ordinaria: da 207.586 a 239.935 (+ 15,6% rispetto a settembre 2011).

L’allarme lanciato già una decina di giorni fa da un altro studio della Uil”, commenta il segretario provinciale del sindacato, Salvatore Giannetto, purtroppo trova sempre più conferme in questi nuovi dati riferiti alle ore di Cig autorizzate nel mese scorso. Com’è noto, gli ammortizzatori sociali scadono a dicembre e da quanto si evince non ci sono i presupposti per un rifinanziamento. Sembra che la Regione, anche su pressione congiunta dei sindacati, abbia fatto un primo passo per l’integrazione dei fondi, ma aspettiamo i risultati prima di illuderci: i lavoratori sono sfiduciati, le aziende continuano a chiudere e, come ripeto ormai da tempo, questa situazione è una bomba ad orologeria che rischia di esplodere, con conseguenze drammatiche per il territorio”.


Per Giannetto, “il Salento non può assolutamente permettersi di perdere questo sussidio al reddito, visto che tutti i settori sono in sofferenza. Per questo”, annuncia, “siamo pronti ad azioni anche eclatanti pur di sbloccare il problema e dare sicurezza ai migliaia di cassintegrati salentini che rischiano di perdere ogni fonte di reddito. È ora che le istituzioni, a tutti livelli, si facciano sentire con proposte concrete”.


Questi nuovi dati”, conclude, “ci confermano la crisi profonda  del nostro sistema di impresa che, se dovesse continuare con questa intensità, ha necessità di essere affrontata con maggiore vigore e con interventi mirati alla crescita, al rilancio dei consumi ed al sostegno del reddito dei lavoratori, mobilitando tutte le risorse disponibili ed aumentando, in particolare, la dotazione degli ammortizzatori in deroga il cui finanziamento per il 2013 rischia di essere insufficiente”.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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