Connect with us

Lecce

Cassintegrati: incontro in Provincia

Il 25 maggio si terrà un vertice in Provincia per la verifica degli accordi che riguardano il cluster Filanto

Pubblicato

il

A fronte delle richiesta avanzata da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilta Uil, su sollecitazione della segreteria confederale della Uil e della segreteria provinciale della Uilta, è stato fissato per venerdì 25 maggio, presso la sede della Provincia – Settore politiche del lavoro, un incontro per la verifica degli accordi che riguardano il cluster Filanto. Sono circa 450 i lavoratori che fanno parte del cosiddetto cluster, comprendente Filanto Spa, Leo Shoes, Tecnosuole, Zodiaco, Prosalca, Italiana Pellami, Labor, e che si stanno “appoggiando” solo sugli ammortizzatori sociali. All’incontro sono stati invitati a partecipare tutti gli amministratori delle varie aziende.


Queste verifiche – spiegano Salvatore Giannetto, segretario generale Uil Lecce e Franco Nastrini, segretario provinciale Uilta – riguarderanno innanzitutto le situazioni dei lavoratori della Tecnosuole e Zodiaco. Alla fine dello scorso anno, in Provincia sono stati firmati gli accordi per la richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria in deroga, fino al 31 dicembre 2012, ma ad oggi il Ministero del Lavoro non ha dato alcuna risposta in merito”. Di qui la preoccupazione della Uil e della Uilta per il futuro di questi lavoratori che non percepiscono la cassa integrazione da circa 6 mesi. “I segnali che stanno arrivando – sottolineano dal sindacato – non sono positivi. La mancanza di una risposta da parte del Ministero sta portando all’esasperazione i lavoratori, che ora minacciano azioni eclatanti che non possiamo ignorare. Gli operai hanno necessità di risposte e prospettive chiare”.


La preoccupazione cresce anche per i 20 lavoratori dipendenti della Italiana Pellami, che ad oggi risulta completamente ferma. “Qui – spiegano Giannetto e Nastrini – gli operai sono in cassa integrazione in deroga regionale fino al 31 dicembre prossimo, ma sappiamo che ad oggi non stanno già più lavorando. Allora, chi sta producendo pellami per altre aziende, come la Leo shoes? A questo punto, temiamo che il tutto possa risolversi in una bolla di sapone”.

La situazione non è affatto rosea anche per i 130 lavoratori della Leo Shoes, altra azienda satellite del gruppo Filanto. “Nelle scorse settimane – ricordano Giannetto e Nastrini – l’azienda ha messo in cassa integrazione 25 dipendenti, che dovrebbero rientrare lunedì prossimo. Questo è un chiaro campanello d’allarme che pone seri dubbi sulla prosecuzione di questa azienda sulla quale puntiamo molto per una collocazione stabile e duratura dei lavoratori dell’intero cluster. Per questo c’è urgenza di verificare presso la Provincia, insieme con i vertici della Leo shoes, come stanno realmente le cose”.


I segretari provinciale di Uil e Uilta auspicano pertanto che questa battaglia sia condotta unitariamente dalle sigle sindacali, senza fughe in avanti o frenate, per dare risposta a tutte le esigenze dei lavoratori del cluster Filanto. “Se non ci saranno risultati concreti dopo questo incontro in Provincia – annunciano – intendiamo intraprendere nuove iniziative di mobilitazione per sollecitare risposte concrete e urgenti da parte del Ministero”.


Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

Continua a Leggere

Cronaca

Per un like in più

Le challenge estive, pericolose, dannose e potenzialmente illegali che vengono presentate come prove di coraggio, da superare per aumentare la propria popolarità online. L’allerta della polizia postale

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

L’ultima allerta in ordine di tempo della Polizia Postale riguarda le challenge estive, pericolose, dannose e potenzialmente illegali che vengono presentate come prove di coraggio, da superare per aumentare la propria popolarità online.

Per i più giovani, complice anche la maggiore disponibilità di tempo libero da trascorrere online, il rischio di lasciarsi coinvolgere è concreto ed è bene quindi prestare la massima attenzione.

Ci rivolgiamo ai genitori: parlate con vostro figlio di questi fenomeni e ricordategli che nessun livello di popolarità online merita di esporsi al rischio di fare o farsi del male.

Monitorate la navigazione e l’uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi.

Se trovate in rete video o proposte di sfide pericolose o se vostro figlio dovesse ricevere inviti a prendere parte o contenuti riguardanti sfide segnalate subito al portale ufficiale della polizia postale.

Ai ragazzi, invece, ricordiamo che, per quanto l’idea di partecipare a una sfida possa sembrarvi allettante, ricordate che la vita non vale un like!

Quindi non esponetevi a situazioni pericolose per fare selfie estremi e sappiate che l’uso improprio di sostanze e oggetti di uso comune, come ad esempio tab di detersivo, bicarbonato o sale è pericoloso e può essere letale.

Se qualche vostro conoscente vuole partecipare a una challenge online, se qualcuno vi invita o vi vuole coinvolgere, parlatene con un adulto di riferimento e segnalate subito al portale ufficiale della polizia postale.

Quello di internet è un mondo meraviglioso ma può essere dannatamente insidioso. Non lo dimenticate mai.

«Si tratta di un’efficace allerta» che, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, «può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi».

Continua a Leggere

Appuntamenti

Lecce accoglie “Homo ludens”, di Mario Cresci

Pubblicato

il

Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 26 luglio alle ore 18, alla presenza dell’artista e dei curatori, sarà inaugurata la mostra Homo ludens, di Mario Cresci, presso il Castello Carlo V di Lecce, preceduta da un talk di benvenuto. Seguirà l’inaugurazione della seconda parte della mostra presso gli spazi di linea, a partire dalle 20:30, in cui saranno in mostra i lavori dello stesso artista che riflettono il rapporto tra fotografia e grafica, ma anche documenti d’archivio e libri che evidenziano il processo creativo di Cresci.

Homo ludens nasce come progetto di committenza proposto da linea, con il titolo Spazio Materia Azione, nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto prevede una proposta espositiva articolata su due sedi, con l’intento di valorizzare le diverse opportunità di approfondimento offerte dalle realtà culturali del territorio leccese.


INFO E COSTI
Orari di apertura | Castello Carlo V
mattina dalle 10 alle 13 dal martedì alla domenica pomeriggio dalle 16 alle 20 il giovedì, venerdì e domenica
Ingresso gratuito
Orari di apertura | linea
giovedì e venerdì dalle 16 alle 20

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus