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Castiglione, Rioniadi e Notte Verde: il Diavolo e l’Acquasanta

La lettera de I Cavalieri del Salento: “Rioniadi e Notte Verde, contrari tra loro, come dire: Inconcludenza e Sapienza, Stupidità e Intelligenza,
Insostenibilità e Sostenibilità, Incultura e Cultura, Baccano e Quiete…”

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Alla "Notte Verde" il pane come si faceva un avolta


Nell’elenco dei nuovi “sinonimi e contrari”, inseriamo: Rioniadi e Notte Verde, contrari tra loro, come dire: Inconcludenza e Sapienza, Stupidità e Intelligenza, Insostenibilità e Sostenibilità, Incultura e Cultura, Baccano e Quiete, Pazzia e Assennatezza, Bestialità e Umanità, Ottusità e Sensibilità. Questi i caratteri delle due manifestazioni che hanno interessato Castiglione, in modi vari e opposti, nell’ultima parte di agosto.  Le Rioniadi, vincendo su qualunque festa del Santo Patrono, hanno occupato la piazza per sei giorni, dalle venti ad oltre le due di notte, imponendo, insieme ai giochetti adolescenziali di cortile condominiale, musicaccia da giostra ad altissimo volume che, nelle inconfessate intenzioni degli organizzatori, doveva servire, oltre a richiamare l’attenzione dei passanti, anche a tenere su’ il tono della manifestazione e cioè degli urli dei partecipanti e dei tifosi della squadra del fazzoletto o della mela. Senonchè, di passanti turisti non se ne sono visti, in compenso c’è stato un bel movimento dalla periferia al centro (max 300 mt.) di auto di paesani accorsi a vedere giocare i propri figli, con conseguente intasamento delle strade e dei parcheggi ed impossibilità di accesso alle residenze e locali.  Ciò, come detto, per 6 giorni!

L’ultima sera e notte, la mostruosità ha raggiunto il massimo. La festa (?!) è finita alle tre del mattino con fuochi e botti sparati in piazza dal tetto della cappella dell’annunziata (la minuscola rende meglio la mortificazione inferta alla Madonna), per l’occasione svilita e degradata a deposito e discarica di plastiche varie, birre e cibarie dei “mercanti del tempio”, ed ha aperto, fortunatamente senza vittime, la stagione degli spari illegali che terminerà l’ultimo dell’anno e che l’anno scorso ha regalato la perdita di un occhio e di una mano ad un ragazzo di Castiglione.

Effetto immediato quella notte: l’insonnia per gli abitanti nel raggio di duecento metri dalla piazza, con tachicardie e convulsioni per ammalati ed infanti, incautamente a letto nelle loro dimore. Il tutto senza che intervenissero i vigili urbani o altri tutori (?!) dell’ordine. I fatti, a prescindere dall’enfasi nel descriverli, sono documentati e provati. Effetto immediato: allontanare sempre di più il turismo da questi piccoli centri, che, non avendo il mare, faticano a promuovere l’accoglienza; inoltre, maleducare i ragazzi alla gazzarra notturna da svolgersi esibizionisticamente in piazza.

La Notte Verde, di contro, definita da insigni personaggi nazionali venuti in visita: una svolta nella cultura del Salento, ci ha mostrato la costruzione di un forno a legna e la cottura del pane, per l’occasione, di grano “Cappelli”, che ci ricorda l’Unità D’Italia, allora appena realizzata, quando il senatore omonimo selezionò per il mercato nazionale un grano che potesse sostituire le varietà locali degli stati preunitari, che su quel mercato globale  non sarebbero state vendibili. Ogni angolo storico o caratteristico era adibito a dialoghi sull’agricultura con conferenze e proiezioni, a laboratori di artigianato e d’arte, di bioedilizia, di teatro e musica delicata e colta, infine al mercatino dei prodotti agroalimentari e del baratto. Il tutto sotto la luce della luna piena o con illuminazione sostenibile. La circolazione delle persone è stata garbata ed elegante come se tutti fossero stati ammaliati e contagiati da questa atmosfera benefica.


Eppure era la stessa Castiglione di qualche giorno prima. Dottor Jekyll, che era stato il rioniadesco Mr. Hide, era tornato in se. Ci permettiamo di invitare tutti alla riflessione sulle nostre opposte nature: quella divina e quella bestiale, che convivendo ci portano variamente alle azioni elevate o a quelle turpi.  Dipende però da noi assecondare l’una o l’altra e dipende dai nostri amministratori pubblici permettere e cavalcare l’abiezione o promuovere la cultura e l’evoluzione. Tenendo presente che soltanto in quest’ultima direzione ci può essere lo sviluppo economico che tanto andiamo inseguendo.

Associazione “I Cavalieri del Salento”


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A Castiglione d’Otranto il primo Centro del Riuso dell’Aro le/7

Il sindaco Salvatore Musarò: «Per un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente anche attraverso il riuso dei beni presenti in ogni famiglia»

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È stato inaugurato il nuovo Centro Comunale di Raccolta Differenziata con annesso Centro del Riuso, sito sulla S.P. Andrano-Castiglione.

Un intervento promosso dal Comune di Andrano del valore di 450 mila euro, finanziato dalla Regione Puglia.

La nuova struttura, per non aumentare i costi di gestione, sarà aperta nei giorni di mercoledì e sabato (9 -12) e giovedì (16 – 19).

Nel Centro del Riuso si potranno consegnare gratuitamente beni usati, in buono stato e funzionanti, che siano nelle condizioni di essere riutilizzati.

Il Servizio è rivolto ai residenti o ai soggetti diversi con sede nel territorio comunale.

«L’inaugurazione del Nuovo Ecocentro e Centro del Riuso rappresenta un obiettivo importante e di buon avvio di legislatura per l’amministrazione Musarò, appena riconfermata, che ha cosi creato le condizioni per dare nuova vita a tutti quei beni ancora in buono stato e funzionanti, senza che questi si trasformino direttamente in rifiuti», dichiara Rocco Surano, Vicesindaco con delega alle Infrastrutture e all’Ambiente, « Il modo migliore per ridurre l’impatto dei rifiuti, infatti, è non produrli, questa la lettura e la finalità del centro del riuso».

«Il Centro del Riuso», spiega il sindaco Salvatore Musarò, «si pone l’obiettivo di sviluppare sul territorio un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente anche attraverso il riuso dei beni presenti in ogni famiglia. Promuovere la pratica del riutilizzo nelle famiglie, educare le nuove generazioni ad un uso responsabile dei beni sin dalla tenera età, lavorare sui benefici dell’economia circolare è l’ambizioso e non facile obiettivo che ci dobbiamo porre tutti come Comunità».

«Attraverso questo nuovo servizio solidale», conclude il primo cittadino, «possiamo andare incontro anche alle fasce più fragili della nostra comunità, distribuendo, d’intesa con i servizi sociali, i beni usati ancora in condizioni di essere utilizzati, prolungando la loro vita e dando così concretezza alla parola sostenibilità anche in termini ambientali».

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Parco Otranto – Leuca, caccia ai piromani con i droni

La Protezione civile da sabato avvierà l’attività di sorveglianza e contrasto agli incendi, attraverso i suoi droni dotati di termocamera e telecamere ad alta risoluzione, in grado di individuare precocemente gli incendi ma anche di riconoscere eventuali possibili piromani

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Nell’ambito delle attività di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia posta in essere dal Parco Otranto-S. Maria di Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase per la stagione estiva 2024, sabato 29 giugno, alle ore 10, ad Andrano (piazzetta nei pressi della Grotta Verde) il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Lecce, convenzionato con il Parco, avvierà l’attività di sorveglianza e contrasto agli incendi, attraverso i suoi droni dotati di termocamera e telecamere ad alta risoluzione, in grado di individuare precocemente gli incendi ma anche di riconoscere eventuali possibili piromani.

«Gli incendi boschivi distruggono la biodiversità, mettono a rischio la vita delle persone e degli animali ed oggi costituiscono la più grave minaccia per il Parco Otranto Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase», spiega il presidente Michele Tenore, «il nuovo sistema di controllo attraverso i droni con riconoscimento facciale ed Intelligenza Artificiale darà la caccia ai piromani».

Dalle 10 alle 12 di sabato 29, gli operatori specializzati ed autorizzati al servizio daranno una dimostrazione pratica del servizio, a cui seguiranno le azioni di animazione territoriale per il contrasto agli incendi in tutti i comuni del parco.

«Attraverso queste nuove tecnologie», aggiunge Tenore, «finalmente, sarà attivata la videosorveglianza e l’utilizzo dei droni con riconoscimento facciale, delle tipologie di veicolo, delle targhe automobilistiche, ecc.».

Insomma, la prossima estate saranno le nuove tecnologie ad aiutare il Parco a contrastare gli incendi ed a salvaguardare le vite umane: «I piromani, grazie alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza Artificiale, potranno essere identificati dai droni in volo anche a diversi km di distanza, potranno essere monitorati ed inseguiti, triangolando le informazioni con le forze dell’ordine per il loro arresto e con la Protezione Civile per spegnere sul nascere ogni minimo focolaio».

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Andrano e Castiglione confermano Musarò

Alla fine di una campagna elettorale dai toni molto accesi l’ha spuntata il sindaco uscente con il 52,72% delle preferenze

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Dopo una campagna elettorale dai toni molto accesi l’ha spuntata Salvatore Musarò (Unione Popolare) su Alessandro Panico (Svolta Progressista).

Il sindaco uscente alla fine l’ha spuntata con 1.608 voti e il 52,72% delle preferenze.

Per Alessandro Panico ed il gruppo del centrosinistra che fa riferimento all’ex sindaco Mario Accoto, invece, 1.442 voti (47,28%).

Otto scranni in consiglio comunale andranno alla maggioranza di Unione Popolare; all’opposizione insieme al candidato sindaco Panico siederanno i tre candidati consiglieri più votati di Svolta Progressista.

*Nella foto in alto: è appena arrivato il risultatio del spoglio, Musarò e i suoi possono festeggiare la vittoria
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