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News & Salento

Chi aspetta i saldi?

Il tema è quello dei maxi sconti anticipati, già prima di Natale. Guai, però, a chiamarli saldi: non si tratta di una mera questione linguistica, perché è diversa la normativa

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Il tema è quello dei maxi sconti anticipati, già prima di Natale. Guai, però, a chiamarli saldi: non si tratta di una mera questione linguistica, perché è diversa la normativa. Le vendite ribassate sono già scattate, e hanno una disciplina diversa. Altro cosa ancora sono le vendite promozionali, per le quali, come per i saldi, è obbligatorio esporre il cartello che indica il doppio prezzo: quello originale di partenza e quello scontato. E riguarda attività legate a prodotti stagionali, influenzati dalla moda: abbigliamento e scarpe sono gli esempi più banali. Non rientrano invece nella casistica prodotti che non sono legati alla moda, come i dentifrici o i prodotti per l’igiene, per capirsi. Sono previste pesanti sanzioni per i gestori dei negozi che anticipano i saldi prima della data d’inizio prevista per tutti, vale a dire il 6 gennaio. E tocca agli operatori della Polizia Municipale rilevare i prezzi e verificare che non siano in corso promozioni o svendite illecite prima dell’avvio dei saldi invernali. Complice la crisi, qualche negoziante cerca di rendere appetibile lo shopping dando ai consumatori un prodotto a prezzi scontati, fuori della stagione consentita. Gli agenti faranno verifiche anche su eventuali saldi truffa, ragion per cui è obbligatorio per i commercianti indicare sempre il prezzo pieno e la percentuale di sconto. Dell’eventualità di anticipare i saldi aveva parlato anche il Codacons, sottolineando che senza sconti nei negozi prima delle festività si rischia un drastico calo dei consumi nel periodo natalizio. In particolare, i settori che rischiano di risentire maggiormente del calo delle vendite (fino a registrare un -20%) saranno abbigliamento e calzature, viaggi, ristorazione, profumeria ed estetica e il settore cultura (libri e cd). Eppure sono tante le segnalazioni di questo tenore arrivate in redazione: “Ieri ho fatto un giro in un negozio monomarca”, ci ha scritto una lettrice, “non c’è scritto niente da nessuna parte e nemmeno sui cartellini… ma quando vai a pagare alla cassa ti fanno il 50% di sconto! Vabbè, non è che mi dispiaccia, perché ho preso una felpa con cappuccio e l’ho pagata la metà, ma chi aspetta il primo giorno dei saldi “ufficiali” rischia di non trovare più un tubo (“ieri c’era il pienone di gente che comprava bracciate di roba”). Vi sembra giusto o sono io che sono polemica?”.


A Lecce i saldi sono in pratica già cominciati”, ci scrive un’altra lettrice, “con apertura straordinaria dei negozi in centro e relative file! Un negozietto in centro faceva i presaldi al 15 e 20% e aveva pochi capi (di numero) scontati al 70%”.

Altra mail: “Ci sono negozi che effettuano già sconti al 70% e sono talmente affollati da sconsigliare anche di entrare. Anche se poi è facile scoprire che oltre il 20-30% non vanno, magari mettono a metà prezzo solo roba schifosa o taglie impossibili”. “Sconti già altissimi”, ci scrive un altro lettore, “tante cose a metà prezzo e picchi addirittura del 70%! Ma i saldi non erano dopo le feste?”. Già, il calendario ufficiale infatti continua ad indicare giovedì 5 gennaio come primo giorno di saldi…


La Federconsumatori: “Una frode!”


Se possibile, rincara ulteriormente la dose la Federconsumatori. Antonio Moscaggiuri, presidente provinciale e responsabile della sede territoriale di Lecce, non ha peli sulla lingua: “Questi saldi ormai sono un vero e proprio imbroglio!”. E poi la provocazione, ma fino ad un certo punto: “Se li liberalizzassero mettendo in campo tutti i controlli possibili per verificare prezzi reali ed età dei capi venduti, sarebbe sicuramente più onesto. Così come sono oggi, si tratta di una vera e propria frode. Sconti al 70%? Tutta roba in disuso! Alzano il prezzo e poi fanno finta di applicare lo sconto”. Moscaggiuri si congeda ricordando la regola d’oro per acquistare tra le montagne russe dei saldi: “Innanzitutto conoscere i costi effettivi, quelli reali del periodo pre-saldi, per verificare che lo sconto ci sia sul serio e non solo sul cartellino del prezzo”. E non sarebbe male seguire l’intero decalogo consultabile anche sul sito www.federconsumatorilecce.it ed edito dalla responsabile della sede territoriale di Tricase, Daniela Fracasso.


Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare “i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”. Il D.lgs n. 114/1998 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.


Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Infatti, l’art. 15 del D.lgs n. 114/1998 stabilisce che “le vendite di fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo”. Gli articoli vecchi non stanno “rischiando” un forte deprezzamento, perché sono ormai andati fuori moda e dunque sono già deprezzati. Diffidate degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono merce non proprio nuova.


Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.


Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che vi verrà presentato in negozio. La merce “vecchia” offerta in saldo deve essere separata dalla nuova.

Pubblicità. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato; il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). I messaggi pubblicitari devono essere presentati in modo non ingannevole per il consumatore.


Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati. Controllare attentamente l’etichetta e la taglia.


Consigli per gli acquisti. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Meglio se avete tenuto d’occhio un capo e/o una merce annotando il vecchio prezzo.


Negozi. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce “vecchia” offerta in saldo deve comunque essere separata dalla “nuova”.


Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi.


Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi ad una delle Associazioni dell’Intesa, all’Ufficio Comunale per il Commercio o ai Vigili Urbani.


Giuseppe Cerfeda


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Disturbi dello spettro autistico: a Specchia un centro diurno per adulti

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Specchia accoglie l’apertura del nuovo Centro Diurno per adulti con disturbi dello spettro autistico, sito nel cuore del paese, in Piazza della Libertà, 5.

Questa importante iniziativa è resa possibile grazie all’impegno di Sollevante, realtà da sempre attenta alle esigenze del territorio e delle famiglie che necessitano di supporti specialistici.

Si tratta di un servizio unico per l’intera Provincia di Lecce, e per questo risulta essere di straordinaria rilevanza per tutte le famiglie del Salento che ogni giorno affrontano le sfide legate all’autismo in età adulta.

Il centro offrirà attività mirate, supporto terapeutico, e un ambiente sicuro in cui le persone con disturbo dello spettro autistico possano sviluppare abilità sociali e cognitive, migliorando il proprio benessere e la qualità della vita.

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News & Salento

Social Basket a Nardò

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Parte il progetto “Social Basket 2024: in campo”! Un’iniziativa inclusiva e gratuita per ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni, promossa da ASC Comitato Provinciale Lecce in collaborazione con Social Aut – Associazione di Promozione Sociale e Centro Devils Basket Nardò per favorire l’inclusione sociale tra ragazzi/e con Disturbo dello Spettro Autistico e coetanei a sviluppo tipico.


Ogni venerdì dalle ore 16:00 alle ore 17:00 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 1, Nardò (LE).

Per informazioni e iscrizioni:
Email: social.aut.aps@gmail.com
WhatsApp: +39 389 650 7868

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Attualità

Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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