Connect with us

Casarano

Compostaggio a Casarano: si va verso il referendum

Decide la gente: il sindaco Gianni Stefàno si oppone alla realizzazione dell’impianto e il Consiglio comunale sancisce che ad esprimersi sarà la popolazione

Pubblicato

il

Ci sono delle notizie che, parafrasando il grande De Andrè, non avrebbero bisogno di alcun giornale e volan veloce di bocca in bocca ma, e questo si sa, tanto da divenirne un gioco di società, ad ogni bocca di passaggio le notizie si arricchiscono o si impoveriscono di dettagli tanto che poi, alla fine, sono del tutto travisate. È più o meno quello che sta accadendo tra i casaranesi quando l’argomento cade sulla “discarica” che dovrebbe essere realizzata nella Zona Industriale della città e che appunto sta ingenerando delle voci che tra la gente si rincorrono frenetiche ed incontrollabili portando ovviamente con se perplessità e timori.

Tutti ormai sappiamo che i rifiuti che produciamo possono essere riciclati, ovviamente se opportunamente selezionati, ed a Casarano la raccolta differenziata è già stata avviata ormai da anni con la formula del porta a porta, con dei risultati anche abbastanza lusinghieri considerata la grandezza della città. Com’è noto però, la raccolta non prevede una separazione dell’umido che viene invece smaltito in discarica insieme al materiale che non è riciclabile nella cosiddetta “indifferenziata”. Fatta questa breve premessa, partiamo con il dire che il progetto non prevede la realizzazione di una discarica di rifiuti indifferenziati ma un impianto di compostaggio, cioè un qualcosa che prenda solo la parte organica dei rifiuti (bucce, foglie, avanzi alimentari) e sia in grado, mediante un processo interamente naturale, di trasformarlo in concime utilissimo per gli usi agricoli. Detto così, già si capisce che l’obiettivo è più che nobile se non addirittura auspicabile, visto che porterebbe due vantaggi concreti: un generico ed ideale contributo alla natura ma anche un concreto aiuto economico, visto che le tonnellate in discarica (che sono poi le uniche che paghiamo) sarebbero molte di meno. Dove sono quindi i problemi? Per capirlo ricostruiamo brevemente la storia di quel che è successo: il 1° agosto dello scorso anno la ditta Ge.Co. ambiente presenta il progetto chiedendo la cosiddetta valutazione di impatto ambientale. Sin qui nessuna “stranezza” se non per il fatto che questa Società è riconducibile ad un’altra e quest’altra ad un’altra ancora e tutte a loro volta riconducibili alle famiglie Rosafio-Scarlino che hanno non pochi problemi con la giustizia, proprio per attività connesse alla gestione dei rifiuti. A questo punto è la Provincia che deve esprimersi sull’autorizzazione e per farlo chiede il parere all’Ufficio Tecnico Comunale che, candidamente, si esprime in maniera favorevole perché, dice, non ci sono abitazioni nelle immediate vicinanze. Sulla scorta di quanto detto dall’Ufficio Tecnico, la Provincia a sua volta autorizza tale impianto aggiungendo pure che, bontà sua, per trattare le oltre 15mila tonnellate all’anno di rifiuti, non c’è bisogno di alcuna valutazione di impatto ambientale (salvo poi mandarti la Polizia Provinciale se ti trovi dietro ad un albero in campagna e proprio… ti scappa); così come non ha battuto ciglio sulla produzione di quel liquido maleodorante che si chiama percolato e che non fa certo bene alle falde acquifere, o sul fatto che nell’aria verrebbero immessi comunque dei gas e la stessa ARPA (quando fu chiamata ad esprimersi sulla centrale a biomasse dei fratelli De Masi) ebbe a dire che in quella zona, già fortemente stressata, è da evitarsi qualunque impianto che possa aver impatto con la qualità dell’aria. E poi oltretutto le abitazioni, vicino al luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto, ci sono eccome! Anche a dispetto di quel che dice l’Ufficio tecnico. Per fortuna a dirlo non solo a parole ma a metterlo per iscritto in una nota ufficiale, c’è l’onestà intellettuale di una Dirigente del Comune che, sollevando il problema, frena un po’ un iter autorizzativo che sembrava avviato in discesa e senza intoppi. A questo punto il sindaco Gianni Stefàno, che nel frattempo Assessore provinciale non è più, si è opposto alla realizzazione dell’impianto e l’ultimo Consiglio comunale ha sancito che ad esprimersi sarà direttamente la popolazione con un referendum che verrà realizzato a spese proprio della stessa Società che vorrebbe realizzare  l’impianto.

In realtà noi non sappiamo quale sarà l’esito del referendum (anche se una certa idea possiamo già farcela) e rimane sempre il fatto che il progetto in sé non è un qualcosa di criminale ma al momento possiamo già tirare un primo sospiro di sollievo riguardo al fatto che è stata quantomeno rallentata una procedura burocratico-amministrativa che aveva preso una piega piuttosto “anomala”; occorre prima di tutto far piena luce, su tutto! Perché… “Fra tutti i pensieri, i sospetti sono come i pipistrelli fra tutti gli altri uccelli: volano nel crepuscolo”.


Casarano

Rossoazzurri in testa a suon di gol

Sette gol in trasferta e primato in coabitazione con la Nocerina

Pubblicato

il

COSTA D’AMALFI – CASARANO 0-7
Reti: pt 8′ Malcore, 29′ Morales, 45′ Opoola; st 30′, 37′ e 40′ Saraniti, 46′ Loiodice

Che succede nel Casarano? E chi lo sa?

Per il momento è tutto un florilegio di epìteti elogiativi, presi in prestito da eventi catastrofici, tipo “tsunami”, “valanga”, “ciclone”.

In effetti, chi avrebbe immaginato gli striminziti risultati dei Rossoazzurri tramutarsi d’improvviso in valori supertennistici?

Ne hanno fatto le spese, prima e dopo le feste, l’Ischia e il Costa d’Amalfi, che non si aspettavano certamente simili débacle fra le proprie mura.

Gongola la tifoseria delle Serpi al primo posto, anche se ancora in coabitazione con Nocerina e Andria e in attesa di ricevere al Capozza l’Acerrana e il Martina del Pizzulli dei miracoli, per testare i propri mezzi in confronti di maggior rilievo.

Di Bari, dal suo canto, ripete nel post-gara che la sua è una squadra forte e lui è fortunato ad allenarla.

Vedere ragazzi che entrano con questa cattiveria e intensità, vuol dire che siamo sulla strada giusta” dichiara contento.

Giuseppe Lagna

Di Bari durante la conferenza stampa a fine gara

Continua a Leggere

Attualità

Casarano, pronta la digitalizzazione delle pratiche edilizie

La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni. Un passo avanti verso l’innovazione e l’efficienza amministrativa…

Pubblicato

il

Si è tenuto nei giorni scorsi a Casarano, l’evento organizzato da Mediatica Doc (Gruppo Mediatica Digital S.p.A.) per incontrare i Comuni del Salento sui progetti di digitalizzazione delle pratiche edilizie. 

La digitalizzazione delle pratiche edilizie (ma più in generale di tutti i processi amministrativi), è sicuramente diventata una priorità per molti comuni italiani, al fine di migliorare l’efficienza, ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore trasparenza e la Regione Puglia, dal canto suo ha finanziato in maniera concreta lo sviluppo si questi progetti. 

Come accennato, la digitalizzazione delle pratiche edilizie è un tema cruciale per i comuni di tutta Italia, ma assume sicuramente un’importanza particolare qui nel Salento, dove ritardi e inefficienze burocratiche pregresse hanno un impatto significativo sullo sviluppo urbano e sulla qualità del servizio ai cittadini.

La trasformazione digitale permette quindi di snellire i processi, facilitare l’accesso alle informazioni e migliorare la comunicazione tra cittadini, professionisti e amministrazioni.

Questo in linea generale ma, scendendo nel concreto, un’applicazione massiva della digitalizzazione delle pratiche edilizie, offrirebbe innegabili vantaggi come ad esempio la riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche  (con conseguente accelerazione dei progetti edilizi) oppure maggiore fruibilità e trasparenza, avendo un più immediato accesso alle informazioni in qualunque momento ed anche da casa e consentendo quindi la tracciabilità delle pratiche (con la riduzione del rischio di errori e abusi); sino ad arrivare ad una netta riduzione dei costi operativi legati alla gestione cartacea delle pratiche.

L’incontro, a cui sono intervenuti Mario Alemanno – direttore commerciale del Gruppo Mediatica, Stefano Di Zenzo – direttore generale di Mediatica Doc e la Francesca Perrone – funzionario archivista, responsabile della gestione documentale della Soprintendenza, ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi Comuni del Salento, nonché, come accennato, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e, in un’atmosfera di condivisione delle singole problematiche ha delineato le strategie e le best practices per la digitalizzazione delle pratiche edilizie.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario

Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività…

Pubblicato

il

Calendario festività e ponti nell’anno 2025: tutti i giorni da segnare sul calendario

Quando cadranno le feste nell’anno 2025? Quali saranno i ponti da segnare per pianificare le vacanze?

Conoscere le festività dell’anno che verrà ha sicuramente i suoi vantaggi, sia da un punto di vista personale che lavorativo. In base al giorno in cui cadono, infatti, possono crearsi dei ponti e buone occasioni per aggiungere qualche giorno di ferie e godersi al meglio il proprio tempo con la famiglia e gli amici.

Ecco, quindi, il calendario delle festività 2025: una lista di giorni festivi e ponti da segnare assolutamente sul calendario.

I giorni festivi nazionali, quest’anno, cadranno in questo modo: Pasqua: Domenica 20 aprile; Pasquetta o Lunedì dell’Angelo: Lunedì 21 aprile; Festa della Liberazione: Venerdì 25 aprile; Festa dei Lavoratori: Giovedì 1 maggio; Festa della Repubblica: Lunedì 2 giugno; Ferragosto: Venerdì 15 agosto; Ognissanti: Sabato 1 novembre; Immacolata concezione: Lunedì 8 dicembre; Natale: Giovedì 25 dicembre; Santo Stefano: Venerdì 26 dicembre; San Silvestro: Mercoledì 31 dicembre;

L’anno però non è scandito solo da giorni festivi, ma anche da giorni feriali a cui in Italia viene attribuito un significato particolare. Queste le giornate non festive più importanti da ricordare:

San Valentino o Festa degli Innamorati: Venerdì 14 febbraio; Giovedì grasso: Giovedì 27 febbraio; Martedì grasso: Martedì 4 marzo; Domenica delle Palme: Domenica 13 aprile; Festa della Mamma: Domenica 11 maggio; Festa dei Nonni: Giovedì 2 ottobre; Halloween: Venerdì 31 ottobre ; Giorno dei Morti: Domenica 2 novembre; Primo Avvento: Domenica 30 novembre; Vigilia di Natale: Mercoledì 24 dicembre;

Come organizzare al meglio le ferie

Sappiamo quali saranno i giorni festivi per questo 2025 e, quindi, basterà pianificare e aggiungere qualche giorno di ferie per godersi un weekend lungo a casa o fuori porta.

Rispetto all’anno appena trascorso, quest’anno ci saranno più possibilità di prolungare le ferie sfruttando le festività.

Il periodo migliore sarà quello di Pasqua, la Festa della Liberazione e il Primo Maggio tutte in fila: Pasqua quest’anno cade tardi (il 20 aprile), utilizzando 7 giorni di ferie si potranno fare ben 15 giorni di vacanza: quindi dal 19 aprile al 4 maggio.

Il 2025 prevede anche vari weekend lunghi: l’Epifania, la Festa della Repubblica e l’Immacolata Concezione cadranno di lunedì, mentre Ferragosto di venerdì, così come Natale e Santo Stefano (giovedì e venerdì).

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti