Connect with us

Cronaca

Conflitto a fuoco di Lequile: complimenti ai Carabinieri

Sebbene investiti da colpi di fucile e pistola che avevano colpito l’autovettura di servizio in più parti, sono riusciti con eccezionale sangue freddo ad evitare di replicare con le armi in dotazione fino a quando non lasciavano il centro abitato al fine di non coinvolgere occasionali passanti.

Pubblicato

il

Il Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” – Gen. B. Claudio Vincelli, ha incontrato i militari della Stazione carabinieri di San Pietro in Lama che son stati impegnati in un conflitto a fuoco con quattro rapinatori che avevano appena sottratto 840 euro all’agenzia Vittoria Assicurazioni di Lequile. Nella circostanza i Carabinieri, sebbene investiti da vari colpi di fucile e pistola che avevano colpito l’autovettura di servizio in più parti, riuscivano con eccezionale sangue freddo ad evitare di replicare con le armi in dotazione fino a quando non lasciavano il centro abitato al fine di non coinvolgere occasionali passanti. Nella stessa nottata dello scontro a fuoco il Comandante Generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli, aveva raggiunto telefonicamente i due militari per avere contezza delle loro condizioni fisiche e congratulandosi per la spiccata professionalità e l’equilibrio emotivo che li aveva contraddistinti nelle fasi dell’inseguimento.


Il Gen. Vincelli ha riconfermato le espressioni di elogio di tutta la scala gerarchica, ed in particolare quelle del Comandante Interregionale Carabinieri “OGADEN” Gen. C.A. Franco Mottola, per il comportamento dei militari, estendendo l’apprezzamento ai Carabinieri del Nucleo Investigativo, della Compagnia di Lecce e della Stazione di San Pietro in Lama per lo spiccato spirito di iniziativa, l’ottima sinergia investigativa che ha consentito nell’arco di pochi giorni di chiudere il cerchio sui quattro responsabili della rapina e dell’aggressione ai militari dell’Arma.


In particolare ai due militari è stato consegnato dal citato Ufficiale una personale attestazione del Comandante Generale, a significare la vicinanza e l’apprezzamento per il loro impegno.

Ai componenti del Nucleo Investigativo è stato dato atto della costante professionalità dimostrata nel corso di più eventi che hanno, a vario titolo, interessato la Provincia di Lecce e la particolare capacità ad integrarsi operativamente con le Compagnie territoriali e le stazioni carabinieri che hanno dimostrato ancora una volta l’efficacia di un dispositivo di sicurezza capillarmente distribuito sul territorio come evidenziano le espressioni di apprezzamento dei Sindaci di San Cesario e Lequile che non hanno mancato di far pervenire all’Arma la vicinanza delle rispettive comunità.


Il Generale Vincelli ha incontrato anche il Procuratore Cataldo Motta e la D.ssa Carmen Ruggiero che hanno coordinato le indagini sin dalle prime fasi degli eventi Lequile. Nella circostanza è stata sottolineata l’eccellente collaborazione offerta dall’Arma alla magistratura leccese, nel comune obiettivo di garantire sicurezza alle popolazioni della provincia.


Casarano

Si accapigliano per una donna e spunta un coltello

La lite è culminata nell’accoltellamento di un 36enne del posto, per motivi di cuore, ma non si esclude che possano essere state anche altre le motivazioni…

Pubblicato

il

Tutto accade per amore. L’interesse per la stessa donna li ha fatti incontrare e scontrare: due i protagonisti della vicenda che, sembra, si fossero dati appuntamento in centro a Supersano per un chiarimento.

Dalle mani di uno dei due è spuntato un coltello a serramanico pronto a sferrare un fendente; l’altro, con l’intento di parare il colpo, è rimasto ferito alla mano sinistra.

La lite è culminata nell’accoltellamento di un 36enne del posto, per motivi di cuore, ma non si esclude che possano essere state anche altre le motivazioni.

La scena è stata seguita da diversi testimoni che hanno raccontato il fatto una volta arrivati i carabinieri sul posto.

L’aggressore è scappato via facendo perdere le proprie tracce, l’uomo ferito è stato trasportato all’ospedale di Casarano.

Indagano i carabinieri che stanno visionando anche le telecamere di videosorveglianza.

Continua a Leggere

Cronaca

Confermato l’annullamento dell’accertamento di120mila euro della GdF e Agenzia Entrate

In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti…

Pubblicato

il

Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado della Puglia, Sezione Staccata di Lecce: confermata la sentenza di primo grado perché Gdf è Agenzia Entrare prima di contestare operazioni inesistenti devono controllare con particolare attenzione tutta la documentazione del contribuente

Con l’interessante sentenza n. 4273/2024, comunicata il 23 dicembre ’24, della Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado di Lecce – Sezione 22 – in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani, è stato confermato l’annullamento dell’avviso di accertamento di oltre 120.000 euro dell’Agenzia delle Entrate di Lecce, che già era stato annullato in primo grado.

In particolare, a seguito di un controllo effettuato dalla Direzione Centrale Accertamento – Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di un’altra società che veniva ritenuta un soggetto “missing trader” (ovvero soggetto fittizio creato ad hoc per realizzare scambi commerciali esclusivamente cartolari), alla società ricorrente, che aveva intrattenuto rapporti commerciali in qualità di cliente della suddetta società, venivano contestate l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti.

Nell’impugnare l’avviso di accertamento la società, dopo aver sollevato anche una serie di eccezioni di diritto, nel merito contestava quanto accertato dall’Agenzia delle Entrate di Lecce, in particolar modo in relazione alla presunta mancanza di buona fede da parte di essa società nonché in relazione alla presunta mancata adozione di misure idonee ad assicurarsi che l’operazione che stava per essere effettuata non la conducesse a partecipare ad un’evasione tributaria.

Con il ricorso la società ha posto in evidenza di aver agito in buona fede e di essere stata del tutto ignara che l’altra società con la quale aveva intrattenuto rapporti commerciali fosse una società fittizia.

Nello specifico, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” tale prova è stata fornita dalla contribuente in giudizio mediante non solo la dimostrazione degli avvenuti pagamenti delle forniture regolarmente contabilizzate a mezzo bonifici rimasti incontestati dall’Ufficio, ma altresì mediante la prova che la società “missing trader” era solo uno dei tanti fornitori da cui la società ricorrente si serviva per l’acquisto dei prodotti che ad essa servivano e che il prezzo di tali prodotti era pari o di poco inferiore o addirittura superiore ai prodotti acquistati da altri fornitori (n. 151), con la conseguenza che in alcun modo la stessa poteva godere di un vero e proprio beneficio per aver effettuato acquisti ad un prezzo inferiore (o di molto inferiore) al prezzo di mercato.

I giudici tributari, sia in primo che in secondo grado, anche in base ad una costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, hanno confermato l’annullamento dell’avviso di accertamento con condanna alle spese dell’Agenzia delle Entrate di Lecce.

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate, prima di contestare l’inesistenza delle operazioni commerciali, devono sempre controllare con particolare attenzione tutta la documentazione offerta dal contribuente.

Continua a Leggere

Cronaca

Due auto in fiamme a Matino: si indaga

Pubblicato

il

Nella notte appena trascorsa, poco dopo l’una, una squadra dei vigili del fuoco del Comando Provinciale è intervenuta a Matino per un incendio.

A bruciare, in via Trieste, due autovetture parcheggiate sulla pubblica via, nei pressi del civico 39.

Le auto coinvolte sono una Fiat Punto e una Fiat Idea.
Le operazioni hanno consentito l’estinzione delle fiamme e la messa in sicurezza dell’area, evitando ulteriori danni a cose o persone.

Le cause dell’incendio sono attualmente in corso di accertamento.

immagine in evidenza di repertorio

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti