News & Salento
Consorzio Cogei Ugento: occorre salvaguardare gli operai
Impegnare il sindaco di Ugento, Eugenio Ozza, e l’intera Giunta ad intraprendere ogni utile iniziativa per la stabilizzazione e l’assunzione a tempo indeterminato
Impegnare il sindaco di Ugento, Eugenio Ozza, e l’intera Giunta ad intraprendere ogni utile iniziativa per la stabilizzazione e l’assunzione a tempo indeterminato dei 19 lavoratori stagionali del Consorzio CO.GE.I., che si occupano della raccolta dei rifiuti sul territorio comunale: questo l’obiettivo che si sono posti i consiglieri Oronzo Cavalera, Renato Gianfreda e Luigi Corvaglia (Partito Democratico), Gianfranco Coppola (Italia dei Valori), Nico Giannuzzi (UdC) e Angelo Minenna (Comunisti Italiani), tutti facenti parte dell’opposizione dell’assise comunale ugentina. Inoltre gli esponenti della minoranza chiedono più vigilanza sul rispetto puntuale dell’espletamento di ogni servizio previsto nel capitolato d’appalto con il Consorzio CO.GE.I. e l’assunzione delle 25 unità previste dal contratto. Proprio nelle scorse settimane i lavoratori della CO.GE.I. erano scesi in strada per scioperare contro il mancato pagamento degli stipendi arretrati, con conseguente accumulo di spazzatura per diversi giorni vicino ai cassonetti della città. La situazione si era poi risolta con la sospensione, da parte dell’Ato Lecce/3, dei pagamenti dei canoni relativi al servizio di igiene urbana alla CO.GE.I. e con il versamento degli stessi direttamente ai lavoratori. La richiesta dei Consiglieri di minoranza nasce dalla constatazione del fatto che i lavoratori del Consorzio sono assunti “ora per tre, ora per quattro, ora per massimo cinque mesi in lavori di pulizia del territorio e raccolta dei rifiuti solidi urbani. Questo consente loro di poter vivere dignitosamente in quei pochi periodi dell’anno, soprattutto nei mesi estivi, e di garantire un reddito alle proprie famiglie. E durante gli altri mesi dell’anno? Finito il periodo in cui si percepisce il cosiddetto “stato di disoccupazione”, i più si arrangiano con lavori saltuari e sottopagati o, peggio, sono costretti a lavorare fuori dal Salento, lontani dai propri affetti e dai propri cari, oltre che dalla propria meravigliosa terra”. La questione è stata presentata per essere posta all’ordine del giorno di uno dei prossimi Consigli comunali. Da parte sua il sindaco Ozza ha spiegato che “già da tempo mi sto impegnando per risolvere questo problema, e ciò avverrà presto”.
Pierangelo Tempesta
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
News & Salento
Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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