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Contagio H1N1: “Altissimo, non pericoloso”

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Abbiamo raggiunto telefonicamente a Roma, al Ministero della Sanità, il dottor Giuseppe Mele, presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri, con il quale abbiamo fatto il punto della situazione: “I dati confermano la pandemia: nel Salento la percentuale è già al 6%, seppur minore rispetto al resto della regione e del nord”. Il dr Mele, 57 anni, è originario di Melendugno (dove ha uno studio medico) e proprio da lì si è riproposto “ufficialmente” l’allarme “suina” lo scorso 23 ottobre, quando una classe della Scuola Media “Mazzini” praticamente si è svuotata perché i genitori hanno tenuto a casa i figli per la paura del contagio.


Giuseppe Mele

Giuseppe Mele


Il dr Mele ha sotto controllo il polso della situazione in merito all’influenza H1N1. Lo raggiungiamo al telefono a Roma mentre è impegnato nell’ennesima frenetica giornata presso il Ministero della Salute (e dopo aver appena rilasciato un’altra intervista ai microfoni della Rai). “L’influenza H1N1 è ormai arrivata in tutta Italia, ed al nord molto di più rispetto al sud”, esordisce nella sua analisi il dr Mele, “anzi, il dato del Salento e della Puglia, ossia il 6%, contrasta con l’andamento appunto del nord, dove la percentuale ha raggiunto il 9-10%. E secondo le stime ministeriali in nostro possesso, la percentuale sta aumentando significativamente!”.


Previsione che fa tirare fuori al dr Mele una sorta di rimprovero generale: “Forse ci si è finalmente svegliati, considerato che qualcuno aveva parlato sin’ora di pandemia mediatica: invece no, signori, questa è una pandemia vera (!), perché nessuno di noi ha mai appurato tanti casi ad ottobre, casi che vanno a sovrapporsi a quelli dell’influenza normale, che arriva a dicembre, a gennaio, non certo ad ottobre. Ecco, la differenza tra pandemia e influenza stagionale sta proprio nel fatto che la pandemia non ha stagionalità. E pandemia significa che tutti i soggetti, o gran parte di essi, possono essere infettati in quanto nessuno ha elaborato anticorpi contro questo virus”. Si parla comunque di altissimo contagio ma non di elevata pericolosità. “E’ esattamente così”, conferma il Presidente dei Pediatri italiani, “è un virus altamente contagioso, soprattutto all’interno delle comunità chiuse, dove ha un tasso di invasività che va dal 20 al 50%”.


Dettagliata anche la spiegazione che il dr Mele dà riguardo ai sintomi: “In generale, febbre da 38° in su, preceduta da brividi; poi astenia, dolori muscolari e cefalea. Se oltre a questi, se ne manifestano altri di carattere respiratorio, quali congestione nasale, faringodinia e tosse, allora la diagnosi è certa: si tratta di H1N1, ossia l’influenza “suina”. E, come ha avuto modo di dire chiaramente il Ministro, non c’è assolutamente bisogno di tampone naso-faringeo. Inoltre, come tutti i virus influenzali, si può anche presentare, sia pur sporadicamente, sotto un’altra forma, cioè con gastroenteriti, vomito e diarrea”. E per quanto concerne i vaccini, “sono sicuri, ma il problema vero sono i tempi: non vorrei che arrivassero quando il tasso pandemico sarà al punto massimo. Intanto contiamo di vaccinare al più presto tutto il personale sanitario, medici in particolare, ai quali raccomando di essere responsabili al massimo e dunque di fare il vaccino: la Medicina ha fondamenti scientifici e non può basarsi sulle supposizioni o sulle considerazioni personali, che sono rispettabilissime, ma che restano tali…”.


Tornando, infine, alla situazione creatasi nella Scuola Media di Melendugno, il dr Giuseppe Mele fa sapere che “ad oggi ho certificato personalmente quattro casi, ma è del tutto evidente che, aumentando l’incidenza ed essendo la scuola una comunità chiusa, il numero potrebbe aumentare. Una situazione tuttavia simile, come detto in precedenza, alle altre zone e dunque nessun allarmismo ”.


Federico Scarascia

 


Sull’argomento abbiamo ascoltato l’opinione di altri due medici pediatri


Il dott. Salvatore Cacciatore (Tricase) è “in linea con il Ministro della Sanità, che ritiene questa cosiddetta “suina” meno grave di quel che si possa temere ed anche di quella stagionale. E si pensi che la stessa influenza stagionale è meno forte di quella dell’anno scorso perché una parte dei bambini e degli anziani sono già stati vaccinati l’anno scorso. C’è solo un allarmismo, a mio avviso immotivato. Certo, come tutte le influenze, va curata con i farmaci della sintomatologia e il riposo a letto”. Il vaccino lei lo consiglia, comunque, a tutti i bambini? “Ai miei pazienti sto facendo fare solo quello per l’influenza stagionale. Anche perché non conosciamo ancora le linee guida ufficiali né a chi sarà somministrato. Posso pensare che dovrà essere somministrato ai bambini con patologie croniche ed agli anziani. Per gli altri è facoltativo e se il medico ha l’opportunità di vaccinare, non si tirerà certo indietro. Se invece mi si chiede un consiglio, andrei con i piedi di piombo anche perché questo vaccino è studiato secondo me in poco tempo, non sappiamo come e su chi sia stato sperimentato…”. Il rischio è che ad ogni raffreddore buscato dal bambino, la famiglia entri nel panico. “E non ce n’è motivo. Al presentarsi dell’influenza, riposo a letto e antinfluenzali e/o antifiammatori. Poi, se la febbre dovesse persistere ed il forte mal di testa non passare, ripeto che, proprio come si è sempre fatto in caso di influenza, si deve consultare il pediatra”.


La dott.ssa Antonella Buffo (Maglie) è cauta: “Non c’è ancora alcuna indicazione specifica da parte del Ministero della Sanità, per cui finché non ci sarà un documento ufficiale di riferimento le opinioni singole non contano”. Intanto i genitori ad ogni minimo raffreddore tremano. “Va gestita ogni singola situazione in base alla sua gravità. Non è assolutamente il caso di allarmarsi in maniera esagerata, ma aspettare e nel malaugurato caso le cose dovessero evolvere in senso negativo, gestirle nel modo più tranquillo possibile, senza farsi prendere dal panico”. Qual è la sua posizione in merito al vaccino anti “suina”? “Bisogna vedere quando uscirà e come andranno le cose. Al momento non ci sono gli estremi per esprimersi”.


Giuseppe Cerfeda


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L’offerta formativa del Liceo Stampacchia di Tricase

Il luogo dove la scienza incontra la tecnologia e si trasforma in futuro! Vi aspettiamo al nostro Open Day che si terrà mercoledì 5 febbraio

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Orientamento in ingresso al Liceo Stampacchia di Tricase: un viaggio tra innovazione e futuro!

Il Liceo Scientifico e Classico Stampacchia di Tricase ha accolto con entusiasmo gli studenti interessati a conoscere la nostra offerta formativa e le straordinarie opportunità che riserviamo ai nostri futuri alunni.

Durante l’incontro di orientamento, i partecipanti hanno potuto esplorare i nostri spazi e vivere in prima persona l’esperienza dei nostri laboratori. Dalla lezione di informatica alla modellizzazione grafica, dai test con la stampante 3D alla scoperta dei visori per la realtà virtuale, senza tralasciare i laboratori di latino, greco, scienze, filosofia e arte!

Ogni attività è stata pensata per mostrare il cuore tecnologico e innovativo del nostro liceo.

Gli studenti hanno avuto l’opportunità di vedere all’opera i nostri laboratori e di scoprire come queste tecnologie avanzate si integrano nel percorso di studio. Una giornata coinvolgente, ricca di esperienze concrete e stimolanti, che ha permesso di toccare con mano la qualità e la passione che caratterizzano il nostro liceo

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e vi invitiamo a scegliere il Liceo Stampacchia di Tricase: il luogo dove la scienza incontra la tecnologia e si trasforma in futuro! Vi aspettiamo al nostro Open Day che si terrà mercoledì 5 febbraio 2025 dalle 17.00 alle 19.00, presso la sede del Liceo Scientifico in piazza Galilei e presso la sede del Liceo Classico in via Lucugnano a Tricase.

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Rap e scrittura creativa: il laboratorio del “Diaz” di Lecce

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La Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. Alighieri Diaz di Lecce si è trasformata in fucina creativa grazie al progetto “School of Rap”, un laboratorio che ha permesso agli studenti di esprimere la propria creatività attraverso la musica rap. Un laboratorio creativo, inclusivo e multiculturale come il Rione San Pio, sede dell’Istituto.

Guidati da Emanuele Flandoli, rapper, beatmaker e produttore (noto anche con lo pseudonimo Manu PHL) e dalla professoressa Alessia Giannuzzi, i ragazzi hanno scritto e registrato un brano originale, frutto delle loro idee, emozioni e riflessioni. Il progetto ha incluso tutte le fasi della produzione musicale, dalla scrittura del testo alla registrazione della traccia, con l’allestimento di uno studio di registrazione mobile direttamente all’interno della scuola.

“School of Rap” non è stato solo un’occasione per imparare le tecniche del rap e della produzione musicale, ma anche un percorso formativo che ha valorizzato l’importanza della collaborazione, della creatività e dell’espressione personale. Attraverso il linguaggio universale della musica, gli studenti hanno potuto raccontare sé stessi e il proprio mondo in modo autentico e coinvolgente.

A coronamento del progetto, voluto dalla Dirigente Prof.ssa Marina Nardulli, il brano è stato pubblicato su Youtube e sui principali social network, accompagnato da un videoclip che documenta le varie fasi del percorso.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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