News & Salento
Convegno di studi storici a Cerfignano
Appuntamento sabato 17 dicembre, alle 18, presso l’Aula Magna “Torquato Cursano” di Cerfignano (frazione di Santa Cesarea Terme”, promosso dall’Amministrazione
Appuntamento sabato 17 dicembre, alle 18, presso l’Aula Magna “Torquato Cursano” di Cerfignano (frazione di Santa Cesarea Terme”, promosso dall’Amministrazione Comunale di Santa Cesarea, con la partecipazione dei relatori prof. Filippo Giacomo Cerfeda e dott. Giovanni Giangreco, che illustreranno due importanti moduli di storia ecclesiastica e civile partendo dal più ampio contesto storico generale per arrivare nello specifico, alla storia della nostra terra. Strettamente collegate alle tematiche del convegno sono le eccellenti pubblicazioni di Sergio Frangilo, “Prostràti al real trono. Vicende storiche della Confraternita dell’Immacolata Concezione in Cerfignano”, prezioso volume dedicato alla memoria del priore Nicola Cretì, riproposto al pubblico in seconda edizione integrata ed aggiornata. Successivamente all’istituzione dell’archivio confraternale, avvenuta nel 2008 e al nuovo riordinamento dell’Archivio storico diocesano, nuovissime fonti documentarie hanno permesso di integrare i contenuti, allargando la visuale storica, sulla nascita e sull’evoluzione delle vicende che hanno interessato la celebre associazione. Pagine di storia collegate con l’altro volume (stesso autore) “Per non dimenticare”, presentato lo scorso marzo, il quale si pone perfettamente in continuità ideale ed editoriale. Vengono illustrati i processi storici che hanno portato il popolo di Cerfignano a fondare, nell’anno 1789, per mezzo del Beneplacito Regio, lo storico Pio Sodalizio. All’interno del testo riemergono, prepotentemente, le biografie di quattro figure della storia ecclesiastica di Cerfignano a nome degli Arcipreti: Frate Ferdinando da Francavilla (al secolo Francesco Favilla originario di Francavilla Fontana), Donato Nicolazzo, Ernesto Salvatore Filieri (originario di Galatone) e Ignazio Bello. Chi era l’Arciprete ed in che modo una parrocchia dichiarata vacante per “obitum illius ultimi possessori seu Parochi” (per la morte del suo ultimo possessore e Parroco) veniva successivamente “provvista” di nuovo titolare del beneficio verrà spiegato nella relazione di Filippo Giacomo Cerfeda dal titolo “La provvisione dell’Arcipretura”. La bellissima pubblicazione traccia un percorso che, indipendentemente dalle vicende storiche che hanno prettamente interessato la Congregazione dell’Immacolata, parla anche della comunità, dal ‘600 sino all’anno 2009. “Silenti testimoni. Le torri civiche di Cerfignano, 1911 – 2011, centesimo anno di storia” è il grazioso opuscolo dedicato alla memoria del sindaco Torquato Cursano e parla della storia delle torri dell’orologio, dalla primordiale torre civica tutt’uno con il campanile della chiesa parrocchiale e fino alla realizzazione ed edificazione dei nuovi ambienti comunali con successivo spostamento dell’orologio in Piazza Vittorio Emanuele II. Legata alla presentazione del volume è la relazione di Giovanni Giangreco “Le torri civiche nel Salento”.
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni
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