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Copertino

Copertino: “Scongiurare il default”

Nestola: “Costretti i contribuenti a sostenere economicamente il Comune con l’aumento delle tasse”

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Scongiurare il default finanziario. È l’allarme lanciato dall’Associazione politico-culturale AlbaNuova e Copertino MeetUp che, per tramite del suo referente economico Salvatore Nestola, denuncia la preoccupante situazione finanziaria in cui si troverebbero le casse comunali. “Se le casse del Comune sono in sofferenza”, tuona Nestola, “un motivo ci sarà. Ecco perché bisogna verificare se vi siano delle responsabilità oggettive”. E, in attesa dei dati del 2012, si fa il punto della situazione analizzando i dati contabili del bilancio consuntivo dell’anno di competenza 2011 rimarcando come l’Amministrazione comunale guidata da Giuseppe Rosafio abbia creato un buco di bilancio di poco superiore a 1,6 milioni di euro. Tale situazione, secondo Nestola, ha di fatto costretto i contribuenti nel corso del 2012 a sostenere economicamente il Comune con l’aumento delle tasse quali la maggiorazione delle aliquote IMU, l’addizionale IRPEF, l’aumento delle tariffe mensa, la TARSU e l’introduzione di nuove tasse come la TOSAP (la “tassa sugli scivoli”). “Quest’aumento della pressione fiscale”, prosegue Nestola, “riguarda ancora una volta sempre gli stessi cittadini che da sempre assolvono al proprio dovere. C’è invece chi è abituato a vivere nell’ombra usufruendo di benefici e servizi senza però pagare un centesimo di tasse. L’amministrazione Rosafio non ha dato dimostrazione di voler abbattere tale fenomeno, in modo radicale così come promesso in campagna elettorale. La legalità non deve essere uno spot elettorale ma un impegno”. Pesanti accuse, dunque, nei confronti dell’Amministrazione comunale che, come di consueto, non ha ancora replicato e, come ci aspettiamo, non lo farà nemmeno questa volta. Nel mirino di AlbaNuova, oltre che l’inefficace contrasto all’evasione fiscale, finisce anche la mancata riduzione dei costi di gestione dovuta alla totale assenza di progetti orientati al risparmio e di una oculata politica di contenimento degli sprechi. “Queste sconsiderate scelte politiche, unite alla progressiva riduzione dei trasferimenti statali, sta portando in silenzio Copertino verso il default finanziario. Per ora”, conclude Nestola, “questo è stato evitato solo grazie ad alcune manovre di emergenza, come l’uso del fondo degli oneri di urbanizzazione.  Accertato che i debiti del Comune sono superiori ai crediti che esso vanta, la forbice andrà sempre più ad allargarsi, con inevitabile aumento della tassazione. Se l’Amministrazione Comunale continuerà  con la “politica del disinteresse” che l’ha caratterizzata in questi ultimi 4 anni, non ci resta altro che augurarci che non si arrivi al punto di dover spegnere i termosifoni nelle scuole”. Per dovere di informazione va anche precisato che il Comune di Copertino è ancora lontano dal default, ma secondo AlbaNuova con questa gestione politico-amministrativa si stanno creando le basi per l’insolvenza. Forse questa difficile situazione non inciderà sullo spread ma, a nostro modesto parere, qualcosa può essere ancora fatto e l’Amministrazione comunale di certo non può continuare a rimanere in silenzio di fronte a queste ripetute sollecitazioni.


Massimo Alligri

Approfondimenti

Operazione interforze, 5 arresti e 5 denunce

Alto impatto: controlli di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza a a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano

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 Servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia di Lecce.

Come deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e successivamente pianificato in sede di Tavolo Tecnico del Questore, negli ultimi sette giorni si sono svolti i Servizi Interforze cosiddetti ad “Alto Impatto”.

Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano.

I controlli hanno spaziato in diversi ambiti, dal controllo del territorio, identificazione di persone appiedate e avventori di locali, al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ai controlli amministrativi agli esercizi commerciali.

In totale sono quattro gli arresti eseguiti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 3 gli arresti eseguiti in esecuzione di ordinanze dell’A.G., 4 gli indagati a piede libero per traffico di stupefacenti e due per porto abusivo di armi, infine 15 le segnalazioni per uso personale di stupefacenti.

Assidui anche i controlli amministrativi: 55 esercizi commerciali sono stati controllati dalle forze dell’ordine.

Massiccio il bilancio finale: 1869 persone identificate, 240 dei quali con precedenti penali e/o di polizia, e 875 veicoli fermati.

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Attualità

Banca Intesa, il sito ancora una volta in “down”

E, pertanto, ancora una volta l’app non funziona, i conti online sono inaccessibili e non è possibile effettuare operazioni…

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Ancora una volta, a distanza di poche settimane, i servizi digitali di Intesa Sanpaolo sono in “down”.

E, pertanto, ancora una volta l’app non funziona, i conti online sono inaccessibili e non è possibile effettuare operazioni.

Questo è il messaggio che si legge dopo il tentativo di accesso sul sito della banca:

«Gentile cliente, ti informiamo che, a causa di un rallentamento momentaneo, la visibilità di alcuni movimenti (ad esempio mutui e accredito pensioni) potrebbe non essere disponibile», recita un avviso che si è trovato di fronte chi è riuscito ad accedere all’App, mentre a chi resta fuori viene comunicato che «per un problema tecnico non si può proseguire».

Il messaggio sull'app di Intesa San Paolo

Dalla banca avvisano di aver «individuato il problema fin dalle prime ore del mattino» e di essersi «subito adoperata per risolvere il blocco della App, che è dovuto all’intenso traffico fin dalle prime ore del mattino».

«La cosa è in fase di risoluzione», assicura l’istituto.

 

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Attualità

La denuncia della CIA: niente fondi per la Xylella, niente soldi

Sicolo: «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche”…

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Sono ancora ferme le pratiche Xylella per il biennio 2020 e 2021. L’Agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) non può istruirle perché tuttora mancano i fondi necessari. Ma il tempo ormai sta per scadere perché, se almeno l’annualità 2020 non fosse liquidata entro quest’anno, verrebbe persa del tutto.

Un rischio a cui gli agricoltori non possono e non vogliono assolutamente andare incontro e sollecitano gli enti preposti a trovare una soluzione urgente per non privarsi dei ristori che sono vitali per la sopravvivenza delle aziende.

Per questo CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, all’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia, al direttore del Dipartimento regionale Agricoltura Gianluca Nardone, ai prefetti delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, nonché ai parlamentari eletti nelle tre province salentine.

Nella nota, a firma del presidente regionale Gennaro Sicolo, si sollecita lo stanziamento dei fondi. «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche quali le drastiche riduzioni delle produzioni lorde vendibili delle aziende olivicole; l’aumento dei costi di gestione aziendale per l’attuazione delle pratiche agronomiche e i danni economici irreversibili all’intera filiera a monte e a valle delle aziende medesime; l’ulteriore carico finanziario (mutui e prestiti) dovuto al reimpianto delle coltivazioni arboree necessario al futuro riequilibrio finanziario dell’intero settore; lo stop degli istituti bancari e delle finanziarie con le loro rigidità burocratiche, che non consentono di deliberare ulteriori prestiti e mutui bancari a un settore oramai al collasso dopo dieci anni dall’inizio della fitopatia e che stenta e ripartire».

Ne conseguirebbe il ricorso a “prestiti illegali” richiesti dalle aziende che non hanno possibilità di fornire garanzie agli istituti di credito o che hanno raggiunto una quota di prestiti divenuta oramai insostenibile.

L’associazione degli agricoltori «ritenendo necessario e non procrastinabile destinare le risorse assegnate dal Ministero anche per l’anno 2020 alle aziende rientranti nella declaratoria con provvedimenti già emanati, chiede con estrema urgenza di destinare i relativi fondi ministeriali e di dare avvio alle istruttorie e alla liquidazione delle domande presentate per l’annualità 2020 tramite il portale E.I.P. della Regione Puglia. Si fa presente che la celerità dei tempi di liquidazione entro il 31 dicembre prossimo rappresenta, per le aziende agricole interessate, la vitale necessità di far fronte agli investimenti già effettuati e necessari alla ripartenza delle proprie aziende. La destinazione di queste risorse è finalizzata all’attuazione e al completamento degli investimenti entro le scadenze prefissate che le stesse aziende hanno calendarizzato per fine anno, periodo in cui doveva essere liquidata l’annualità 2020 della declaratoria Xylella».

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