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Alessano

Corsano, rapina e minacce: manette per tre di Casarano

Due donne e un uomo rubano un carico di alluminio a Corsano. Scoperti, minacciano il titolare che però aveva già avvertito i Carabinieri…

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I Carabinieri della Stazione di Alessano hanno arrestato in flagranza di reato tre persone di Casarano, Giovanni Battista Valentino, 37enne, Anna Rita Iacobazzi, 34enne, e Gianna Caraccio, 28enne, tutti di Casarano e gravati da precedenti di polizia, poiché ritenuti responsabili, in concorso fra loro, di rapina impropria ai danni di un commerciante di Corsano. Intorno alle 17 di martedì 26 gennaio, i tre sono stati notati mentre, a bordo del camion di Valentino, uscivano da un capannone della zona industriale di Corsano dopo aver caricato materiale in alluminio per un valore di oltre tremila euro.


Chi li ha visti, un parente del proprietario del capannone, si è insospettito ed ha subito chiamato il titolare dell’impresa chiedendogli se aveva ceduto a qualsiasi titolo quel materiale. Avuta risposta negativa, ha raccontato un camion con un uomo e due donne aveva appena lasciato il capannone carico di oggetti in alluminio e si era avviato verso Alessano.


Il derubato si è quindi messo immediatamente in macchina ed ha chiamato il 112, Numero Unico Europeo di Emergenza, attestato presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Tricase.


Le ricerche del camion sono state diramate a tutte le pattuglie in servizio esterno. Trascorsi pochi minuti il proprietario del capannone ha contattato di nuovo la Centrale Operativa dei Carabinieri di Tricase riferendo di aver notato il camion ricercato che giungeva ad Alessano. I militari di quella Stazione Carabinieri sono stati subito allertati ed in pochi istanti hanno individuato il pesante automezzo fermo al margine della strada.

Accanto al camion vi era tutto il materiale in alluminio sottratto nella zona industriale di Corsano mentre dietro c’era l’autovettura del proprietario del capannone. Lo stesso, pochi istanti prima, era riuscito a raggiungere il camion e, attirando l’attenzione degli occupanti, a farlo fermare. Appena aveva rivendicato la proprietà del materiale ferroso presente sul cassone, gli occupanti erano scesi dal camion e avevano iniziato a minacciare pesantemente l’uomo. In particolare, mentre Anna Rita Iacobazzi e Gianna Caraccio minacciavano l’uomo verbalmente, Giovanni Battista Valentino ha afferrato un tubo metallico con il quale ha tentato di colpire la vittima del furto che aveva cercato di spaventarli urlando loro di aver già chiamato i Carabinieri.


Udito ciò i tre, senza desistere dal loro comportamento intimidatorio, hanno immediatamente scaricato dal cassone del camion quanto asportato a Corsano. Proprio mentre finivano di disfarsi della refurtiva sono intervenuti i Carabinieri che li hanno bloccati ed accompagnati presso la caserma sede della Stazione Carabinieri di Alessano. Ricostruiti i fatti, Giovanni Battista Valentino, Anna Rita Iacobazzi e Gianna Caraccio sono stati dichiarati in arresto. Il PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dr. Giovanni De Palma ha immediatamente disposto il trasferimento dei tre presso le loro abitazioni di Casarano agli arresti domiciliari. La refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita all’avente diritto.


Alessano

La speranza nel dono

Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico

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Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.

L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.

L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.

I saluti istituzionali apriranno l’evento.

Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).

Il fulcro della serata sarà la presentazione del libroMi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.

Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.

Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.

Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.

A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.

La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.

Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.

La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.

La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.

Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.

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Alessano

Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno

Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti

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Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.

È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.

Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.

Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.

Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.

Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.

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Alessano

A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118

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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.

Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.

Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.

Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.

Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’OspedaleCardinale Panico” di Tricase.

Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.

Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.

Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.

*In alto foto di repertorio

 

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