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News & Salento

Dall’Europa al Parco Costiero: nuovi fondi per il ripristino dei manufatti edilizi

Dai fondi europei messi a disposizione dalla Regione Puglia, un nuovo finanziamento di 350mila euro al Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca

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Dai fondi europei messi a disposizione dalla Regione Puglia, un nuovo finanziamento di 350mila euro al Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” per il ripristino di manufatti edilizi esistenti da destinare alla fruizione e all’ospitalità diffusa. E’ il nuovo traguardo firmato dall’Ente guidato dall’ing. Nicola Panico verso la realizzazione di uno sviluppo del turismo verde e del marketing territoriale sostenibile. L’approvazione di questo progetto permette di coniugare attrattività territoriale, recupero di strutture inutilizzate ed efficienza energetica, in un’ottica di integrazione tra patrimonio naturale, culturale e artistico. Ma “l’area protetta vuole essere anche uno spazio inclusivo e pienamente godibile da tutti”, come ricordano i coordinatori scientifici, ing. Luisella Guerrieri e dott. Francesco Minonne, “tutti i progetti messi in cantiere sono perciò pensati per garantire accessibilità anche a visitatori con differenti abilità”. Il primo, virtuoso intervento ad Ortelle, zona de “Li canali”: l’ex-percolatore e la cavea dismessa diventeranno centro di ristoro e polo culturale mentre l’arredo dell’area accoglierà i visitatori con pergolati, tavolini e tabelle esplicative; impiantistica scrupolosa e realizzazione della rete antincendi garantiranno rispetto dell’ambiente e sicurezza. L’area dell’ex depuratore, iniziato e mai finito, diventerà così il “Centro Ambientale Canali”: contenitore multifunzionale, snodo e raccordo essenziale della rete dei vecchi percorsi naturalistici e di quelli recuperati alle sterpaglie. L’idea di più ampio respiro, già in cantiere, è in realtà quella di completare tutti i sentieri in tempi brevi con attività complementari a questo progetto. Attraverso tale sentieristica il turista potrà conoscere assieme al grande patrimonio floristico-vegetazionale, le caratteristiche espressioni dell’architettura rurale salentina. Lungo il percorso che conduce al Centro Ambientale, rinaturalizzato, si incontreranno il “viale del benessere culturale”, la postazione “belvedere – dolci visioni del canale” attrezzato con cannocchiali e il “Giardino Sensoriale”. Quest’ultimo è uno spazio ideato per rendere fruibile l’escursione nel verde anche ai visitatori ipo-udenti e non vedenti. Un’esperienza di contatto sensoriale ed emotivo con la natura, dove risvegliare percezioni dimenticate.


m.m.b.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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