News & Salento
Depressa: campo di calcetto all’Oratorio
Un nuovo punto di ritrovo, divertimento e socializzazione per i giovani di Depressa e non solo. Nell’attivissima opera svolta fin qui dal parroco don Flavio Ferraro presso
Un nuovo punto di ritrovo, divertimento e socializzazione per i giovani di Depressa e non solo. Nell’attivissima opera svolta fin qui dal parroco don Flavio Ferraro presso la Parrocchia della frazione tricasina, ecco spuntare ora, presso l’Oratorio “Giovanni Paolo II”, un bellissimo e moderno (erbetta sintetica di terza generazione) campo di calcetto. L’impianto, che certamente soddisferà le esigenze e farà fare salti di gioia ai numerosissimi appassionati del posto ma anche dei centri limitrofi, sarà inaugurato, alla presenza delle autorità civili e religiose, nella serata di sabato 9 luglio, a partire dalla benedizione che alle 20,30 verrà impartita direttamente dal Vescovo della Diocesi di Ugento-S. M. di Leuca, mons. Vito Angiuli, il quale taglierà poi il nastro e subito dopo darà anche il calcio d’inizio della “prima” sul nuovo terreno di gioco, una sfida a livello locale contorniata da tantissima curiosità: si affronteranno, infatti, la selezione dei preti e quella dei politici. Ma non finirà qui, perché si proseguirà con la gara fra la rappresentativa composta dai 18enni di Depressa e la rappresentativa dei seminaristi della Diocesi. Ed ancora, sempre a seguire, incontri tra le rappresentative nazionali africane costituite dai rifugiati presenti presso il Centro di accoglienza di Castiglione d’Andrano (Antica Masseria del Monte, nelle campagne tra Castiglione e Depressa; dei 100 rifugiati politici, 53 arrivano da Nigeria, Ghana, Mali, Costa d’Avorio, Libia, Sudan, Togo e Guinea). “Sarà soprattutto questa un’importante occasione d’integrazione”, spiega don Flavio, ormai al suo passo d’addio a Depressa (da settembre andrà a guidare la Chiesa Madre di Tricase), “perché darà la possibilità a questi nostri fratelli dell’Africa di cominciare ad inserirsi nella nostra comunità”. Domenica 10, dalle 20, altri incontri che vedranno protagonisti bambini (“Primi Calci”), giovani ed anche adulti (comprese le “vecchie glorie” del Depressa). Il campo di calcetto è stato realizzato con i fondi raccolti negli ultimi anni con la Sagra de “La pasta fatta a casa” (che ritornerà il prossimo 17 agosto con la decima edizione) e con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana.
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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