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Cronaca

Diminuiscono le ‘sofferenze bancarie’ nel Salento

Uno spiraglio di luce nel tunnel della crisi. Nel primo trimestre, la flessione è del 4,27 per cento

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Uno spiraglio di luce nel tunnel della crisi. In provincia di Lecce, diminuiscono le sofferenze bancarie. Si tratta della somma di tutti i prestiti la cui riscossione da parte delle banche è incerta e che, di fatto, possono rappresentare perdite in bilancio per gli istituti di credito. Nel primo trimestre di quest’anno, il rapporto sofferenze/impieghi è sceso al 7,11 per cento dal 7,42 per cento di fine 2011. Una flessione quasi inaspettata considerato l’aggravarsi della recessione. Anche se la stretta creditizia ha indotto le banche salentine a ridurre progressivamente i finanziamenti alla clientela (da otto miliardi e 845 milioni dell’ultimo trimestre 2011 a otto miliardi e 834 milioni del primo trimestre 2012), gli «incagli» sono in calo. Per la prima volta, dal 2009, si registra un segno negativo: meno 4,27 per cento. Prima, invece, è stato un continuo crescendo. Il picco più alto (più 13,42 per cento) è stato toccato a giugno 2011, quando le sofferenze sono «schizzate» da 544 milioni a 617. Nello stesso periodo, il rapporto sofferenze/impieghi è balzato al sette per cento. Quest’ultima percentuale è salita ancora a settembre (7,09) e a dicembre (7,42). Poi, è scesa nei primi tre mesi di quest’anno e le sofferenze si sono ridotte di 28 milioni (da 656 a 628). Parallelamente, è diminuito il numero degli affidati: da 12.749 a 11.353. La variazione, in questo caso, è del 10,95. «L’incremento delle sofferenze bancarie, registrato nei mesi scorsi, è stata la dimostrazione più evidente dello stato di crisi attraversato dalle aziende e dalle famiglie salentine», rileva Amedeo Giuri, direttore di Confartigianato Imprese Lecce. «Sempre più soggetti, infatti, si trovavano in affanno (e molti lo sono ancora) nel rimborsare le rate del mutuo e i finanziamenti ottenuti dalle banche. La cronica mancanza di liquidità – sottolinea – e la prolungata fase di recessione che stiamo tuttora vivendo sono tra le principali cause che hanno fatto esplodere l’insolvibilità. L’inversione di tendenza registrata in quest’ultimo trimestre che vede in calo il rapporto sofferenze/impieghi, in teoria, ci dovrebbe far ben sperare per il prossimo futuro. Tuttavia – precisa il direttore – ciò è dovuto anche e soprattutto alla selettività della clientela alla quale le banche erogano il credito negli ultimi tempi. Ciò – conclude Giuri – spiegherebbe la difficoltà di accesso al credito che riscontrano quotidianamente le piccole imprese artigiane e le micro-imprese».


Glossario



Impieghi: tutti i finanziamenti erogati dalle banche alla clientela. Si parla di impieghi a breve termine quando la scadenza è inferiore o pari a 18 mesi e di impieghi a medio e a lungo termine nel caso di una scadenza oltre un anno e mezzo. Sono compresi mutui, scoperti di conto corrente, prestiti contro cessione di stipendio, anticipi su carte di credito, sconti di annualità, prestiti personali, leasing, factoring, altri investimenti finanziari (per esempio commercial paper, rischio di portafoglio, prestiti su pegno, impieghi con fondi di terzi in amministrazione), sofferenze ed effetti insoluti e al protesto di proprietà.


Sofferenze: tutti i crediti la cui riscossione non è certa (per le banche e gli intermediari finanziari che hanno erogato il finanziamento) poiché i soggetti debitori si trovano in stato d’insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili , a prescindere dalle garanzie che li assistono, al lordo delle svalutazioni ed al netto dei passaggi a perdita eventualmente effettuati.


Affidati: soggetti (persone fisiche o giuridiche) al cui nome siano pervenute una o più segnalazioni alla Centrale dei rischi a fronte della concessione di crediti per cassa o di firma.


Centrale dei rischi (CR): sistema informativo sull’indebitamento della clientela verso le banche e le società finanziarie (intermediari). Ha l’obiettivo di migliorare il processo di valutazione del merito di credito della clientela, innalzare la qualità del credito concesso dagli intermediari e rafforzare la stabilità finanziaria del sistema creditizio.


GRAFICO A LINEE: andamento rapporto sofferenze/impieghi nel Salento











































































































































































Tutti i «numeri» sulle ‘sofferenze bancarie’ nel Salento
RAPPORTO
dataImpieghiSofferenzevariazione %


su precedente

numero di affidativariazione %


su precedente

Sofferenze/impieghi
in milioni di euroin milioni


di euro

in unità
31/03/20128.834,364628-4,27%11.353-10,95%7,11%
31/12/20118.845,7606564,13%12.7491,28%7,42%
30/09/20118.882,9716302,11%12.5881,59%7,09%
30/06/20118.827,10261713,42%12.39111,28%6,99%
31/03/20118.332,0295444,41%11.1351,10%6,53%
31/12/20108.092,321521 6,54%11.0144,53%6,44%
30/09/20107.988,1564891,66%10.5371,63%6,12%
30/06/20107.875,2464812,12%10.3682,24%6,11%
31/03/20107.315,3784713,29%10.1413,01%6,44%
31/12/20097.119,0514568,57%9.8454,45%6,41%
30/09/20096.993,0384209,95%9.4266,81%6,01%
30/06/20096.915,1453825,82%8.8256,40%5,52%
31/03/20096.805,6533618.2945,30%
fonte: Osservatorio Economico Confartigianato Imprese Lecce su dati Banca d’Italia

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Davide Stasi


Responsabile Osservatorio Economico


Confartigianato Imprese Lecce


tel. 0832.494311; cell. 349.5089187


stampa@confartigianatolecce.it


www.confartigianatolecce.it


Cronaca

Questioni di famiglia

Rissa in strada, calci e pugni anche ai carabinieri intervenuti per riportare l’ordine. Arrestati due fratelli, saranno processati per direttissima. Denunciati anche padre e terzo fratello dei fermati

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I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, sono intervenuti a Novoli, ove era stata segnalata una rissa in strada tra quattro persone.

Giunti sul posto i militari dell’Arma hanno subito intercettato padre e tre figli che erano venuti alle mani, in maniera esagitata, creando non poco disagio alla circolazione stradale.

Vano il tentativo dei carabinieri di sedare la lite tra i quattro.

Nel loro tentativo di dividerli, i militari dell’Arma hanno beccato calci e pugni tanto da necessitare di cure mediche presso l’ospedale di Copertino.

Solo grazie all’arrivo di altre pattuglie i carabinieri sono riusciti a ristabilire l’ordine.

Al termine delle operazioni di identificazione, sono stati tratti in arresto due dei tre fratelli in merito alle lesioni e alla resistenza nei confronti dei due pubblici ufficiali, mentre l’altro fratello ed il padre sono stati denunciati per rissa, insieme agli arrestati.

Terminate le formalità di rito, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce

che conduce le indagini, gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale del capoluogo salentino, in attesa del rito direttissimo.

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Cronaca

Scontro auto-Apecar: taglio profondo alla gola per 34enne

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Grande spavento stamattina sulla provinciale che collega Ugento e Racale.

In corrispondenza di un’area di servizio, attorno alle 10, un violento scontro ha visto il coinvolgimento di un Apecar e di una Renault Clio vecchio modello (a fine articolo le foto).

Il primo mezzo sembra stesse immettendosi sulla provinciale mentre sopraggiungeva l’auto. La dinamica è in fase di ricostruzione.

A bordo del mezzo a tre ruote un 34enne, mentre nella macchina viaggiava un 19enne. Entrambi di Ugento.

Ha avuto la peggio il primo che nell’impatto ha riportato un profondo taglio alla gola. È stato condotto d’urgenza in ospedale. È arrivato a Casarano in ambulanza, in codice rosso. Le ferite riportate sono gravi ma fortunatamente non si teme per la sua vita.

Illeso il più giovane ma sotto choc per l’accaduto.

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Attualità

Tricase: lavori e polemiche in piazza a Caprarica

L’ing. Andrea Morciano protocolla una lettera indirizzata agli amministratori con la quale chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico

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I lavori di riqualificazione in corso a Tricase, in piazza Sant’Andrea a Caprarica, sono da qualche giorno oggetto di discussione.

La polemica, fino ad ora latente, è deflagrata con la lettera indirizzata al sindaco Antonio De Donno, alla presidente del consiglio Rosanna Zocco, agli assessori e a tutti i consiglieri, dall’ingegner Andrea Morciano, noto professionista, residente proprio nel quartiere tricasino che ospita i lavori.

L’ingegnere, con la sua lettera, protocollata l’11 luglio scorso (numero 14030), chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico.

In premessa l’ing. Morciano rileva innanzitutto che i lavori riguardanti la riqualificazione di Piazza Sant’Andrea sono iniziati «senza alcun preavviso per la cittadinanza, tanto che lo stesso Comitato Festaquesto fa ancora più specie, visto che un componente è anche consigliere comunale») ha dovuto improvvisamente posticipare la festa patronale ad altra data».

Poi evidenzia che «il progetto non è mai stato sottoposto ad un giudizio dei cittadini di Caprarica, eccezion fatta per una fugace esposizione di alcune tavole grafiche ben nascoste alla maggior parte della gente, lo scorso anno; che non sì è avuta neppure cura di aggiornare i render delle testate del progetto alle varianti e modifiche che il progetto ha subito».

«Quando la coperta è corta», polemizza, «e si vuol fare tutto, poi si incorre in questi errori banali. In campagna elettorale il sindaco aveva promesso che avrebbe fondato la sua amministrazione sulla partecipazione (questa sconosciuta).

Le intenzioni ed i propositi non vanno enunciati ma vanno praticati, anche se capisco che per il sindaco sia difficile, visto quanto già accaduto in altri incontri nei quali si è cercato il confronto con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti si veda gestione ufficio tecnico»).

Altro punto contestato: «Dalla testata del progetto si evince un’ampia partecipazione di professionisti i quali, non per colpa loro (di questo ne sono certo), dalla montagna hanno partorito un topolino».

E ancora: «Non si capisce come ai cittadini non sia consentito l’uso del cemento in aree agricole o nei

centri storici e poi la piazza di Caprarica, improvvisamente diventa idonea per accogliere una bellissima pavimentazione architettonica, che altro non è che cemento. Ho sollevato il problema anche agli organi competenti, che per tutta risposta hanno giustificato la scelta per “mancanza di soldi”. I privati, invece, hanno soldi da spendere e spandere…».

Dal progetto sembrerebbe essere stata riservata una “zona ZTL” per alcuni residenti: «Si vuol conoscere in relazione a quale principio e chi pagherà i ripristini per effetto del transito dei veicoli in quella fascia», evidenzia Morciano, «inoltre sarebbe opportuno sapere se sono state effettuate delle prove di transito con mezzi pesanti, per chi percorre via Vittorio Emanuele verso via Caduti sul Lavoro. Prove traffico tanto care al sindaco… Sarebbe opportuno conoscere quali saranno le manovre da effettuare per chi, transitando con un mezzo pesante su via Caduti sul Lavoro provenendo da Corso Apulia, dove farà inversione di marcia, visto l’esistente senso unico su via Vittorio Emanuele e non potendo percorre via Leuca, o sarà vietato qualsiasi transito. Il sindaco dovrebbe spiegarlo ai cittadini residenti».

L’elenco delle obiezioni e dei “sarebbe opportuno” è ancora lungo: «Sarebbe opportuno conoscere in base a quale principio sia stato deciso di rendere non fruibile la piazza per organizzare manifestazioni o anche semplicemente per montare un palco; sarebbe opportuno conoscere il senso della piantumazione di un albero alle spalle del frantoio

Ipogeo; sarebbe opportuno conoscere come saranno gestiti i parcheggi nelle aree prossime alla piazza nei giorni di grande affluenza e se la gestione sarà semplicemente elevare multe ai cittadini; Sarebbe opportuno conoscere come, e soprattutto chi, pagherà per eventuali ripristini da eseguire sulla sede stradale (via Vittorio Emanuele – Via Leuca) che sarà rivestita con questa splendida pavimentazione architettonica»

Per tutti i punti elencati spora l’ing. Andrea Morciano chiede «l’immediata sospensione dei lavori e la convocazione di un incontro pubblico, dove vengano esposti i principi alla base della progettazione e vengano date le risposte a queste e ad altre criticità che il progetto, in fase di realizzazione, comporterà per i residenti del rione di Caprarica».

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