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Cronaca

Direzione Territoriale del Lavoro: un anno di attività

Nel 2012 ispezionate nel Salento 2.611 aziende, di cui 2.112 risultate irregolari; verificate le posizioni di 4.313 lavoratori, di cui 1.789 totalmente in nero

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Nel corso dell’anno 2012, l’attività del Servizio Ispezione presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, organo periferico con competenza provinciale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stata prevalentemente rivolta al contrasto del lavoro sommerso e a garantire il rispetto della normativa antinfortunistica, nonché ad assicurare che il ricorso ai contratti di lavoro flessibili fosse in linea con le disposizioni di legge, a tutela dei lavoratori e delle stesse aziende, spesso messe in difficoltà da forme di concorrenza sleale al limite del dumping.


Il Servizio Ispezione della Direzione territoriale del lavoro di Lecce (già Ispettorato del Lavoro) è composto attualmente da 34 ispettori operanti nell’ambito della vigilanza ordinaria, strutturata in due Unità Operative, da 6 ispettori tecnici, operanti in materia di sicurezza del lavoro nell’ambito della specifica Unità Operativa, nonché da 5 militari assegnati al Nucleo CC Ispettorato del Lavoro, funzionalmente dipendenti dalla predetta Direzione, a cui si aggiungono 4 ispettori applicati all’Ufficio legale e contenzioso.


Nell’anno 2012 sono state ispezionate 2.611 aziende, di cui 2.112 sono risultate irregolari con riguardo alla normativa del lavoro, della legislazione sociale e della sicurezza sui cantieri. Trattasi di più dell’80% delle ditte ispezionate e ciò testimonia che, sebbene non possano essere annualmente ispezionati tutti i 22.400 soggetti giuridici che risultano avere una posizione contributiva aperta in provincia di Lecce, l’azione di controllo del Servizio Ispezione del Lavoro è programmata in maniera altamente efficace.


Sono state verificate le posizioni di 4.313 lavoratori, di cui 1.789 sono risultati totalmente in nero, ovvero privi di qualsivoglia copertura assicurativa e previdenziale.


Sono stati riqualificati in rapporto di lavoro subordinato 86 contratti di lavoro flessibili, tra apprendistato, collaborazioni a progetto e cosiddette false partite iva, ossia riguardanti lavoratori autonomi, soprattutto nel settore edile, di fatto occupati come dipendenti.


Le violazioni contestate, anche di natura penale, in materia di sicurezza del lavoro, sono state 748. Sono state così comminate sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di €. 4.265.880. L’importo introitato con le agevolazioni di legge, a seguito di regolarizzazione delle violazione contestate, destinato in parte all’Erario ed in parte al Fondo per gli ammortizzatori sociali, è stato pari ad €. 3.793.640. A seguito di ordinanza-ingiunzione del Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro sono stati introitati €. 396.125,55.


È stato accertato un imponibile contributivo ed assicurativo evaso per un totale di €. 6.597.420.

Sono stati, peraltro, deferiti all’Autorità Giudiziaria 241 persone, tra datori di lavoro e lavoratori, per reati vari, tra i quali spiccano la truffa ai danni degli Enti previdenziali, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il falso ideologico e l’evasione contributiva.


È stata, inoltre, sospesa l’attività imprenditoriale di 516 aziende, in quanto occupavano lavoratori in nero in percentuale pari o superiore al 20% del totale della forza lavoro impiegata.


Tutto ciò”, fanno sapere Virginio Villanova (Direttore D.T.L. Lecce) e Iunio Valerio Romano (Resp. U.O. Vigilanza Ordinaria II), “testimonia il fatto che l’economia sommersa è ancora una piaga endemica, che, tuttavia, va combattuta non soltanto sul fronte repressivo, ma anche e soprattutto sul piano culturale. Ed è per questo che la Direzione Territoriale del Lavoro svolge, altresì, una sistematica attività di prevenzione e promozione che, con una serie di iniziative rivolte a tutti gli operatori del settore, mira a promuovere la cultura della legalità come strumento di crescita dell’intero territorio. E’, inoltre,  in fase di definizione la piattaforma telematica che consentirà a lavoratori ed imprese, ovvero professionisti del settore, di interfacciarsi con l’Istituzione comodamente dal proprio domicilio ed avere immediata risposta alle proprie esigenze.


Si segnala, infine, che, nonostante l’equilibrio e la professionalità del corpo ispettivo operante nell’ambito della Direzione Territoriale del lavoro di Lecce, il quale si pone come un’eccellenza nel panorama nazionale, si sono dovuti registrare fatti di violenza, non solo verbale, a danno degli ispettori del lavoro, che oltre ad essere pubblici ufficiali, rivestono, altresì, la qualifica di Ufficiali di polizia giudiziaria, come quello dello scorse settimane, che ha portato all’arresto di uno degli aggressori e alla conseguente condanna per direttissima a quattro mesi di reclusione.  Nell’anno 2013”, anticipano, “proseguirà la capillare attività di prevenzione e repressione nei settori più delicati, grazie anche all’attenta programmazione dei Responsabili dell’Unità Operative interessate, in linea con le indicazioni ministeriali tese a garantire un’azione efficace in settori, come quello degli studi professionali, spesso poco praticati, ovvero in ambiti di tutela, quale quello dei diversamente abili (categorie protette) o quello degli appalti, pubblici e privati, da sempre maggiormente esposti a fenomeni illeciti. Parimenti continuerà, sempre più stringente e mirata, anche grazie allo scambio delle banche dati con gli enti previdenziali e le agenzie fiscali, l’azione di contrasto all’economia sommersa. A tal riguardo, merita sicuramente un plauso la collaborazione dei cittadini e delle istituzioni che, sempre più numerosi, fanno pervenire le loro segnalazioni, le quali, se valutate attendibili e non strumentali, costituiscono un prezioso valore aggiunto all’azione degli organi ispettivi”.


I due dirigenti della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce segnalano, inoltre “l’attività finalizzata al soddisfacimento diretto ed immediato delle rivendicazioni patrimoniali dei lavoratori, che ha portato ad attivare, a seguito di specifica richiesta di intervento, n. 199 tentativi di conciliazione monocratica tra le parti e l’adozione di n. 25 diffide accertative, che costituiscono titolo esecutivo per il recupero del credito retributivo non soddisfatto vantato dal lavoratore.


Si coglie l’occasione per segnalare la brillante operazione portata a termine nel corso della giornata del 31/01, che ha permesso di accertare l’impiego di n. 5 lavoratori totalmente in nero, su di un totale di n. 11 laboratori occupati, con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale di un noto panificio e biscottificio della provincia, peraltro già  incappato in passato nelle contestazioni degli ispettori del lavoro. Tre dei cinque lavoratori in  nero sono risultati di nazionalità indiana, uno di nazionalità rumena ed uno di nazionalità italiana. Sono in corso, ulteriori, accertamenti tesi a verificare la regolarità dell’ingresso dei citati cittadini extra-comunitari nel territorio italiano, nonché il rispetto delle restanti norme in materia di lavoro e legislazione sociale. Qualora ritenuto utile ed efficace”, concludono Villanova e Romano, “l’Ufficio è a disposizione per un’eventuale conferenza stampa finalizzata a meglio esplicitare quanto sopra”.


Cronaca

Arresto cardiaco durante match di volley a Tricase

Uno spettatore è deceduto sugli spalti del palazzetto dello sport: vani i soccorsi

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Un malore improvviso è costato la vita questa sera ad un uomo presso il palazzetto dello sport di Tricase.

Era in corso il match di pallavolo tra Aurispa Links Per la Vita e Impavida Ortona quando uno spettatore di 67 anni si è sentito male sugli spalti.

I primi soccorsi, nella concitazione del momento, gli sono stati prestati da un medico fuori servizio, presente sul posto.

Poi, dopo una chiamata al 118, l’arrivo di un’ambulanza. Il personale medico accorso a bordo del mezzo è intervenuto mentre la gara, valevole per la settima giornata del campionato di A3, era stata interrotta.

Purtroppo il lavoro dei sanitari si è rivelato vano: l’uomo è deceduto a causa di un arresto cardiaco, tra lo sgomento dei presenti.

Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Tricase.

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Cronaca

Taurisano, arrestati due giovani spacciatori

Alto impatto tra Gallipoli, Alezio, Nardò, Galatone, Taurisano, Otranto, Poggiardo, Galatina, Noha e Collemeto. Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale effettuano controlli in tutta la provincia. 551 persone controllate, due arresti e 15 sanzioni e amministrative ad esercizi commerciali

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Continuano i servizi straordinari di controllo del territorio programmati in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura.

Ieri sera le attività ad alto impatto, disposte dal Questore della Provincia di Lecce e condivise con le altre forze di polizia in sede di Tavolo Tecnico, hanno interessato numerosi comuni in tutta la provincia di Lecce.

Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.

Polizia di Stato e Guardia di Finanza, con le rispettive unità cinofile, e Polizia Locale hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Gallipoli, Alezio, Nardò, Galatone, Taurisano, Otranto, Poggiardo, Galatina, Noha e Collemeto.

A Taurisano, in particolare, i controlli hanno portato all’arresto di due giovani del posto di 21 e 23 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I due, già conosciuti agli operatori di polizia, erano stati fermati dalla volante per un controllo e avevano manifestato segni di agitazione.

Gli operatori hanno così deciso di effettuare un servizio di osservazione e, al momento del loro rientro presso l’abitazione di uno dei due, sono entrati per eseguire una perquisizione ed hanno rinvenuto 115 gr. di cocaina in un’unica confezione e altri 2,06 gr. già suddivisa in dosi oltre a banconote di vario taglio per la somma totale di euro 65.

Il 21enne è stato condotto in carcere, oltre ad essere denunciato per detenzione abusiva di munizionamento in quanto trovato in possesso di un proiettile 9×21; il 23enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Oltre al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, gli obiettivi dell’attività ad alto impatto sono stati la prevenzione dei reati in genere, il controllo degli avventori dei locali, la verifica del rispetto del codice della strada e il contrasto allo spaccio di stupefacenti.

Importante il bilancio: 551 persone controllate, 14 dei quali già sottoposti a misure restrittive, 138 veicoli fermati, 11 contestazioni al codice della strada elevate.

Nel mirino anche il rispetto delle regole amministrative e di sicurezza da parte degli esercizi commerciali: nei 10 comuni sono stati controllati 22 i locali. I controlli amministrativi hanno portato alla rilevazione di 15 violazioni, seguite da altrettante sanzioni elevate a vario titolo.

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Cronaca

Ugento: materiale esplosivo in casa, arrestato

Importante operazione di sicurezza condotta dai Carabinieri che ha portato al sequestro di oltre 2 tonnellate di materiale esplosivo, rinvenuto all’interno di un’abitazione. Il blitz è stato effettuato in seguito a indagini che hanno sollevato dei sospetti su un uomo di 38 anni, il quale è stato arrestato durante l’operazione

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A Ugento, i carabinieri hanno condotto a un’operazione di controllo che ha portato all’arresto in flagranza di reato di un 38enne del luogo per possesso illegale di sostanze esplosive e artifici pirotecnici.

L’intervento è stato condotto dai Carabinieri della Compagnia di Casarano e dagli Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Lecce.

Le perquisizioni sono state eseguite nei locali-deposito di cui l’arrestato è titolare.

I militari dell’Arma hanno scoperto un ingente quantitativo di materiale esplosivo vietato e di articoli pirotecnici di produzione clandestina.

Inoltre, in un garage adiacente all’abitazione dell’arrestato, sono stati rinvenuti circa 2 chili e 100 grammi di polvere nera di prima categoria e 12 petardi di fabbricazione non autorizzata.

Inoltre, sono stati scoperti 15 chili di artifici pirotecnici del tipo T1, spezzoni di miccia pirotecnica e altro materiale

destinato alla produzione di artifici, tra cui due dispositivi smontati e privi di sicurezze.

L’operazione ha svelato ulteriori evidenze sull’elevata pericolosità della situazione poiché, all’interno di un magazzino della sua abitazione, sono state rinvenute circa 2.304 cartucce da caccia e dispositivi di controllo per l’accensione di artifici pirotecnici e micce.

Ancora più preoccupante è la scoperta di un furgone, non marciante, adiacente all’abitazione, utilizzato come deposito per circa 1.300 chilogrammi di materiale esplosivo non classificato, insieme a 49 artifici pirotecnici artigianali e numerosi mortai da lancio.

Da sottolineare che la prossimità dei luoghi di stoccaggio del materiale esplosivo ad altre abitazioni metteva a rischio la sicurezza della popolazione, sollecitando un intervento tempestivo da parte degli uomini dell’Arma.

A seguito dell’arresto, sono state sequestrate 19 armi regolarmente detenute dall’arrestato, insieme ai relativi titoli abilitativi.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il materiale pericoloso rinvenuto sarà distrutto dagli artificieri, mentre quello classificato sarà custodito in un deposito giuridico autorizzato, a garanzia della sicurezza pubblica.

L’intervento immediato degli artificieri dei carabinieri sottolinea l’importanza della prontezza operativa della Benemerita nel prevenire situazioni che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza pubblica.

La scoperta di un così elevato quantitativo di materiale esplosivo e la sua vicinanza a zone abitate rappresenta un grave allarme per la comunità locale.

L’operazione non solo ha portato alla rimozione immediata di rischi potenziali per i cittadini, ma ha anche attivato un monitoraggio più attento delle attività sospette in tutta la provincia salentina, contribuendo a un clima di maggiore sicurezza.

Le indagini continueranno per accertare eventuali collegamenti o complici.

I carabinieri restano fermamente determinati a mantenere un territorio sicuro e rispettoso della legalità.

L’attività investigativa ha sicuramente evitato situazioni di potenziale pericolo che può sfociare in tragedie, come è avvenuto pochi giorni orsono in provincia di Napoli.

Tale attività è l’inizio di controlli serrati organizzati dall’Arma salentina per prevenire situazioni di pericolo

connesse all’utilizzo illecito e superficiale dei fuochi di artificio che hanno interessato anche in passato la nostra provincia, nel periodo natalizio.

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