News & Salento
Discariche nel Salento: un sistema a due facce
Il problema dei rifiuti è una grande, triste certezza che l’Italia si porta avanti da troppi anni ormai, faticando a sbrogliare la complicata matassa. Nel partenopeo
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Il problema dei rifiuti è una grande, triste certezza che l’Italia si porta avanti da troppi anni ormai, faticando a sbrogliare la complicata matassa. Nel partenopeo, dove la questione si presenta più critica che mai, la causa dell’abbandono di montagne di “munnezza” lungo le vie si cerca nella trattativa Stato-camorra. La criminalità organizzata, unita ad un sistema di stoccaggio-smaltimento a dir poco inefficiente, conta molto sul disagio creato dai rifiuti, ancor più del circolo di droga o di attività illegali; alla base delle faide fra clan camorristi c’è spesso (e non è una sorpresa) il controllo dei rifiuti, da accantonare sui cigli, inibendo i siti di deposito. Nel recente passato, le istituzioni campane hanno chiuso entrambi gli occhi, perché economicamente lo sciagurato non-smaltimento della spazzatura rappresenta un vantaggio, senza considerare gli incredibili danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Per il clan dei casalesi, padroni indiscussi della “MalaNapoli”, l’interesse dei rifiuti era un vero e proprio business, un circuito di interessi… della morte. Nel Salento la situazione discariche è ben lontana dal “mondomunnezza” napoletano, ma la corretta dislocazione dei rifiuti ha attraversato la sua crisi nera. “Dal 2006 al 2009 la questione smaltimento è stato un problema veramente preoccupante, tale da far temere un riproporsi in provincia di Lecce dell’incresciosa situazione campana”, spiega l’ingegnere Dario Corsini, dirigente del Servizio Ambiente della Provincia di Lecce. Che aggiunge: “Si cercava di modernizzare il sistema, realizzando nuovi impianti di trattamento al posto delle discariche di “tal quale”, nel frattempo ormai vietate (abbancamento definitivo di rifiuti urbani, così come prodotti, nelle discariche in funzione, Ndc): da quel momento iniziava un processo generale per un più funzionale ed efficace smaltimento dei rifiuti. I rifiuti urbani vengono ora conferiti in impianti complessi dove vengono biostabilizzati e separati in una frazione umida, successivamente smaltita in moderne discariche di servizio/soccorso e una frazione secca, che ulteriormente trattata per divenire combustibile derivato da rifiuti (CDR), viene poi valorizzata in impianti di incenerimento fuori provincia”. Porsi un interrogativo era d’obbligo, perché questa rimodernizzazione avrebbe avuto i suoi ostacoli, almeno sino al completamento della realizzazione dei suddetti impianti nel mentre le vecchie discariche di tal quale erano ormai esaurite. “Vedere città come Nardò e Gallipoli invase dai rifiuti era spaventoso, ma era il simbolo di un meccanismo ancora in rodaggio. Oggi, possiamo contare su un sistema di smaltimento proficuo, nonostante ci siano molti margini di miglioramento”. Infatti il Salento dispone di tre impianti complessi (Ugento, Cavallino e Poggiardo), di due discariche di servizio già operative, Ugento e Cavallino, e una in corso di realizzazione a Corigliano (sull’apertura di quest’ultima – ad oggi i lavori sono ancora sospesi – non sono mancate critiche vista la presenza di numerosi pozzi dell’Acquedotto Pugliese nei pressi…). Sono attivi, inoltre, diversi impianti di recupero, mentre sono tuttora assenti impianti di compostaggio, che darebbero manforte all’incremento delle percentuali di raccolta differenziata, alla base di una “diligente” gestione dei rifiuti urbani. Fra gli infiniti intoppi, non sono trascurabili l’abbandono di immondizia lungo le vie periferiche dei Comuni e le discariche abusive: “Erroneamente i due fenomeni vengono associati, ma c’è da fare una distinzione: nel primo caso si tratta di una pratica purtroppo molto diffusa da parte dei cittadini o delle aziende, che per disfarsi dei loro rifiuti, più o meno consci del danno che provocano a essi stessi e agli altri, preferiscono accantonarlo per le strade di campagna. La seconda è una circostanza ben più grave: dei criminali, spesso malavitosi, gestiscono discariche a cielo aperto in ambienti rurali, percependo utile, gettandovi di tutto, dall’inerte all’ingombrante sino ai rifiuti altamente pericolosi!”, racconta l’ingegnere Corsini, non nascondendo un riferimento alla recente raccapricciante notizia di 62mila metri quadri di terreno agricolo interamente ricoperti da rifiuti di ogni genere, ad Ugento. “L’intervento delle Forze dell’Ordine è decisivo e assolutamente importante in queste circostanze: una pedissequa vigilanza da parte della Polizia Municipale, di quella Provinciale e della Guardia di Finanza è imprescindibile, ma siamo costretti a constatare che questi controlli da parte degli organi preposti molto frequentemente vengono meno. La Provincia di Lecce, al fine di indurre maggiore sorveglianza, ha promosso un protocollo di intesa contro l’abbandono dei rifiuti, che si spera dia i suoi frutti. È inutile nasconderci: bisogna essere repressivi e intolleranti nei confronti di chi scarica scorie nell’ambiente!”. La stessa qualità è richiesta nella custodia degli ecocentri, perché i servizi di molte isole ecologiche lasciano molto a desiderare. Un paradosso incredibile vede una grande quantità di sacchetti abbandonati proprio nei pressi del centro attrezzato di via Marinosci a Lecce, edificio fatto a posta per il deposito di rifiuti. Ma se un cittadino si reca all’isola ecologica per disfarsi correttamente dei rifiuti e la trova sempre chiusa e inefficiente… Chiaramente non esiste giustificazione per un cittadino che sporca il suo habitat e i luoghi suoi e degli altri, perché significa sputare nel proprio piatto. Peggio se questo è fatto in malafede e per il pretestuoso motivo di risparmiare vil denaro, che vale zero quando si parla di salute.
Stefano Verri
Alessano
Alessano: “A breve arriverà il nostro decimo figlio”
I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria…
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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, sono al settimo cielo per l’arrivo, a maggio, del loro decimo figlio. Risale a meno di un anno fa la nascita della loro Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Oggi in trepidante attesa è tutta la famiglia: fratelli, sorelle, mamma, papà, nonne e nonni.
Il piccolo, che arriverà a Maggio, sarà accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo l’anno scorso, subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria.
Il nome non è ancora stato deciso ma, come per le altre nascite, verrà scelto l’ultimo mese di gravidanza, ascoltando tutta la famiglia, in modo da rendere tutti complici e partecipi.
Allo stesso modo decideranno, insieme, come riorganizzare casa affinché ognuno abbia i propri spazi, immaginando che ci sarà molto lavoro da fare, con un lavoro di squadra che non è mai mancato in questa famiglia.
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Un ciclo di incontri per riflettere sui cambiamenti nelle abitudini di lettura di giovani e adulti. Ugento si prepara ad accogliere il Digital Readers Camp – Dialoghi sulla lettura possibile, un’iniziativa del Nodo Galattica che si svolgerà a Palazzo Rovito tra febbraio e marzo 2025. Il progetto mira a creare un confronto intergenerazionale sul rapporto tra giovani lettori e mondo digitale, coinvolgendo esperti del settore, docenti, bibliotecari, educatori e famiglie.
L’obiettivo del Digital Readers Camp è sondare l’impatto dei social media e delle tecnologie digitali sulle abitudini di lettura di ragazzi e adolescenti. Il programma prevede cinque incontri, per un totale di dieci ore, nei quali si discuterà di come il digitale stia trasformando l’editoria e l’accesso ai libri.
Il programma degli incontri
Il primo appuntamento è fissato per il 7 febbraio, con un dialogo intitolato “Ci piace leggere?” in cui Matteo Sabato, esperto di editoria e promozione della lettura, parlerà con giovani tra gli 11 e i 14 anni sull’importanza della lettura e sulle loro preferenze letterarie.
Il 14 febbraio, Sabato dialogherà con Alessandro Venneri della libreria Dante Alighieri di Casarano per approfondire il tema dell’editoria per ragazzi, esplorando le scelte e le tendenze del mercato.
Il 21 febbraio, si tornerà sul tema “Ci piace leggere?”, questa volta coinvolgendo adolescenti tra i 15 e i 20 anni per confrontarsi sul loro rapporto con la lettura e su come le nuove tecnologie influenzino le loro abitudini.
Il 7 marzo, il dibattito si sposterà sul ruolo della scuola con l’incontro Educare alla lettura a scuola. Nodi e risorse, dove si discuterà di strategie per avvicinare gli studenti ai libri.
L’ultimo appuntamento, il 14 marzo, sarà dedicato al tema “Leggere”: una questione di comunità educante, un confronto tra genitori, bibliotecari ed educatori per riflettere su come famiglie e istituzioni possano collaborare per incentivare la lettura tra i più giovani.
Un’opportunità per la comunità
L’iniziativa del Nodo Galattica Ugento ha come obiettivo il coinvolgimento attivo della cittadinanza, creando un dialogo costruttivo tra generazioni e professionisti del settore. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 16:30 alle 18:30 presso Palazzo Rovito.
News & Salento
L’offerta formativa del Liceo Stampacchia di Tricase
Il luogo dove la scienza incontra la tecnologia e si trasforma in futuro! Vi aspettiamo al nostro Open Day che si terrà mercoledì 5 febbraio
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Orientamento in ingresso al Liceo Stampacchia di Tricase: un viaggio tra innovazione e futuro!
Il Liceo Scientifico e Classico Stampacchia di Tricase ha accolto con entusiasmo gli studenti interessati a conoscere la nostra offerta formativa e le straordinarie opportunità che riserviamo ai nostri futuri alunni.
Durante l’incontro di orientamento, i partecipanti hanno potuto esplorare i nostri spazi e vivere in prima persona l’esperienza dei nostri laboratori. Dalla lezione di informatica alla modellizzazione grafica, dai test con la stampante 3D alla scoperta dei visori per la realtà virtuale, senza tralasciare i laboratori di latino, greco, scienze, filosofia e arte!
Ogni attività è stata pensata per mostrare il cuore tecnologico e innovativo del nostro liceo.
Gli studenti hanno avuto l’opportunità di vedere all’opera i nostri laboratori e di scoprire come queste tecnologie avanzate si integrano nel percorso di studio. Una giornata coinvolgente, ricca di esperienze concrete e stimolanti, che ha permesso di toccare con mano la qualità e la passione che caratterizzano il nostro liceo
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e vi invitiamo a scegliere il Liceo Stampacchia di Tricase: il luogo dove la scienza incontra la tecnologia e si trasforma in futuro! Vi aspettiamo al nostro Open Day che si terrà mercoledì 5 febbraio 2025 dalle 17.00 alle 19.00, presso la sede del Liceo Scientifico in piazza Galilei e presso la sede del Liceo Classico in via Lucugnano a Tricase.
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