Diso
Diso, rave party col morto
Ragazza 23 di Potenza deceduta al Rave party di Diso. Tra le probabili cause del decesso un’overdose o un collasso causato dal caldo e dall’abuso di alcol. Al raduno estemporaneo erano presenti circa tremila giovani che si erano dati appuntamento tramite sms o Internet. I ragazzi avevano occupato una serie di terreni privati e da sabato mattina, dopo aver montato un impianto da 6mila watt, hanno iniziato il rave party
Nel corso di un rave party improvvisato è morta a Diso una 23enne di Potenza. Tra le probabili cause del decesso ci sono un’overdose o un collasso causato dal caldo e dall’abuso di alcol. Ma sarà l’autopsia, sottolineano i carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Lecce che indagano con i militari di Tricase, a chiarire le cause della morte. La salma della giovane, deceduta questa mattina, è stata portata all’ospedale Fazzi di Lecce, dove lunedì sarà eseguito l’esame autoptico. Al raduno estemporaneo erano presenti circa tremila giovani che si erano dati appuntamento tramite sms o Internet. I ragazzi avevano occupato una serie di terreni privati, uliveti e campi incolti e lì, da sabato mattina, dopo aver montato un impianto da 6mila watt, hanno iniziato il rave party. I proprietari al momento non hanno esposto querela per occupazione dei terreni e i carabinieri sono riusciti a far sgomberare i giovani in tutta tranquillità. In caserma sono stati convocati per essere ascoltati alcuni ragazzi con i quali la ragazza deceduta si era intrattenuta, i militari inoltre stanno identificando gli organizzatori del rave, e la loro posizione è al vaglio degli inquirenti. La ragazza deceduta, 23 anni, originaria di Potenza, era stata in comunità qualche anno fa per problemi di tossicodipendenza.
Cronaca
Precipita nel vuoto: giovane donna in codice rosso
Tragedia sfiorata e corsa in ospedale verso Tricase dal centro abitato di Diso
Tragedia sfiorata nel centro abitato di Diso in questa domenica di pioggia.
Nel primo pomeriggio, una ragazza è precipitata nel vuoto da un edificio, schiantandosi al suolo dopo un volo di diversi metri.
Gli operatori del 118 che l’hanno soccorsa l’hanno trasportata d’urgenza in ospedale a Tricase, in codice rosso.
Diverse le fratture e le ferite riportate, soprattutto al volto ed a livello toracico. Le condizioni sono critiche ma si spera possa essere presto fuori pericolo di vita.
Sul luogo dell’accaduto anche le forze dell’ordine, per far luce sull’episodio: da chiarire se si sia trattato di incidente o di gesto volontario.
Andrano
Tartufo nero del Salento: al via la nuova stagione della raccolta
L’iniziativa: mappare le aree per valorizzare la tartuficoltura nei terreni degradati dalla Xylella. Tenore: «Obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni, educandole alla responsabilità ambientale»
Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase annuncia la riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione alla raccolta dei tartufi per la stagione 2024-2025.
La decisione è stata presa con deliberazione del Comitato Esecutivo, con l’obiettivo di assegnare le ultime otto autorizzazioni disponibili, garantendo il rispetto delle normative nazionali e regionali.
Nel Parco si possono trovare due varietà dei pregiati tuberi: il tartufo nero, noto anche come scorzone (foto in alto), e il tartufo bianco, chiamato bianchetto o marzuolo (foto in fondo all’articolo).
AVVISO PUBBLICO
Le richieste possono essere inviate esclusivamente tramite mail pec all’indirizzo parcootrantoleuca@pec.it, entro e non oltre, le ore 12.00 del 12 dicembre 2024.
Le domande dovranno includere la documentazione completa, come dettagliato nell’avviso pubblico consultabile sul sito ufficiale del Parco.
Nel caso in cui le richieste superino il numero di autorizzazioni disponibili, si procederà con un sorteggio pubblico il giorno 12 dicembre, alle ore 17, presso la sede dell’Ente Parco.
TURISMO INTERNAZIONALE
«La rimodulazione del progetto di valorizzazione del Parco», spiega Michele Tenore, presidente dell’Ente, «mette al centro il ruolo strategico dei giovani, il turismo internazionale e la fruibilità del territorio durante i mesi estivi e oltre, consolidando il Parco come motore di sviluppo per l’economia locale. La raccolta dei tartufi non è solo una tradizione consolidata, ma rappresenta anche uno strumento potente di promozione territoriale, che intreccia economia, sostenibilità ambientale e gastronomia di eccellenza. Il tartufo, infatti, è non solo un prodotto gastronomico pregiato, ma anche un volano che sostiene le filiere agroalimentari locali, attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro territorio».
RECUPERO TERRENI NEL POST XYLELLA
La riapertura dei termini per la gestione della raccolta ha l’obiettivo di regolamentare e tutelare tale risorsa preziosa, promuovendo una gestione sostenibile che preservi la biodiversità e gli ecosistemi.
«Il Parco», spiega ancora Tenore, «intende sviluppare specifiche attività per valorizzare il tartufo, non solo come prodotto di alta qualità gastronomica, ma anche come possibile fonte di reddito per le comunità locali. A tal fine, è in programma uno studio con il coinvolgimento di università ed esperti per individuare le aree più adatte alla tartuficoltura, utilizzando essenze micorrizzate, che, oltre a produrre i pregiati tuberi, possano contribuire al recupero di terreni ora degradati dalla Xylella, diventando un investimento paesaggistico e naturalistico di valore».
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Appuntamenti
Degustazione gratuita in Bottega a Marittima
Riceviamo e pubblichiamo
Degustazione gratuita di cioccolata di Modica, infusi, the, tisane domenica 22 dicembre dalle 17 alle 22 presso la Bottega Equo-Solidale dí Marittima di Diso.
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