News & Salento
Dopo due anni ritorna il Carnevale di Corsano
Un pezzo di storia corsanese è stato recuperato. Il Carnevale di Corsano, dopo due anni di silenzio, torna per riconfermarsi appuntamento imperdibile nel calendario degli eventi
Un pezzo di storia corsanese è stato recuperato. Il Carnevale di Corsano, dopo due anni di silenzio, torna per riconfermarsi appuntamento imperdibile nel calendario degli eventi salentini. Una tradizione che da trent’anni conduce amici e associazioni a cimentarsi nella realizzazione di carri allegorici che sfileranno poi per le strade della città nei giorni del Carnevale. La festosa tradizione recupera l’energia della comunità laboriosa e creativa, in cui si è riusciti a cucire l’impegno sociale alla crescita culturale e dove il Carnevale ne rappresentava il suo vestito più bello. Organizzato dalla Pro Loco di Corsano in collaborazione con la Città di Corsano, il Carnevale è in calendario sabato 18, domenica 19 e martedì 21 febbraio, quando i maestosi carri allegorici sfileranno per le vie del paese, colmando un vuoto lungo due anni e portando un carico di tantissime novità. Tante le eccellenze al lavoro per questo Carnevale che va ben oltre i confini corsanesi. Lo testimoniano, tra gli altri, illustri personaggi concittadini: Edoardo Winspeare, che si è offerto di realizzare uno spot video promozionale del Carnevale; Ippolito Chiarello, pronto a mettere a disposizione uno dei suoi spettacoli per finanziare il Carnevale; Maristella Martella, che metterà in scena delle coreografie pensate per l’occasione. Quella di Corsano è ormai nota come “la più bella sfilata del Salento”, grazie soprattutto alla qualità dei grandi carri allegorici, che in provincia non ha eguali, rappresentata dalla raffinatezza nell’uso dei colori, dalla qualità della stessa cartapesta, dalla cura dei particolari, dei movimenti, delle luci, ma soprattutto dalla plasticità delle forme: un insieme di elementi di cui i carristi Carlo Morrone, Biagio Orlando, Stefano Nicolì e Cesario Ratano sono maestri. Importante è il ruolo sociale del Carnevale di Corsano, che coinvolge circa 150 tra ragazzi, giovani e non, nella costruzione dei carri partecipando di fatto ad un’opera di prevenzione non indifferente. L’edizione 2012 del Carnevale corsanese si presenta totalmente rinnovata. La giornata più ricca ed emozioni sarà quella di domenica 19, quando, assoluta novità nella storia del Carnevale di Corsano, i corsi mascherati avranno inizio in mattinata fino al tardo pomeriggio. Dislocati nel centro della città stand gastronomici in cui degustare pietanze e dolci tipici della tradizione carnevalesca, e in esclusiva esibizioni spettacolari e rocambolesche di trampolieri e artisti di strada. La serata si chiuderà con un concerto spettacolo in Piazza. La giornata di martedì grasso, il 21 febbraio, chiuderà l’edizione 2012 con tante sorprese e la “Morte di Re Carnevale”.
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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