News & Salento
Ecco come sarà il nuovo porto di Tricase
Un braccio lungo 300 metri farà da balia al porto di Tricase. Una sorta di abbraccio protettivo, una vera e propria prima protezione sormontabile dalle onde ma
Un braccio lungo 300 metri farà da balia al porto di Tricase. Una sorta di abbraccio protettivo, una vera e propria prima protezione sormontabile dalle onde ma che comunque smorzerà la violenza delle ondate stesse e, in caso di mareggiate, impedirà alle stesse di creare danni all’interno del porto vero e proprio. Una sorta di retromarcia, dunque, come spiega l’ingegnere comunale Vito Ferramosca: “Rispetto al progetto originale è cambiata la filosofia. Prima ci si era indirizzati sul potenziamento della sicurezza e sull’ampliamento del porto, ora gli sforzi sono indirizzati esclusivamente sulla messa in sicurezza”. Il nuovo molo, come si evince dalla foto, partirà proprio dal punto dove inizia il cosiddetto porticciolo e si prolungherà fino quasi al muraglione di Punta Cannone dove, insieme ad un altro piccolo braccio proveniente dalla parte opposta, formerà una sorta di ingresso al porto. Aggiunge l’ing. Ferramosca: “Il nuovo molo sarà ancorato al fondo e sarà di tipo sormontabile e quindi con impatto ambientale contenuto”. Poi chiarisce: “Lo specchio d’acqua compreso tra il nuovo molo e la struttura portuale vera e propria sarà una sorta di bacino di calma, quasi una grande laguna che non ospiterà imbarcazioni; al limite potrebbe rappresentare una possibilità per un eventuale ancoraggio alla fonda”. Quindi butta lì un’idea: “Si potrebbe anche pensare di rendere quello specchio d’acqua fruibile ai bagnanti, ovviamente studiando il modo perché il tutto avvenga nella più totale sicurezza degli stessi bagnanti e senza interferire con le operazioni portuali”. Il nuovo porto però è ancora sulla carta: cosa manca perché diventi realtà? “Dobbiamo ottenere il finanziamento regionale”, fa sapere Vito Ferramosca, “ma siamo a buon punto visto che il progetto è già stato approvato dalla Conferenza dei Servizi e tutti i pareri sono positivi. I tempi? Entro agosto-settembre dovrebbero accordarci il finanziamento. Poi credo che debba passare almeno un anno perché tutto vada a posto e si possa dare il via ai lavori”. Il costo complessivo del progetto sarà di 6 milioni di euro.
Giuseppe Cerfeda
News & Salento
Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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