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Cronaca

Edilizia: in “nero” il 76% dei lavoratori

Tra Nardò, Ugento, Galatina, Maglie e Lecce, gli ultimi dati confermano, purtroppo, il trend negativo degli ultimi mesi, dovuto in parte anche alla crisi strutturale in cui versa il mondo del lavoro in generale e il settore edile in particolare.

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Gli ultimi dati confermano, purtroppo, il trend negativo degli ultimi mesi, dovuto in parte anche alla crisi strutturale in cui versa il mondo del lavoro in generale e il settore edile in particolare.


Unitamente a funzionari ispettivi della Direzione Territoriale del Lavoro con specifiche competenze anche nel campo della normativa inerente la sicurezza sui luoghi di lavoro e con il coordinamento del Direttore della DTL di Lecce, Dr. Virginio Villanova, il Nucleo Carabinieri Ispettorato al Lavoro, ha passato al setaccio 10 cantieri edili disseminati nella provincia tra Nardò, Ugento, Galatina, Maglie e Lecce).


Su un totale di venticinque lavoratori identificati, sono stati ben diciannove gli operai in nero scoperti, con un’incidenza percentuale di lavoro nero del 76%.


Altrettanto numerose e gravi le violazioni accertate sulla Sicurezza dei Luoghi di Lavoro: sono stati deferiti all’A.G. dodici datori di lavoro per violazioni a volte anche gravi, della normativa a tutela dell’integrità fisica dei lavoratori e degli stessi datori. La maggior parte delle contravvenzioni contestate riguarda la mancata protezione dalle cadute dall’alto e delle aperture nel vuoto che, come tristemente noto, costituiscono la principale causa di infortuni nell’edilizia e, fra le altre, quelle con esiti più gravi.

Per dodici aziende è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di lavoratori in nero in misura superiore al 20% di quello occupato, mentre nei confronti di tutti i datori di lavoro che hanno fatto ricorso al lavoro nero e irregolare, i militari procederanno a notificare le sanzioni amministrative conseguenti per lavoro nero, irregolare tenuta del Libro Unico del Lavoro, mancata consegna del contratto di lavoro ed altro, per un importo complessivo di circa 84.000,00 euro. Recuperati alle casse dell’INPS 18.500,00 euro di contributi evasi.


I datori di lavoro sanzionati sono stati inoltre segnalati anche alla Guardia di Finanza per quanto di competenza, in merito agli illeciti fiscali e tributari che scaturiscono dal pagamento in nero delle retribuzioni ai lavoratori irregolari.


A conclusione di indagini di Polizia Giudiziaria i militari del NIL hanno inoltre denunciato a piede libero due persone che nell’ambito della propria attività imprenditoriale avevano rispettivamente dichiarato, falsamente, nel CUD 2012 di aver corrisposto a un proprio dipendente  indennità a titolo di somme soggette a tassazione separata e T.F.R. e di aver falsificato, al fine di trarne un ingiusto vantaggio, tre contratti di prestazione occasionale relativi a rapporti di lavoro intercorsi con altrettanti lavoratori.


Cronaca

Droga e malamovida: un arresto e una denuncia

A Monteroni fermato uno studente di 22 anni. A Lecce Santa Rosa una giovanissima imprenditrice responsabile di un locale di intrattenimento è stata denunciata per numerose violazioni in tema di sicurezza sul lavoro e per la presenza di due lavoratori in nero

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Week-end caratterizzato da serrati controlli che i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno messo in campo per la lotta alla malamovida ed al contrasto alle piazze di spaccio, nonché prevenzione dei fenomeni criminali maggiormente diffusi.

È stato questo il contesto in cui i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, coadiuvati dai militari della Stazione di Monteroni di Lecce, hanno arrestato nella flagranza di reato un 22enne del posto, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta di uno studente a carico del quale i carabinieri hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare.

Nel corso delle operazioni, il 22enne è stato trovato in possesso di tre involucri, in cellophane, contenenti quasi 15 grammi di hashish che lo stesso teneva occultati all’interno di un pensile nella propria camera da letto.

Rinvenuti anche un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento.

Tutto è stato sottoposto a sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Al termine delle operazioni di polizia, il giovane è stato arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

Parallelamente a tale operazione, i militari della Stazione di Lecce Santa Rosa, coadiuvati da militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce (N.I.L.) e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) a seguito di specifici controlli, hanno segnalato alle competenti autorità la proprietaria di un locale di intrattenimento del capoluogo salentino, per inosservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

L’amaro epilogo è toccato ad una giovanissima imprenditrice, individuata quale responsabile del locale di intrattenimento presso cui i carabinieri hanno accertato numerose violazioni in tema di sicurezza sul lavoro.

Al termine dei controlli, la donna è stata segnalata alle competenti autorità per varie violazioni, tra le quali, per non aver inviato al medico competente due lavoratori dipendenti e fornito un’adeguata formazione sui rischi aziendali ad un altro dipendente.

All’imprenditrice è stato irrogato anche il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato due lavoratori irregolari, con relativa contestazione di sanzioni amministrative per complessivi 13mila euro.

Nel medesimo contesto ispettivo, personale del N.A.S. ha contestato alla titolare altre violazioni in materia di sicurezza alimentare e comminato sanzioni per ulteriori 3mila euro.

I due impiegati irregolari sono stati inoltre segnalati dai carabinieri poiché trovati in possesso di modica quantità di sostanza (hashish).

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Cronaca

Taurisano: messi in fuga mentre danno alle fiamme un’auto

Scongiurato l’incendio di una macchina di proprietà di una docente: ignote le motivazioni alla base del gesto

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Incendio d’auto sventato nella serata di ieri a Taurisano.

Attorno alle ore 20 due individui sono stati messi in fuga da un passante che, in via Castromediano, li aveva notati in atteggiamenti sospetti.

Le urla dell’uomo hanno costretto la coppia ad allontanarsi proprio mentre, con un contenitore con del liquido infiammabile, provava ad appiccare un incendio su una Fiat Panda parcheggiata in strada.

La vettura è di proprietà di una donna, una insegnante del posto. Non sono chiari i motivi che avrebbero spinto i due ignoti a compiere il gesto.

Sul luogo del misfatto sono accorsi i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase, che hanno domato il principio d’incendio sul parabrezza, ed i carabinieri della Compagnia di Casarano, che indagano sull’episodio.

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Casarano

36enne arrestato in flagranza per spaccio

Dopo aver individuato con precisione il luogo, i militari hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento dove sono state…

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I Carabinieri di Casarano colpiscono ancora le “piazze di spaccio” locali.

I Carabinieri di Parabita hanno arrestato in flagranza di reato un 36enne, già noto alle forze dell’ordine, nel centro del paese.

L’intervento è scaturito da accertamenti e risultanze info-investigative che hanno evidenziato un’attività di spaccio presso la sua abitazione.

Dopo aver individuato con precisione il luogo, i militari hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento dove sono state rinvenute, alla presenza del proprietario, numerose dosi di sostanza stupefacente occultate in vari punti della casa, pronte per lo spaccio.

In totale sono stati sequestrati 90 grammi di eroina, circa 200 grammi di hashish, 400 grammi di marijuana, vari bilancini, sostanze da taglio e materiale per il confezionamento.

Come disposto dal PM che conduce le indagini, l’uomo è stato condotto presso il proprio domicilio, dove attualmente si trova agli arresti domiciliari.

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