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Effetto crisi: calano anche i prezzi delle case

Secondo l’Istat, nel secondo trimestre di quest’anno, l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie segna un – 0,4% in termini congiunturali e addirittura un – 1,7% su base annua.

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Ogni settore, come in un domino, è stato colpito dalla crisi. Tutti gli indicatori economici, infatti, a catena, riportano dati negativi come Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, evidenzia anche per rilevare “come le ricette attuate dall’attuale esecutivo siano assolutamente non all’altezza affidata ad un governo tecnico supportato da una grande maggioranza parlamentare, mentre il paese langue e non vede un’uscita dal tunnel”.


Ulteriore conferma viene da un settore in cui hanno sempre ripiegato gli italiani nei momenti di maggiore difficoltà: il mattone.


Sono i dati Istat – che per la prima volta pubblica l’indice dei prezzi delle abitazioni, con riferimento alle case acquistate dalle famiglie sia a fini abitativi sia per investimento – ad essere inequivocabili in tal senso. Numeri, che dipingono di tinte fosche un quadro già oscuro per la nostra economia che ha visto nel passato, anche recente, nella casa di proprietà un rifugio sicuro non solo per la propria vita familiare ma anche per i propri investimenti. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, infatti, nel secondo trimestre di quest’anno l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie segna un – 0,4% in termini congiunturali e addirittura un – 1,7% su base annua. Su questo calo tendenziale a pesare è soprattutto il ribasso segnato dalle case già esistenti (-3,6%), non sufficientemente compensato dalle nuove che risultano in rialzo (+2,8%).


Sono questi dati a dimostrare, come hanno più volte evidenziato gli addetti lavori, che per il mattone è tempo di “saldi” che avvengono contemporaneamente a un crollo delle compravendite e dell’attivazione di mutui.

Seppur riportando dati al momento non definitivi, l’ente nazionale ha pubblicato anche una breve serie storica (con inizio dal 2010) che dimostra come si tratti del calo più sostanzioso su base annua, il secondo consecutivo (-0,2% nel primo trimestre del 2012 e -1,7% nel secondo). Ciò evidenzia che, salvo miracoli, c’è in atto un’accelerazione della discesa dei prezzi.


Ma venendo ai dettagli, il costo delle abitazioni esistenti, che costituiscono anche la tipologia numericamente più rilevante, a livello congiunturale hanno subito una flessione dello 0,8%, mentre i prezzi di quelli delle case di nuova realizzazione sono aumentati dello 0,5%, quasi certamente in conseguenza dell’aumento dei costi della manodopera e dei materiali. Osservando il dato aggregato relativo al primo semestre dell’anno in corso, la tendenza non è diversa: in maniera complessiva viene registrato un calo del 0,9% su base annua mentre risulta un -2,7% per le case già esistenti e del +3,1% per quelle di prima mano.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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