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Alezio

Amministrative: tutti gli eletti

Tutti i risultati delle elezioni comunali: i nuovi Sindaci e la composizione dei Consigli comunali ad Alezio, Giurdignano, Montesano Salentino, Salve, San Donato di Lecce, Santa Cesarea, Sannicola, Spongano e Vernole

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Alezio conferma Romano


Alezio ha scelto la continuità, premiando il sindaco uscente Vincenzo Romano (Uniti per Alezio), suffragato da 1.865 voti, vale a dire il 53,28%. Netta dunque l’affermazione di Romano: Rocco Luchina (Pdl per Luchina) ha preso 1.133 voti (32,37%), Otello Milauro (In Alezio) 348 (9,94%) e Cosimo Pertonelli (Movimento 5 Stelle) appena 154 (4,40%).


Nel nuovo Consiglio comunale siederanno sui banchi della maggioranza Sonia Aiello, Paola De Mitri (la più votata per distacco con 608 preferenze), Walter De santis, Vittorio Grazioli Emanuele Romano, Guido Sansone e Margherita Tito. All’opposuizione, oltre al candidato sindaco Rocco Luchina, Andrea Barone e Gianpaolo Sansò, tutti del Pdl.



Nastro rosa a Giurdignano


A Giurdignano è evidentemente stato apprezzato il lavoro a capo dell’opposizione di Monica Gravante (Insieme verso il futuro), premiata con il 61,06% dei consensi e che diventa così il primo Sindaco donna del paese. Per lei 850 voti contro i 542 (38,93%) di Pasquale Rizzo (Uniti per Giurdignano – Il sole) vice sindaco uscente. Nella nuova avventura la Gravante sarà accompagnata dai consiglieri di maggioranza Agostino Rizzo, Gabriella Vilei (la più votata in assoluto con 203 preferenze), Donato D’Aurelio e Ada Vizzino. All’opposizione, invece, insieme a Rizzo ci sarà Giovanna Accoto.


Montesano inizia il nuovo corso


Dopo 8 anni sotto la guida di Eusebio Ferraro, Montesano Salentino volta pagina e si affida al gruppo che ha espresso la Lista Civica per Montesano e al suo candidato sindaco Silvana Serrano, oncologa scelta per la guida del paese. Come già raccontato da queste colonne, quella di Serrano era l’unica lista in corsa e gli unici dubbi erano legato al raggiungimento del quorum. Dubbi rivelatisi poi infondati visto che si sono recati alle urne 1.719 elettori e 1.582 di loro hanno chiaramente indicato di volere Silvana Serrano sindaco. E, senza altre liste in lizza ovviamente il nuovo Sindaco si porta dietro tutti i suoi candidati: Donato Mele (il più suffragato con 402 voti; sarà il vice Sindaco?), Giuseppe Fiorentino (305), l’assessore uscente (con Ferraro!) Vito Contaldi (241), Mimì Branca (230), Ezio Margarito (198) e Assunta Monia Rizzo (48).



Salve riparte da Passaseo


C’era incertezza a Salve sull’esito di questo turno amministrativo e per Vincenzo Passaseo (Insieme per Salve) era tutt’altro che semplice confermarsi vista l’agguerrita concorrenza. Passaseo invece ha ricevuto il lasciapassare 1.533 elettori pari al 48,16% delle preferenze. Francesco Villanova (Con noi per Salve) che sin dalla vigilia era considerato il suo avversario più insidioso, si è fermato a 1.266 voti (39,79%). Più dietro Carmelo Chirivì (Salve che cambia) che ha raccolto 382 preferenze (12%).


In Consiglio comunale sui banchi della maggioranza siederanno: Gino Villanova (il più votato con 380 preferenze), Enzo romano Simona Conte, Nicola De Lecce e Massimo Chirivì. All’opposizione oltre a Francesco Villanova, Giovanni Lecci. Nessun seggio per “Salve che cambia”.


San Donato di Lecce continua con Conte

Spoglio incerto fino alla fine con l’affermazione al fotofinish di Ezio Conte che così potrà proseguire il lavoro avviato nel suo primo mandato. Conte (Libertà) ha ottenuto il 51,44% delle preferenze (2.106 voti) contro il 48,55% (1.988 voti) di Andrea Savonitti (Per San Donato e Galugnano). Siederanno sui banchi della maggioranza: Miriam Rollo, Samuela Foggetti, Tommaso Grande, Armando Rotondo, Giuseppe Serra, Cesare Taurino e Maria Rosaria Tucci. All’opposizione oltre a Savonitti siederanno: Maria Grazia Conte e Riccardo Pellegrino.


Da sottolineare la sfida tutta al femminile per il Consigliere più suffragato. Tre donne dal piglio battagliero hanno messo in fila tutti i loro colleghi “maschietti”. Primato a Miriam Rollo con 611 voti; secondo gradino del podio per Maria Grazia Conte con 597 preferenze; al terzo posto Maria Rosaria Tucci con 397 voti.


A Santa Cesarea si cambia


Risultato a sorpresa a Santa Cesarea Terme con la sconfitta del sindaco uscente Daniele Cretì (Continuità e Sviluppo) ad appannaggio di Pasquale Bleve (Cambiare si può). Ma se la sconfitta di un sindaco uscente è già di per sé una sorpresa quello che proprio non si poteva prevedere è il distacco inflittogli dal suo sfidante. Bleve infatti è stato suffragato dal 62,71% delle preferenze (1.292 voti) lasciando il restante 37,28% a Cretì (768 voti). Nel nuovo Consiglio comunale siederanno su banchi della maggioranza Giuseppe Maggio (il più suffragato con 299 voti), Simone Calora, Massimiliano Cristiano, Antono Giunco e Salvatore Damiano. All’opposizione insieme a Daniele Cretì ci sarà Sergio Bono.


Sannicola: centrosinistra bye bye


Dopo dieci anni sotto la guida di Pippi Nocera e del centrosinistra gli elettori di Sannicola hanno deciso di cambiare ed hanno premiato Mino Piccione (Sannicola Cambia) con 2.183 preferenze (56,89%). Danilo Scorrano (Il centrosinistra per Sannicola) ha ottenuto 1.654 voti (43,10%). In Consiglio comunale comporranno la nuova maggioranza: Luigi Colella, Marzio Molle, Ilenia Petrachi, Mary Catladi, Pinuccio Monteduro, Maria Greco e Graziano scorrano. All’opposizione oltre a Danilo Scorrano siederanno Valerio Nocera e Wilma Giustizieri risultata la candidata più votata con 483 preferenze.


Spongano: Candido al fotofinish


Spongano mostra di aver apprezzato il lavoro del sindaco uscente Luigi Zacheo e sceglie la continuità e premiando il Antonio Candido (Spongano: impegno e coerenza). La sua affermazione però è stata tutt’atro che semplice: tutti e tre i candidati infatti sono divisi da poche decine di voti. Il nuovo Sindaco ha ottenuto 890 voti (34,63%), Salvatore Donno (Rinascita di Spongano) 864 (33,61%) e Felice Gerardo Rizzelli (Spongano si rinnov@) 816 (31,75%).


Nella maggioranza del nuovo Consiglio comunale entrano: Maria Immacolata Corvaglia, Filippo Giacomo De Luca (il più suffragato con 197 voti), Stefano Donadeo, Antonio Alberigo Marti e Vincenzo Tarantino. All’opposizione i due candidato sindaci sconfitti Donno e Rizzelli.


Vernole… Punto e a Capo!


Era forse il Comune dove era più difficile fare una previsione anche perché gli elettori di Sernole e frazioni dovevano scegliere tra ben 5 liste e altrettanti candidati. Alla fine l’ha spuntata l’ingegnere 40enne Luca De Carlo con la lista Punto e Capo: 1.446 voti e il 28,32% delle preferenze. Appena 125 voti in meno per Franco Leo (6 con Vernole) che si è fermato a 1.341 (26,26%). Fulvio Antonio Greco (Identità e responsabilità) ha avuto 1.156 voti pari al 22,64% delle preferenze; Cristian Verri (Nuove idee in Comune) 643 e 12,59%; Lucia Papa Pascali (L’alternativa) 519 e 10,16%.


La nova maggioranza in Consiglio comunale sarà così composta: Barbara Longo (per lei il primato di voti con 335 preferenze), Mauro De Carlo, Angelo De Pascali, Serena Buccarella, Giancarlo Longo, Maria Grazia Margiotta e Daniela Cannoletta. All’opposizione, oltre ai candidati sindaci Franco Leo e Fulvio Antonio Greco, Massimiliano Leo (6 con Vernole)


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“Opportunit@”: tavolo ad Alezio per il Patto Educativo

“Facciamo Rete! Progettiamo insieme per realizzare il cambiamento” è il terzo appuntamento del percorso promosso da “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

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Il progetto “Opportunit@ da costruire” organizza il terzo appuntamento del percorso di approfondimento e co-progettazione per la creazione del Patto educativo della comunità educante. L’evento si terrà presso la sala consiliare del Comune di Alezio, in via San Pancrazio 34, domani, 22 ottobre 2024.

L’iniziativa, dal titolo “Facciamo Rete! Progettiamo insieme per realizzare il cambiamento”, punta a promuovere la collaborazione tra istituzioni, enti, scuole e famiglie per affrontare le sfide educative e sociali del territorio. Il focus è costruire insieme soluzioni e sinergie per una rete educativa inclusiva e capace di rispondere ai bisogni delle nuove generazioni.

 

Un’intera giornata (che comincerà alle 9:30 col Focus group, sino alle 13:30 per poi riprendere alle 14:30 sino alle 19:30, con la stesura delle conclusioni) durante la quale i partecipanti avranno l’opportunità di confrontarsi sui temi della partecipazione attiva, delle interconnessioni tra le realtà educative locali e del ruolo cruciale della comunità nella crescita dei giovani. Il pomeriggio sarà dedicato alla sintesi delle proposte e alla definizione delle azioni concrete da intraprendere.

«È un momento importante – ha commentato il vicesindaco di Alezio, Rocco De Santische viene offerto alla nostra comunità, quello che si svolgerà il prossimo 22 ottobre all’interno della sala consiliare del Comune di Alezio, grazie ad una stretta collaborazione tra l’associazione Mediterranea e l’Amministrazione comunale. È un percorso che porta alla costruzione di un Patto educativo di comunità attraverso le relazioni sociali e culturali che saranno il faro e il supporto per i più giovani per contrastare la povertà educativa. Grazie alla collaborazione di esperti del settore ai rafforzeranno anche le competenze lavorative per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con un confronto con la politica per meglio comprendere ciò che è stato fatto e ciò che si può fare per migliorare l’offerta con la domanda, facendo rete».

Il progetto “Opportunit@” si inserisce nel contesto delle iniziative promosse da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ed è finalizzato a costruire una rete solida e collaborativa che coinvolga tutti gli attori chiave del territorio.

Per maggiori informazioni e prenotazioni: contattare Maria Teresa al numero 328 590 5708 oppure scrivere a progetti@medinforma.it.

L’invito è rivolto a tutte le realtà educative, culturali, associative e istituzionali che vogliono contribuire attivamente alla crescita di una comunità educante più forte e coesa. Unisciti a noi per costruire insieme il cambiamento!

Opportunit@ – “Interconnessioni per lo Sviluppo di una Comunità Educante” è un’iniziativa selezionata nell’ambito del Bando per le Comunità Educanti.

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Scoperta discarica abusiva, denunciato imprenditore

Su terreno agricolo ammassati e livellati 1.700 metri cubi di rifiuti. Area sequestrata

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La campagna di controlli per contrastare gli abusi edilizi e la gestione illecita dei rifiuti nel Salento continua, ogni giorno e senza soste, da parte dei Carabinieri Forestali lotta senza quartiere dei Carabinieri Forestali.

Operazioni come Another Brick hanno evidenziato il fenomeno degli interventi edilizi nella zona del Capo di Leuca, aggirando il vincolo paesaggistico che tutela gran parte di quel territorio.

L’ultimo episodio, invece, riguarda un’altra zona, anch’essa vincolata ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, quella dell’ entroterra gallipolino.

Nel corso di un pattugliamento mirato, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli hanno infatti individuato, all’ interno di un fondo rustico di Alezio, un’imponente massa di materiale lapideo, in gran parte rifiuti da demolizioni edili, depositati e livellati in superficie, ricoprendo un’area di circa 850 metri quadri, per un volume stimato in 1.700 metri cubi.

I militari hanno individuato nel proprietario del terreno, imprenditore del settore della gestione dei rifiuti, l’autore della realizzazione, di fatto, di una discarica abusiva, nella forma di un terrapieno, e quindi di un intervento edilizio, in zona vincolata per il paesaggio.

All’uomo, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Lecce, sono stati contestati i reati di cui all’ art. 256, commi 1, 2 e 3 del Decreto Legislativo 152 del 2006 (Testo Unico Ambientale) per gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva, nonché all’ art. 181, comma 1 del Decreto Legislativo 42 del 2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e all’ art. 44, comma 1, lett. c) del Decreto del Presidente della Repubblica 380 del 2001 per intervento edilizio in zona vincolata in assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica.

Tutta l’area della discarica abusiva è stata sottoposta a sequestro preventivo, di iniziativa dei Carabinieri Forestali.

 

 

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Serravezza della Lilt: “Bisogna cambiare paradigma, tornate in campagna, coltivate sano”

Nonostante le cure, i passi da gigante fatti dalla ricerca, le morti sono in leggera crescita rispetto a 40 anni fa. E parliamo dei tumori al seno, perché se tocchiamo altre neoplasie, come quelle allo stomaco, al pancreas, ed altre è un’ira di Dio: sono tutte in aumento!

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intervista esclusiva

Giuseppe Serravezza della LILT: “Qui si muore più che altrove”

di Luigi Zito

«Sono stanco di ripetere sempre le stesse cose, diciamoci la verità, fuori dai denti: il mercato vuole i malati!».
Questa la risposta, laconica, ricevuta dal dott. Giuseppe Serravezza, 73 anni, a commento di una trasmissione televisiva, andata in onda la sera prima, che affrontava il tema delle dipendenze, della malattia e dei tumori e che la dice lunga sul pensiero critico dello stesso.

Sempre pronto, disponibile all’ascolto, gentile ma prone alla lotta contro il cancro, (battaglia che conduce da decenni con discreto successo), Serravezza, ci accoglie nella sede della Lilt di Casarano, pronto a difendere con vigore quella che, da 31 anni, è la sua creatura ed i suoi malati: l’associazione provinciale Lilt di Lecce.
«È uno sconforto vedere, sentire che l’OMS, il Ministero della Salute e tutti gli attori deputati sono pronti a denunciare, a parlare di questi scottanti temi. Il risultato finale qual è? Non se ne fa nulla».

Ci scatta una foto della situazione nel Salento?

«Siamo in controtendenza: nella nostra provincia, nel 2021, si sono registrati 2.482 decessi per tutti i tipi di tumore, contro i 2.360 dell’anno precedente; tradotto si ha un tasso ‘grezzo’, per 10mila abitanti, pari al 31,99%, nettamente superiore rispetto alla percentuale nazionale, che si attesta sul 29,43%, ed a quello pugliese del 27,36%».

È un triste ritornello: “Qui si muore più che altrove”.

«Gli ultimi dati Istat disponibili ci rivelano che la “strage silenziosa” continua. Allarmante è il dato del primato nazionale per mortalità del tumore del polmone in provincia. In salita anche i tumori della vescica (in entrambi i sessi), e del tumore al seno per le donne. Pensa, solo nel 2021 sono morte, per il cancro alla mammella, 162 donne».

Vogliamo parlare di politica?

«Parliamo delle scelte scellerate di certi politici. Proprio qualche sera fa ho avuto modo di parlare alla gente di Lequile, a proposito della costruenda centrale a biometano che sarebbe dovuta nascere nel territorio, sulla strada per Copertino, e dicevo loro: “È ora di aprire gli occhi, nulla si muove per caso, dietro ci sono sempre convenienze e accordi politici”.

Questi signori (le aziende), vengono a bussare dove sanno che qualcuno gli aprirà. Vengono a raccontarci frottole, a proporre follie. Ci stanno prendendo per i fondelli: coltivare mais, colza, ecc. per poi bruciare e produrre biometano… ma di cosa stiamo parlando? Con la desertificazione in atto, non potrà mai funzionare.
Noi dobbiamo ritornare al passato, invertire la tendenza, praticare una agricoltura sana, quella dei nostri nonni, senza utilizzare concimi, fosfati e quant’altro!».

Anche nel Salento sono in aumento i casi di tumore tra i giovani?

«Certo, tutti i dati lo dimostrano: la generazione X (nati fra il 1965 ed il 1980) e i millennials (metà anni ottanta e i primi anni 2000), hanno un rischio maggiore di ammalarsi, rispetto alle generazioni precedenti, di 17 tipi di tumore.
Mi lasci precisare, dopo questi numeri da Cassandra, e dare speranza: oggi nel Salento l’80% delle donne che si ammalano al seno guarisce!
Tanto più guarisce se vi è una diagnosi precoce, che non è fare prevenzione: la prevenzione la possiamo fare ai bambini o a quelli ancora nel grembo materno, il nostro destino è già segnato.
Oggi su 60mila donne che si ammalano di cancro al seno in Italia, l’80% guarisce, mentre, 40 anni fa, su 20mila che si ammalavano, il 50% moriva».

Lo reputa un successo questo?

«Certo, per la scienza! Di fatto, però, è una sconfitta per noi medici. Perché, nonostante le cure, i passi da gigante fatti dalla ricerca, le morti sono in leggera crescita rispetto a 40 anni fa. E parliamo dei tumori al seno, perché se tocchiamo altre neoplasie, come quelle allo stomaco, al pancreas, ed altre è un’ira di Dio: sono tutte in aumento!
Bisogna cambiare la strategia, fare prevenzione seria, concreta, indire una battaglia alle cause, chiedersi: perché mi sono ammalato? Che tipo di vita conduco? Bandire il fumo, l’alcool, la cattiva alimentazione che provoca obesità, le diete ricche di grassi».

Ci spiega cosa è il Centro Ilma?

«È una sfida del Salento al cancro. Un Istituto polifunzionale per la ricerca e la prevenzione dei tumori (e si trova sulla provinciale Gallipoli-Alezio). È un progetto di iniziativa popolare, preciso, senza soldi pubblici, che costa all’incirca 10 milioni di euro. Si farà prevenzione e ricerca. è un ospedale per sani e, speriamo, sarà in funzione dal 2025 ».

Diceva del fattore ambientale.

«Il fattore ambientale è determinante, al di là della genetica. Sappiamo che un 3-4% dei tumori può essere ereditario, è provato, ma il continuo aumento della malattia coincide soprattutto con l’aggravamento dal contesto in cui viviamo.
Infatti, ciò che faremo in quella struttura, sarà anche cercare di capire le cause e monitorare, paese per paese, ogni tre anni con dei dati, lo stato di salute dei cittadini.
Vivo quotidianamente con pazienti che hanno il cancro al seno e sapete cosa mi dicono? Maledetto il giorno che sono guarita!».

Come mai, dottore?

«Perché e una vita di m… mi rispondono, non è più vivere! Noi siamo responsabili del destino dei nostri bambini, sappiatelo: è nelle nostre mani. Non fare nulla è un crimine! Stiamo offrendo loro un futuro malato.
L’epigenetica oggi ci dice che fattori come l’età, l’esposizione a contaminati ambientali chimici e fisici, la dieta, ecc., possono cambiare dei geni senza modificare la sequenza del DNA.
L’ambiente agisce sui nostri geni in diversi modi, attraverso ciò che mangiamo, che respiriamo, che viviamo. Il luogo in cui abitiamo, la qualità del cibo, le esperienze di vita, la qualità delle cure materne, il supporto sociale, le emozioni che proviamo, influenzano la nostra biologia».

Cosa fare per chi è in difficoltà?

«Informarsi. Oggi abbiamo tutti i mezzi. Possibilmente parlare con il contadino che abbiamo nelle vicinanze e assimilare le sue abitudini. Non entrare mai in nessun supermercato! Specialmente le mamme con i bambini, tenersi alla larga dalla grande distribuzione: li c’è tutto, cibi processati e confezionati con veleni, da paura!
La pizza surgelata, mai!
Tu mamma devi fare una pizza genuina ai tuoi figli! Non la sai fare?! Fatti aiutare dalla nonna, dalla zia, da chi ha conoscenze. Purtroppo, siamo diventati una società di edonisti ed egoisti, drogati di benessere e così stiamo uccidendo le generazioni future: ci preoccupiamo più della nostra salute (anche a 90 anni) di quella dei nostri nipoti!
Tornate in campagna, coltivate in modo sano, genuino, come si faceva una volta, praticate il buon senso ed informatevi, questo vuol dire ambiente e salute».

Quanti sono i Lilt Point nel Salento?

«Siamo presenti in 34 centri del Salento, oltre ad una pletora di medici che contribuiscono a diffondere il verbo. Trovate tutto sul sito www.legatumorilecce.org.
Ci vogliono politici illuminati, che abbiano il coraggio di cambiare. Ad esempio, nelle mense, negli asili, nelle scuole basta con questi pranzi precotti. Bisognerebbe tornare alla natura, comprare da chi produce biologicamente come si faceva una volta, anche se i risultati non sarebbero immediati ma li vedremmo fra 10-15 anni».

Un messaggio di speranza?

«Bisogna crescere culturalmente, fare una rivoluzione culturale, informarsi. Siamo noi che cambiamo il mondo. Come mai nei Paesi del nord, in Germania, nei Paesi Scandinavi, in Francia, ecc. non si possono vendere prodotti contenenti ciclammato, aspartame, ecc. mentre si vendono da noi, in Bulgaria, in Grecia? Questo grida vendetta a Dio. Bisogna conoscere ed informarsi, la conoscenza scientifica deve viaggiare di pari passo con il buon senso del contadino, solo così scorgo un futuro».

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