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News & Salento

Emergenza rifiuti: Gianfreda scrive al Prefetto

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Il consigliere regionale Aurelio Gianfreda chiede che i rifiuti attualmente conferiti all’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo siano trasferiti a Cavallino o a Ugento. Se ciò non sarà possibile, chiede al Sindaco di Poggiardo di porre in essere tutte le iniziative atte a salvaguardare il territorio e la salute dei propri cittadini e in particolare: l’attivazione dei controlli sulle emissioni entro il 31 dicembre 2009 da parte di Provincia, Asl, Arpa e degli altri Enti preposti.


E’ necessario inoltre conoscere la data certa di entrata in funzione del nuovo impianto complesso a Poggiardo. In mancanza di risposte soddisfacenti, Gianfreda chiede al Sindaco di Poggiardo di emettere ordinanza di chiusura dell’impianto. E’ il contenuto di una lettera aperta che Gianfreda ha inviato al Prefetto di Lecce, al commissario per l’emergenza ambientale, Nichi Vendola, al presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, al Presidente dell’Ato Lecce 2, al Sindaco di Poggiardo e agli organi di stampa in relazione all’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo. Scrive Gianfreda nella sua lettera (sottolineando lo spirito di solidarietà dei cittadini e la responsabilità del sindaco di Poggiardo, Silvio Astore): “I cittadini di Poggiardo hanno sopportato con spirito di solidarietà i disagi per i cattivi odori provenienti dal malfunzionamento dell’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, pur manifestando con civile compostezza, non hanno mai impedito il conferimento dei rifiuti in un impianto siffatto”.

Anche il Sindaco ha dimostrato grande senso di responsabilità istituzionale per evitare che nel Salento si registrasse un’emergenza rifiuti al pari di Napoli e Palermo: “Il Sindaco di Poggiardo”, sottolinea Gianfreda, “non ha mai eseguito le ordinanze del Tar e del Consiglio di Stato che gli hanno dato ragione in merito alla chiusura dell’impianto. Egli ha piuttosto preferito seguire il cronoprogramma istituzionale sancito dalla Prefettura, dimostrando un alto senso di responsabilità istutuzionale”. Però fino ad oggi non si hanno certezze circa l’attivazione del nuovo impianto complesso previsto a fine 2009 e inizio 2010. Inoltre il commissario ha ulteriormente prorogato il funzionamento dell’impianto di biostabilizzazione fino al 28 febbraio 2010.


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Dalle auto in fiamme alla fuga di gas: le emergenze della viglia

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Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.

A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.

A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.

A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.

Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.

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Auto in fiamme, fuga di gas, albero pericolante: emergenze della notte di viglia

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Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.

A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.

A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.

A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.

Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.

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SIULP Lecce: “Più sicurezza per donne e uomini in divisa”

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Riceviamo e pubblichiamo.

“Continua senza sosta la scia di aggressioni alle donne ed agli uomini in divisa, nella stessa giornata non abbiamo fatto in tempo a tirare un respiro di sollievo per lo scampato pericolo dei due poliziotti affrontati a Padova da un individuo di nazionalità nigeriana armato di ascia, che a poche ore dall’accaduto l’episodio si è ripetuto nel centro cittadino di Lecce, dove un cittadino extracomunitario ha aggredito un Poliziotto senza un apparente motivo ovvero per il solo fatto di indossare un’uniforme.”

E’ quanto afferma in una nota Mirko BRAY, Segretario Generale del SIULP Lecce, a seguito della vile aggressione avvenuta ai danni di un Poliziotto nelle prime ore della scorsa serata ad opera di un cittadino extracomunitario poi arrestato per tentato omicidio.
“La nostra impressione è che la Polizia di Stato stia pagando lo scotto della grave carenza negli organici, problematica che in questa Provincia ci penalizza particolarmente, al contempo emerge nitidamente la necessità di introdurre tutti quegli strumenti che consentano ai tutori dell’ordine pubblico di operare in condizioni di sicurezza, in particolare ci riferiamo all’ampliamento delle dotazioni dei Taser, alla fornitura delle bodycam e dei giubbini tattici antitaglio. Non solo! Chiediamo anche delle tutele legali differenti rispetto a quelle in vigore che giudichiamo eccessivamente garantiste nei confronti di chi delinque a scapito della gente onesta e di chi opera per la legalità e il bene comune. Avvertiamo un’eccessiva tolleranza verso chi usa violenza contro un poliziotto, che sia in ordine pubblico o in un intervento di polizia, di contro il solo sospetto di un possibile eccesso nelle nostre reazioni, che scaturiscono sempre a contenimento delle violenze di ogni genere che siamo chiamati a fronteggiare, è sufficiente ad innescare il c.d. “atto dovuto” che da inizio a quella che oggi in Italia è la vera e propria pena: ovvero, l’iter processuale. Auguriamo al nostro collega una pronta guarigione nella certezza che il consueto spirito di servizio e l’indubbia abnegazione, lo spronerà a superare nuovamente quanto già vissuto in passato.”

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