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Esercito: Concorso VFP per quattro

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I posti disponibili sono 3180 suddivisi in due immissioni da 1590 e 1590 posti.


I REQUISITI

Il Concorso è aperto ai soli VFP 1 con età fino a 30 anni e statura minima 1,61 per le donne ed 1,65 per gli uomini.

I Candidati devono possedere requisiti di moralità e condotta incensurabile e devono possedere un diploma di istruzione secondaria di primo grado (III^ media).

Possono essere single o sposati e devono riportare l’esito negativo agli accertamenti diagnostici per l’abuso di alcool e per l’uso, anche saltuario od occasionale, di sostanze stupefacenti, nonché per l’utilizzo di sostanze psicotrope a scopo non terapeutico.

Non devono avere avuto procedimenti di proscioglimento d’autorità o d’ufficio.


LA DOMANDA

La domanda di concorso dovrà essere presentata, sul modulo scaricabile, per tramite gerarchico presso il proprio Ente/Comando d’appartenenza che provvederà a farla giungere a:


Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare – I Reparto – 4ª Divisione – 2ª Sezione – Centro Direzionale del Personale Militare, Viale dell’Esercito n. 186 – c.a.p. 00143 –Roma – Cecchignola – fax 06/36803551.


Il personale in congedo o in forza assente, deve consegnare la domanda personalmente o mediante raccomandata con avviso di ricevimento, da indirizzarsi a:


Ministero della Difesa – Direzione Generale per il Personale Militare – I Reparto – 4ª Divisione – 2ª Sezione – Centro Direzionale del Personale Militare, Viale dell’Esercito n. 186 – c.a.p. 00143 –Roma – Cecchignola.


I residenti all’estero potranno inoltrare la domanda, entro i termini sopra indicati, tramite l’Autorità diplomatica o consolare.

ATTENZIONE: la domanda deve essere firmata dal candidato, pena l’invalidità.


LE DATE PER L’INVIO DELLA DOMANDA

Come indicato il concorso prevede due immissioni in servizio, ciascuna dedicata a due dei quattro blocchi VFP1.

1^ IMMISSIONE

La domanda di partecipazione per la 1ª immissione può essere presentata dai VFP1 incorporati con il 1° e 2° blocco 2009, nonché dai VFP1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 1° e 2° blocco 2008, nonché con il 1°, 2° blocco 2007, e con il 1°, 2° e 3° blocco 2006, e con il 1°, 2° e 3° blocco 2005, entro il termine perentorio di trenta giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando di concorso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4ª serie speciale.


2^ IMMISSIONE

La domanda di partecipazione per la 2ª immissione può essere presentata dai VFP1 incorporati con il 3° e 4° blocco 2009, nonché dai VFP1 in servizio (anche se precedentemente congedati per fine ferma prefissata di un anno), in rafferma o in congedo per fine ferma, incorporati con il 3° e 4° blocco 2008, 3° e 4° blocco 2007, nonchè con il 4° e 5° e 6° blocco 2006 e con il 4°, 5° e 6° blocco 2005, dal 2 marzo 2010 ed entro il termine perentorio del 1° aprile 2010.


LE PROVE DEL CONCORSO

Per ognuna delle immissioni di cui al precedente art. 1 è effettuata una prova di selezione a carattere culturale per i concorrenti delle tre Forze armate in un’unica sessione, mediante la somministrazione di un questionario, da espletare in un tempo predeterminato, vertente su nozioni ed elementi di conoscenza commisurati al livello di istruzione secondaria di primo grado.


La suddetta prova consisterà in 100 quesiti a risposta multipla ripartiti tra le seguenti materie e per le rispettive percentuali sotto indicate:


15% matematica;

20% italiano;

15% educazione civica;

20% storia;

15% geografia;

10% scienze;

  5% inglese.


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Dalle auto in fiamme alla fuga di gas: le emergenze della viglia

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Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.

A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.

A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.

A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.

Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.

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Auto in fiamme, fuga di gas, albero pericolante: emergenze della notte di viglia

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Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.

A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.

A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.

A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.

Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.

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SIULP Lecce: “Più sicurezza per donne e uomini in divisa”

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Riceviamo e pubblichiamo.

“Continua senza sosta la scia di aggressioni alle donne ed agli uomini in divisa, nella stessa giornata non abbiamo fatto in tempo a tirare un respiro di sollievo per lo scampato pericolo dei due poliziotti affrontati a Padova da un individuo di nazionalità nigeriana armato di ascia, che a poche ore dall’accaduto l’episodio si è ripetuto nel centro cittadino di Lecce, dove un cittadino extracomunitario ha aggredito un Poliziotto senza un apparente motivo ovvero per il solo fatto di indossare un’uniforme.”

E’ quanto afferma in una nota Mirko BRAY, Segretario Generale del SIULP Lecce, a seguito della vile aggressione avvenuta ai danni di un Poliziotto nelle prime ore della scorsa serata ad opera di un cittadino extracomunitario poi arrestato per tentato omicidio.
“La nostra impressione è che la Polizia di Stato stia pagando lo scotto della grave carenza negli organici, problematica che in questa Provincia ci penalizza particolarmente, al contempo emerge nitidamente la necessità di introdurre tutti quegli strumenti che consentano ai tutori dell’ordine pubblico di operare in condizioni di sicurezza, in particolare ci riferiamo all’ampliamento delle dotazioni dei Taser, alla fornitura delle bodycam e dei giubbini tattici antitaglio. Non solo! Chiediamo anche delle tutele legali differenti rispetto a quelle in vigore che giudichiamo eccessivamente garantiste nei confronti di chi delinque a scapito della gente onesta e di chi opera per la legalità e il bene comune. Avvertiamo un’eccessiva tolleranza verso chi usa violenza contro un poliziotto, che sia in ordine pubblico o in un intervento di polizia, di contro il solo sospetto di un possibile eccesso nelle nostre reazioni, che scaturiscono sempre a contenimento delle violenze di ogni genere che siamo chiamati a fronteggiare, è sufficiente ad innescare il c.d. “atto dovuto” che da inizio a quella che oggi in Italia è la vera e propria pena: ovvero, l’iter processuale. Auguriamo al nostro collega una pronta guarigione nella certezza che il consueto spirito di servizio e l’indubbia abnegazione, lo spronerà a superare nuovamente quanto già vissuto in passato.”

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