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Esodati nel Salento: la spedizione dei mille

Legge Fornero: secondo la SPI Cgil sono molti di più gli interessati in provincia di Lecce rispetto ai 453 persone individuate attualmente dall’Inps

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Sono 453 le lavoratrici e i lavoratori della provincia di Lecce che dall’INPS hanno ricevuto o riceveranno nei prossimi giorni comunicazione per verificare i requisiti di diritto alla pensione. Si tratta di lavoratrici e di lavoratori cosiddetti “esodati” che nel 2012 possono accedere al pensionamento, in deroga al nuovo sistema in vigore dal primo gennaio di quest’anno. La legge di riforma, che porta il nome della Ministra Fornero, ha modificato drasticamente la normativa precedente in materia, portando l’età di accesso alla pensione a 67 anni, non prevedendo alcuna gradualità nella fase applicativa.

Chi sono le lavoratrici e i lavoratori beneficiari delle deroghe? Si tratta di persone collocate in mobilità ordinaria per chiusura dell’azienda o che volontariamente hanno accettato la mobilità lunga per riduzione di personale; di coloro i quali hanno sottoscritto con l’azienda un accordo individuale e si sono dimessi riscuotendo un incentivo all’esodo; di chi ha smesso di lavorare ed è stato autorizzato dall’INPS al versamento di contributi “volontari” per perfezionare, con la vecchia normativa, i requisiti di pensione; inoltre, di chi è stato esonerato dal lavoro per assistere un figlio disabile o percepisce l’assegno straordinario dal fondo di solidarietà perché dipendente da un ente pubblico o azienda privata che eroga un servizio di pubblica utilità in fase di ristrutturazione (aziende di Credito e Credito Cooperativo, Esattorie, Monopoli di Stato e Poste Italiane); infine, se dipendente pubblico, è stato esonerato dal servizio.  Queste le categorie di lavoratrici e lavoratori che nell’anno 2012 possono andare in pensione con i requisiti di età e di contribuzione pre-riforma.

A giudizio della SPI Cgil Lecce però “le persone che possono godere delle deroghe sono di gran lunga più numerose, almeno il triplo delle circa 120mila individuate dal Ministero e destinatarie della lettera a firma del Direttore Generale INPS, dott. Mauro Nori”.

Una stima che, anche a livello territoriale, secondo il Sindacato dei pensionati della provincia di Lecce, “va ben oltre le 453 persone individuate attualmente dall’Inps: a nostro avviso infatti sono circa un migliaio i lavoratori che rischiano di finire nel limbo degli “esodati”, pensiamo soltanto ai tanti lavoratori in mobilità in deroga nel Sud Salento, in particolare quelli delle aziende del settore Tac”.

“La normativa medesima”, sostengono alla Cgil, “non facilita l’individuazione immediata dei soggetti beneficiari. Anche gli uffici preposti delle sedi INPS territoriali non danno risposte univoche. Per facilitare la verifica della posizione personale”, la CGIL, assieme al sindacato pensionati SPI CGIL e al Patronato INCA ha messo a disposizione i propri sportelli comunali di informazione e assistenza previdenziale, “presso i quali gli interessati possono rivolgersi per tutto quanto necessario: visualizzare l’estratto contributivo, verificare i requisiti, presentare l’autorizzazione e la domanda di pensione”.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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