News & Salento
Festa di Sant’Antonio Abate: …non solo Novoli
Non solo gli straordinari festeggiamenti di Novoli. Anche in altri paesi, seppur in forma minore ma con altrettanto fervore religioso, viene reso onore
Non solo gli straordinari festeggiamenti di Novoli. Anche in altri paesi, seppur in forma minore ma con altrettanto fervore religioso, viene reso onore a Sant’Antonio Abate, con qualche giorno di ritardo rispetto alla ricorrenza ufficiale del 17 gennaio, proprio per evitare la concomitanza con Novoli.
A Veglie, sabato 22 gennaio, è prevista la processione con partenza alle 16,30 e note della locale Banda musicale. Al rientro, alle 18 circa, sarà il Vescovo dell’Arcidiocesi di Brindisi, mons. Rocco Talucci, a celebrare la Santa Messa. Grande chiusura in serata, a partire dalle 20,30, prima con lo spettacolo pirotecnico e poi con l’accensione della “fòcara”.
Due i giorni di festa a Carmiano, a cura della parrocchia e del Comitato Giovani: alle 15,30 di sabato 22, la tradizionale benedizione degli animali sul sagrato della Chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate. Subito dopo ci sarà la processione che condurrà la statua del Santo presso l’area mercatale, dove verrà fatta passare nella “galleria” alla base della “fòcara”, che sarà poi accesa. Domenica 23 le Messe, l’esibizione della Banda e, in serata, un concerto di musica dal vivo.
A Porto Cesareo, dove il primo giorno di festa è stato il 17 gennaio, si ritornerà sul piazzale dello scalo d’alaggio domenica 23, per dare fuoco alle 18,30 alla maestosa “fòcara” ed ammirare contemporaneamente i fuochi pirotecnici. La serata proseguirà con le coinvolgenti note della musica popolare.
Una settimana più tardi sarà la volta di altri due centri. A Monteroni ci si ritroverà tutti alle 15 di sabato 29, quando le delegazioni di altri Comuni (anche da fuori regione), gemellati con Monteroni nel nome dell’abate d’Egitto, daranno il via ai festeggiamenti fra ben 25 stand (con ogni tipo di prodotto gastronomico ed artigianale) che in Piazza Falconieri intratterranno fedeli e curiosi. Alle 17,30 la statua di Sant’Antonio Abate sarà portata dalla Chiesa di Piazza Roma alla Chiesa Madre, dove alle 18,45 sarà celebrata la Messa. Nel corso della giornata suonerà la locale Banda. Domenica 30, alle 18,30, la processione che condurrà la statua sulla “via del mare” per la benedizione e l’accensione della “fòcara”, prima dei conclusivi fuochi pirotecnici.
Negli stessi giorni sarà in festa anche la piccola frazione Villa Convento (fra Lecce e Novoli): anche qui ovviamente l’attrazione principale sarà rappresentata dalla “fòcara”, preparata da mesi. Sabato 29 è in programma la processione alle 16,30, che si concluderà proprio con il trasporto della statua ai piedi del falò. Poi il rientro in parrocchia e la Messa con panegirico. Più tardi il via alla suggestiva serata con l’accensione della “fòcara” e l’apertura della 29^ edizione della Sagra “de lu taraddru cu llu pipe”, allietata da musica dal vivo. Domenica 30 giornata dedicata alle celebrazioni liturgiche, prima di chiudere con lo spettacolo dei fuochi artificiali.
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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