Cronaca
Finanza, Taurisano: scoperto lavoratore “in nero”
In questi ultimi giorni, i Finanzieri di Casarano hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di un’azienda di Taurisano, operante nel settore dell’edilizia residenziale
In questi ultimi giorni, i Finanzieri di Casarano hanno concluso una verifica fiscale finalizzata al controllo sul corretto adempimento delle disposizioni contemplate dalla normativa in materia di sostituto d’imposta, nei confronti di un’azienda di Taurisano, operante nel settore dell’edilizia residenziale. L’attività di verifica, scaturisce da precedenti controlli ispettivi eseguiti nel corso dell’anno dagli stessi militari che, nell’ambito del contrasto all’economia sommersa, con particolare attenzione alla repressione del fenomeno legato al cosiddetto “lavoro nero”, hanno individuato, presso la società verificata, il lavoratore in nero intento a prestare la sua opera senza che fosse mai stato assunto. Successivamente all’intervento delle Fiamme Gialle, l’imprenditore provvedeva a regolarizzare fiscalmente la posizione lavorativa del dipendente “in nero” ed a versare nelle casse dello Stato le relative ritenute non operate e non versate a partire dalla data in cui lo stesso era stato di fatto assunto. Le violazioni constatate in materia di “lavoro nero” saranno comunque inoltrate, nei termini di legge, agli Uffici competenti ai fini dell’irrogazione delle previste sanzioni amministrative. La legge, infatti, prevede, per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, una sanzione che può variare dai mille e 500 euro ai 12mila euro; 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata più un eventuale provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Cronaca
Hashish, cocaina e marijuana: arrestato pizzaiolo
Fermato dalla sezione narcotici della polizia. Utilizzava come base logistica un appartamento in condivisione con la propria compagna
La Polizia di stato ha proceduto all’arresto di un 41enne, domiciliato a Merine di Lizzanello per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
I poliziotti della Sezione Narcotici della Squadra Mobile, avevano acquisito molteplici notizie riguardanti il 41enne arrestato, il quale, di professione pizzaiolo e già noto alle forze dell’ordine, aveva posto in essere una intensa attività di spaccio di hashish, cocaina e marijuana, utilizzando come base logistica un appartamento in condivisione con la propria compagna.
Ieri sera, gli agenti hanno deciso di fermarlo, mentre era in auto, per un controllo di Polizia.
Alla richiesta di generalità, l’uomo ha comunicato ai poliziotti di risiedere stabilmente a Lecce, omettendo il suo domicilio a Merine, dove invece sosteneva di recarsi saltuariamente, in quanto residenza della sua compagna.
Il tentativo di nascondere l’abitazione dava conferma agli operatori di quanto si era appreso nella fase informativa.
Durante la successiva perquisizione domiciliare presso l’appartamento di Merine veniva rinvenuto e sequestrato complessivamente un quantitativo pari a: 143,70 gr. di cocaina, 670,50 gr. di hashish e gr. 1.982,50 di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento e il frazionamento.
Inoltre, all’interno del garage, i poliziotti hanno scoperto un sistema di areazione, un sistema di impianto d’illuminazione in vasca con gocciolatoio, utilizzata per far germogliare le piantagioni e un termostato per regolare la temperatura interna, tutto materiale preposto alla coltivazione e essiccazione della marjuana.
Di tutta l’attività di Polizia Giudiziaria veniva informatoil P.M. di turno della Procura della Repubblica, il quale disponeva di associare l’arrestato presso la casa circondariale di Lecce, in attesa di convalida.
Si specifica che i provvedimenti adottati in fase investigativa e /o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza.
Cronaca
Incendio a Napoli, muore turista di Maglie
Il rogo scoppiato nella notte in un B&B del centro della città. La vittima è Emanuela Chirilli, 28 anni, morta probabilmente per asfissia
Tragedia nella notte a Napoli dove una donna, Emanuela Chirilli, 28enne di Maglie, in vacanza nel capoluogo partenopeo è deceduta a causa di un incendio.
La donna alloggiava al settimo piano di un bed and breakfast della centralissima Piazza Municipio.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e la pattuglia del commissariato Decumani della Polizia di Stato, sono in corso accertamenti sulle cause; intervenute anche le forze dell’ordine, i rilievi sono affidati alla Polizia Scientifica.
Al momento non si esclude nessuna ipotesi, viene ritenuta maggiormente verosimile quella di un corto circuito all’impianto o di un malfunzionamento di un elettrodomestico.
Il corpo sarebbe stato trovato, già privo di vita, quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento per spegnere le fiamme.
Si pensa la donna possa essere morta per asfissia.
Al momento, di lei, si sa solo che è della provincia di Lecce.
L’incendio e, soprattutto, il fumo ha interessato anche altri appartamenti.
Il palazzo non è stato sgomberato e non avrebbe subito danni strutturali anche se alcune persone si sono comunque riversate in strada.
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Alliste
Rocambolesco scontro, auto vola contro un muro
Incidente tra due vetture nel primo pomeriggio a Felline, frazione di Alliste
Una scena da film quella che si sono ritrovati dinanzi i soccorritori questo pomeriggio ad Alliste, nella frazione di Felline, dove si è verificato un rocambolesco incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze.
I protagonisti sono però dei malcapitati automobilisti, e non degli stuntman hollywoodiani. Nel primo pomeriggio lo scontro, in via Trieste, tra due vetture: una Audi Q5 ed una Mercedes. Il conducente di quest’ultima è rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto che, infatti, si è ribaltata su un fianco, terminando la sua corsa contro il muro di un’abitazione privata.
Estratto dai vigili del fuoco del Distaccamento di Gallipoli, è potuto rincasare sulle sue gambe: sia lui che il conducente dell’Audi, per fortuna, non ha riportato seri traumi.
La ricostruzione della dinamica è affidata alle forze dell’ordine. Pare evidente, all’origine dell’accaduto, una mancata precedenza.
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