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Cronaca

Gallipoli: ritirate 11 patenti, sequestrata un’auto

“San Martino Sicuro”: operazione a largo raggio dei Carabinieri tra Gallipoli, Galatina e Galatone dove è stato rinvenuto un revolver…

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Durante il fine settimana a cavallo della festività di San Martino i Carabinieri della Compagnia di Gallipoli sono stati impegnati su tutto il territorio di loro competenza, con un capillare servizio a largo raggio. In sintesi, sono stati eseguiti controlli principalmente finalizzati a contrastare il perpetrarsi di reati contro il patrimonio e la persona, estesi anche ad esercizi pubblici e luoghi di ritrovo, nonché il fenomeno della guida in stato di ebbrezza per arginare le cosiddette “stragi del sabato sera”.


Sul territorio di competenza della Compagnia di Gallipoli, su un totale di 35 persone sottoposte ad esame etilometrico, 9 sono state deferite in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica e una per guida sotto effetto di stupefacenti: quasi tutti ragazzi giovanissimi, di età compresa tra i 18 e 35 anni, con tasso alcolemico tra 0,69 e 1,67 g/l, quando la soglia consentita è di 0,50 g/l. Nel corso dei controlli un veicolo è stato anche sottoposto a sequestro per alto valore alcolemico riscontrato a carico del conducente. Denunciato a piede libero R.P., 50 enne, censurato di gallipoli, agli arresti domiciliari, sorpreso in compagnia di persone estranee al nucleo familiare, peraltro con pregiudizi penali, violando le specifiche disposizioni del giudice. Il comando del locale nucleo operativo e radiomobile lo ha deferito all’Autorità giudiziaria competente, che valuterà l’opportunità di ripristinare l’attuale luogo di detenzione con quello del carcere. Denucniati anche P.D.P., 31enne e M.S., 19enne, entrambi della provincia di Foggia: nel corso di un controllo presso un’area parcheggio ubicata all’ingresso della cittadina, comunemente usata da giovani che provengono dai Comuni limitrofi, sono stati sorpresi in possesso complessivamente di gr. 38 di s marjiuana, sequestrata. Il possesso ingiustuficato di ingente valuta in banconote di vario taglio ed un capannello di assuntori di stupefacenti attorno ai prevenuti, ha fugato ogni dubbio sul fatto che la detenzione fosse finalizzata allo spaccio.


Sempre a Gallipoli, C. D., 50enne del luogo, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, è stato sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà dell’ignara moglie, sprovvisto della patente di guida poiché mai conseguita.


Galatone: revolver in un muretto a secco

A Galatone, nel corso di un rastrellamento di un’area perimetrale su zona agricola, una pattuglia rinveniva, nascosta in intercapedine di muretto a secco, una pistola revolver di manifattura tedesca, senza marca e matricola, in discrete condizioni dello stato d’uso. L’arma è stata sottoposta a sequestro e sono in corso indagini finalizzate a risalire alla sua provenienza.


Infine, nei Comuni del territorio di competenza, sono stati complessivamente segnalati all’autorità prefettizia per uso non terapeutico di sostanza stupefacente 9 giovani, di età compresa tra i 18 ed i 37 anni, tutti residenti nei comuni del leccese. Complessivamente, i carabinieri hanno recuperato e sequestrato 47,50 gr. di marijuana, 3 di hashish e 0,50 di cocaina.


All’attività di controllo hanno partecipato pattuglie della dipendente aliquota radiomobile, nonché militari della tenenza di Copertino e di tutte le stazioni dipendenti, per un totale di n.25 militari e n. 13 automezzi, coordinati dal Comandante di CompagniaTen. Michele Maselli con la collaborazione del suo vice Ten. Lorenzo chiaretti. Il dispositivo e’ stato dispiegato principalmente nelle aree cittadine e periferiche di Gallipoli, Galatina e Galatone.


Casarano

Muore per un gelato a 16 anni. Ristoratore condannato

Nello specifico è il ristoratore a pagare per la morte dell’avventore allergico. Deve risarcire il danno da perdita parentale al padre del sedicenne deceduto dopo lo shock anafilattico per aver mangiato un gelato diverso da quello previsto dal menu concordato ad hoc per il ricevimento, a causa delle patologie del ragazzo…

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Muore cliente 16enne allergico per un gelato, ristoratore condannato.

Per la Cassazione penale nessun concorso di colpa ai genitori che hanno concordato il menu, sciatteria del gestore. “Papà, io voglio vivere, non voglio morire”, danno biologico terminale per la lucida agonia del figlio.

Davide P., che risiedeva a Bologna ed era in vacanza con la sua famiglia in Puglia, era celiaco e poliallergico. La mamma aveva fornito una lista di cibi senza glutine da servire

La «sciatteria» del titolare di un ristorante di servire un gelato diverso da quello previsto dal menu concordato ad hoc per il ricevimento, è costato la galera al ristoratore.

È quanto emerge dall’ordinanza 6668/25 pubblicata il 14 marzo 2025 dalla terza sezione penale della Cassazione avverso sentenza depositata il 25/02/2022 della Corte d’Appello di Bari n° 820/2022.

Nello specifico è il ristoratore a pagare per la morte dell’avventore allergico. Deve risarcire il danno da perdita parentale al padre del sedicenne deceduto dopo lo shock anafilattico per aver mangiato un gelato diverso da quello previsto dal menu concordato ad hoc per il ricevimento, a causa delle patologie del ragazzo.

E al genitore va risarcito in via ereditaria il danno biologico, chiave interpretativa terminale patito dal giovane che nell’ultimo momento di lucidità si rende conto della morte che arriva («papà, io voglio vivere»).

«Totale» la «sciatteria» del titolare che va al supermercato a comprare il gelato sostitutivo la sera prima del banchetto senza assumere informazioni specifiche sulla compatibilità con intolleranze alimentari.

Nessun concorso di colpa può essere addebitato alla famiglia della vittima.

Bocciato il ricorso del ristoratore: diventa definitiva la condanna a pagare al padre della vittima quasi 414 mila euro a titolo di danno da perdita parentale calcolato in base alle tabelle del tribunale di Roma più altri 100 mila per il danno terminale patito dal ragazzo prima del decesso e trasmesso in via ereditaria al genitore («non voglio morire»), liquidato secondo equità. Per la festa di una cresima della nipote i genitori del sedicenne concordano con il gestore un menu compatibile con i disturbi alimentari del ragazzo, che è celiaco e allergico a vari alimenti.

Il tragico evento avvenne a San Giovanni Rotondo dopo che un ragazzo celiaco di 16 anni, Davide P., aveva mangiato un gelato ed è morto.

Nativo di San Marco in Lamis, era residente a Bologna. La mamma si era raccomandata al ristoratore – che ospitava numerose persone per un pranzo offerto da un familiare della vittima in occasione della celebrazione di una cresima – di servire a Davide cibi senza glutine, e gli aveva consegnato una apposita lista.

Davanti alla Cassazione penale il processo si conclude con l’annullamento ai soli fini civili.

Ad avviso degli Ermellini, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, rincarando la dose hanno spiegato che “di fronte a una condizione sanitaria così allarmante, scrive la Corte di appello di Bari, il ristoratore non avrebbe dovuto comprare un prodotto diverso da quello concordato ma si sarebbe dovuto confrontare con i genitori del sedicenne per indirizzarsi su un alimento già assunto dal ragazzo e dunque sicuro. Si configura quindi la colpa per negligenza, imprudenza e imperizia in violazione di un dovere oggettivo di diligenza che trova fondamento nel contratto stipulato per il ricevimento. Il gestore del locale non prospetta elementi di fatto dai quali desumere un concorso di colpa dei genitori. Sul risarcimento della perdita parentale scatta la personalizzazione di un terzo per il fortissimo legame familiare e le drammatiche circostanze del decesso: il figlio muore fra le braccia del padre, che negli anni si era dedicato molto al ragazzo proprio a causa dei disturbi alimentari”.

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Cronaca

Vigilesse vanitose: “Abbiamo fatto 108 multe, superato il record!”

Lo “Sportello dei Diritti”: «Questo è il clima in Italia da caccia alle streghe. L’episodio di Surbo richiede un appello per una maggiore tolleranza e un ritorno al principio di buon andamento della pubblica amministrazione»

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Virale un video in cui appaiono due vigilesse di Surbo, probabilmente di ritorno in auto dal turno di servizio, nel quale con toni trionfanti esclamano: “Abbiamo fatto 108 verbali! Abbiamo superato il record!».

«Un fatto sicuramente censurabile e che esprime in tutta la sua evidenza il clima da caccia alle streghe che si respira in Italia in materia di sanzioni al codice della strada»: così stigmatizza presidente dello Sportello dei Diritti Giovanni D’Agata, che aggiunge: «Anche alla luce di questi episodi che documentano plasticamente l’enfasi con cui alcuni addetti ai lavori esprimono la propria soddisfazione a sanzionare i cittadini, è necessario rinnovare il nostro appello per una maggiore tolleranza e un ritorno al principio di buon andamento della pubblica amministrazione in un momento storico nel quale la cittadinanza tutta si sente oltremodo vessata da balzelli che riguardano ogni settore della vita, compreso quello imprescindibile della circolazione stradale».

Foto in alto di repertorio

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Cronaca

Auto fuori strada si schianta contro le barriere sulla SS275

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Auto contro il guardrail, schianto rocambolesco e fine corsa con soccorsi e paura questa mattina sulla strada statale 275.

Un incidente stradale si è verificato nella prima mattinata al primo chilometro della strada Maglie-Leuca. Una Fiat Punto grigia che procedeva in direzione sud è finita contro le barriere in corrispondenza dell’uscita verso Poggiardo, dopo essersi lasciata alle spalle da pochi metri l’uscita per Maglie.

Il sinistro sarebbe autonomo: non vi è il coinvolgimento evidente di altre vetture. Da chiarire se il conducente abbia perso il controllo del mezzo o se sia stato ostacolato, nel transito, da altri o da qualcosa.

L’incidente, ad ogni modo, ha messo fuori servizio la vettura. Sul posto sono accorse le forze dell’ordine, per i rilievi del caso, il 118 ed un carro attrezzi.

Fortunatamente, dalle prime informazioni che giungono dal posto, non vi sarebbero feriti gravi: per il conducente si sarebbe reso necessario il trasposto in ospedale solo per accertamenti.

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