Dai Comuni
Gianfreda: lacrime e sangue per il Piano di Riordino senza smantellamenti
Da oggi si potrà finalmente discutere nel merito di un Piano di Riordino Ospedaliero che, pur dovendo soggiacere alle “lacrime e sangue” evocate da Vendola, non può essere sotteso a strategie di smantellamento della Sanità pubblica

In merito alla sottoscrizione da parte della Regione Puglia e del Governo del Piano di Rientro Sanitario, esprimo soddisfazione per l’importante risultato raggiunto che evita commissariamento ed ulteriori problemi alla Sanità Pugliese. Da oggi si potrà finalmente discutere nel merito di un Piano di Riordino Ospedaliero che, pur dovendo soggiacere alle “lacrime e sangue” evocate da Vendola, non può essere sotteso a strategie di smantellamento della Sanità pubblica, così come sembra avvenire con le annunciate chiusure indiscriminate di Ospedali che ricevono continuamente attestati di ringraziamento dagli utilizzatori dei medesimi, con risultati economici positivi così come specificato dalle aziende sanitarie stesse. Ho avuto modo anche in Consiglio Regionale di sostenere che la Regione avrebbe fatto bene ad aspettare le decisioni della Corte Costituzionale prima ancora di procedere alle internalizzazioni. Se fosse stata assunta allora tale decisione piuttosto che dopo, probabilmente avremmo ottenuto la sospirata firma molto tempo prima. Per quanto riguarda, invece, le specifiche chiusure di Ospedali, ho avuto modo nel corso dello stesso Consiglio Regionale di sostenere quanto irrazionale e “demenziale” possa essere ipotizzare la chiusura dell’Ospedale di Poggiardo che si qualifica per i risultati eccellenti sotto il profilo economico e perché serve un territorio (quello della Costa Orientale della penisola salentina) che a fronte dei 450 posti letto ipotizzati con la costruzione del nuovo Ospedale (se e quando sarà realizzato), si vedrebbe attribuiti circa 200 posti letto (quelli di Scorrano) qualora andasse a compimento l’ipotizzata chiusura di Poggiardo. Non si tratta, perciò, di difesa di campanile, quanto della necessità di condividere una “svolta culturale” a favore di una Sanità del territorio piuttosto che verso i ricoveri ospedalieri, ma si tratta di un processo che deve essere attivato con gradualità e con contestualità di scelte selettive. Diversamente, il sistema collasserebbe con effetti devastanti per l’assistenza in un territorio che si qualifica per la qualità dei servizi offerti e per l’eccellenza degli operatori impegnati.
Aurelio Gianfreda
Appuntamenti
Mafie nell’era digitale a Ecotekne
Convegno per fare il punto sulle strategie di contrasto alla criminalità di stampo mafioso nell’era dell’intelligenza artificiale e del cyberspazio

La rete invisibile delle mafie nell’era digitale. Si intitola così il convegno in programma per venerdì 14 marzo, a partire dalle ore 9, nell’aula magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento, a Ecotekne.
Il convegno gode del patrocinio della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e mira a fare il punto sulle strategie di contrasto alla criminalità di stampo mafioso nell’era dell’intelligenza artificiale e del cyberspazio.
L’incontro sarà aperto dai saluti del rettore Fabio Pollice; del prefetto di Lecce, Natalino Manno; della sindaca del capoluogo salentino Adriana Poli Bortone e della presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone; del deputato e componente della Commissione parlamentare antimafia, Saverio Congedo.
Dopo l’introduzione della professoressa Elga Turco, associata di Diritto processuale penale all’Università del Salento, interverranno il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, il deputato Mauro D’Attis e la parlamentare Debora Serracchiani, componente della stessa Commissione.
A moderare i lavori, il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche di UniSalento, il professor Luigi Melica.
Nel corso del convegno, saranno esaminate e approfondite le nuove frontiere investigative in tema di intercettazioni di comunicazioni criptate e di tracciamento, identificazione e sequestro di criptovalute.
A questa particolare sessione dei lavori – moderata dal professor Giulio De Simone, ordinario di Diritto penale di UniSalento – prenderanno parte Milto Stefano De Nozza, pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce e consulente della Commissione parlamentare antimafia; Agnese Del Giudice, assegnista di ricerca di Diritto processuale penale del nostro ateneo.
A seguire, una tavola rotonda – moderata dal professor Rossano Adorno, ordinario di Diritto
processuale penale di UniSalento – nella quale verranno messe a fuoco le principali questioni processuali ancora aperte e le prassi giudiziarie virtuose.
Ne discuteranno Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone, presidente della Corte d’appello di Lecce; Ludovico Vaccaro, procuratore generale presso la Corte d’appello di Lecce; Giuseppe Capoccia, procuratore della Repubblica e capo della Direzione distrettuale antimafia di Lecce e la professoressa Angela Procaccino, associata di Diritto processuale penale dell’Università di Foggia.
Le conclusioni del convegno saranno affidate al professore Melica e al professor Vittorio Boscia, direttore del Dipartimento di Scienze dell’Economia dell’Università del Salento.
Cronaca
Caso di scabbia, chiusa scuola
Chiusura temporanea della Scuola Secondaria di I grado di via Fontana disposta dal sindaco di Salice Salentino per sanificazione

Il sindaco di Salice Salentino Mimino Leuzzi ha firmato un provvedimento con ordinanza di chiusura temporanea in seguito a un caso di scabbia nel plesso della Scuola Secondaria di I grado di via Fontana.
La situazione sarebbe “attualmente sotto controllo e circoscritta” ma, come afferma il primo cittadino, “si è reso necessario intervenire in tempi rapidi al fine di garantire la sicurezza e la salute di tutti i bambini, del personale operante a tutti i livelli, con un intervento di sanificazione approfondito”.
Intervento che sarà effettuato domani, mercoledì 12 marzo.
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Cronaca
Picchiarono bagnino, baresi e foggiani allontanati dal Salento
Foglio di via del Questore della provincia di Lecce per i responsabili dell’aggressione di Torre dell’Orso, verificatasi nella scorsa stagione estiva

Emessi 8 fogli di via obbligatori nei confronti di altrettanti destinatari del provvedimento preventivo da parte del Questore della provincia di Lecce.
I fatti risalgono a settembre dell’anno scorso, quando gli 8 uomini, provenienti dalle province di Bari e Foggia e con età compresa tra i 24 e i 69 anni, si sono responsabili di una violenta aggressione ai danni di un bagnino di 21 anni.
La vittima aveva denunciato il pestaggio subito da parte di alcuni frequentatori del lido di cui era dipendente, a Torre dell’Orso, a cui con garbo aveva fatto notare di aver occupato i lettini senza averne il diritto.
In seguito, la sera lo stesso gruppo di persone aveva aggredito il bagnino sia verbalmente che fisicamente, provocandogli trauma cranico e diverse contusioni facciali.
L’arrivo della pattuglia dei carabinieri aveva messo in fuga gli aggressori poi identificati grazie alle dichiarazioni della vittima.
I responsabili del pestaggio, già noti alle forze di polizia, sono stati considerati pericolosi per la sicurezza pubblica e conseguentemente allontanati dal comune di Melendugno con provvedimenti che vietano loro di farvi ritorno per un periodo che varia da uno a tre anni.
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