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News & Salento

I bamboccioni di Brunetta e i bam-bocciani di D’Alema

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Da qualche giorno il prof. Renato Brunetta, dopo aver accettato la candidatura a fantuttone (oggi ministro iperattivo, domani anche, eventualmente e contemporaneamente, sindaco di Venezia: giusto il minimo sindacale per far vedere di essere, lui, tutt’altro che un fannullone), ha ripreso un’altra sua vecchia fissa: quella della caccia ai bamboccioni. I nostri giovani, secondo il ministro, soffrirebbero della sindrome di Peter Pan: eterni bambini, magari stempiati, che, ogni mattina, radendosi la barba, continuano allegramente a canticchiare “Non ho l’età” della Cinquetti, che si rifiutano di crescere preferendo, piuttosto che abbandonare l’accogliente casa natìa e organizzare da sé la propria vita, continuare a succhiare il latte da mammà e la paghetta settimanale da papà. Da qui la sua brillante idea di forzare, ex lege, la loro uscita di casa e la ancora più brillante idea di dare a ciascuno dei bamboccioni “un aiutino” di 500 € mensili, togliendoli, quasi scontato, agli stessi papà i quali, evidentemente titolari di una pensione troppo munifica, si permettono, correi, di coccolarli in casa fino e oltre i trent’anni. Per converso, sempre nei giorni scorsi, il lider maximo del Partito Democratico, al secolo Massimo D’Alema, padre putativo del candidato avversario, on. Francesco Boccia, dell’uscente Nichi Vendola nelle primarie del centro-sinistra in puglia, ha molto lavorato affinchè gli elettori e i dirigenti locali del PD, ancora incapaci, secondo lui, di intendere e di volere, si attenessero pedissequamente alle sue istruzioni e non si permettessero di ritenersi tanto cresciuti ed autonomi da pensare di uscire dal perimetro della casa-madre che Lui, sempre Lui, da Roma, aveva progettato e realizzato, affidandola in subappalto a Pierluigi Bersani. Ci avrebbe pensato Lui a dare un futuro ai suoi bam-bocciani. Anzi!, il futuro! Si era persino impegnato a trovare loro il partner ideale per la vita, l’on. Pierfurbi Casini, deciso a coabitare, anche dopo l’eventuale matrimonio, nella casa del padre! Del resto, come non essere riconoscenti e rispettosi di un padre-padrone che è ben disposto a continuare ad allevare, a mantenere, ad indirizzare i propri eterni bambini, insomma a prendersi cura “vita natural durante” dei suoi bam-bocciani? Purtroppo, irriconoscenti di cotanta premura e liberalità, alcuni (tanti, troppi) potenziali bam-bocciani hanno deciso, in occasione delle primarie, di ribellarsi al padre, di camminare da soli, di non accoppiarsi ad un partner imposto! Per i tanti “comodoni” bamboccioni e per i pochi superstiti bam-bocciani è, forse, giunta l’ora di prendere il coraggio a quattro mani e fare, anche loro, il grande salto: per i primi, Tremonti permettendo, ci potrebbe essere il premio di un assegno mensile di 500 €; per i secondi il riconoscimento, da parte del popolo sovrano, di una maggiore adeguatezza a candidarsi al governo del proprio territorio!


Francesco Palermo

francescopalermo@tele2.it


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Dalle auto in fiamme alla fuga di gas: le emergenze della viglia

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Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.

A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.

A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.

A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.

Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.

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Auto in fiamme, fuga di gas, albero pericolante: emergenze della notte di viglia

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Una notte della vigilia di Natale intensa per le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce che sono dovute intervenire in diversi comuni per porre rimedio ad una serie di emergenze.

A Lecce alle 20:50 di ieri un pino marittimo di grandi dimensioni, situato lungo la strada Lecce-Frigole, si è inclinato pericolosamente. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso il taglio della pianta e il ripristino della sicurezza e della viabilità dell’area.

A Castri di Lecce poco dopo le 22:30 ha preso fuoco una autovettura parcheggiata in una pubblica. L’incendio si è propagato ad un altro veicolo. Le squadre intervenute hanno domato rapidamente le fiamme, evitando ulteriori danni.

A Melissano, all’una, intervento di una squadra del distaccamento di Gallipoli per un incidente domestico causato da un malfunzionamento del regolatore di pressione del gas GPL, che ha provocato un’ustione di primo e secondo grado a un residente. L’area è stata messa in sicurezza, evitando gravi conseguenze.

Nella marina di Torre dell’Orso (Melendugno) questa mattina altra autovettura in fiamme alle ore 07:41. L’episodio è stato prontamente risolto senza ulteriori danni.

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SIULP Lecce: “Più sicurezza per donne e uomini in divisa”

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Riceviamo e pubblichiamo.

“Continua senza sosta la scia di aggressioni alle donne ed agli uomini in divisa, nella stessa giornata non abbiamo fatto in tempo a tirare un respiro di sollievo per lo scampato pericolo dei due poliziotti affrontati a Padova da un individuo di nazionalità nigeriana armato di ascia, che a poche ore dall’accaduto l’episodio si è ripetuto nel centro cittadino di Lecce, dove un cittadino extracomunitario ha aggredito un Poliziotto senza un apparente motivo ovvero per il solo fatto di indossare un’uniforme.”

E’ quanto afferma in una nota Mirko BRAY, Segretario Generale del SIULP Lecce, a seguito della vile aggressione avvenuta ai danni di un Poliziotto nelle prime ore della scorsa serata ad opera di un cittadino extracomunitario poi arrestato per tentato omicidio.
“La nostra impressione è che la Polizia di Stato stia pagando lo scotto della grave carenza negli organici, problematica che in questa Provincia ci penalizza particolarmente, al contempo emerge nitidamente la necessità di introdurre tutti quegli strumenti che consentano ai tutori dell’ordine pubblico di operare in condizioni di sicurezza, in particolare ci riferiamo all’ampliamento delle dotazioni dei Taser, alla fornitura delle bodycam e dei giubbini tattici antitaglio. Non solo! Chiediamo anche delle tutele legali differenti rispetto a quelle in vigore che giudichiamo eccessivamente garantiste nei confronti di chi delinque a scapito della gente onesta e di chi opera per la legalità e il bene comune. Avvertiamo un’eccessiva tolleranza verso chi usa violenza contro un poliziotto, che sia in ordine pubblico o in un intervento di polizia, di contro il solo sospetto di un possibile eccesso nelle nostre reazioni, che scaturiscono sempre a contenimento delle violenze di ogni genere che siamo chiamati a fronteggiare, è sufficiente ad innescare il c.d. “atto dovuto” che da inizio a quella che oggi in Italia è la vera e propria pena: ovvero, l’iter processuale. Auguriamo al nostro collega una pronta guarigione nella certezza che il consueto spirito di servizio e l’indubbia abnegazione, lo spronerà a superare nuovamente quanto già vissuto in passato.”

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