Lecce
II Buonpescato Italiano a Lecce
Dopo Otranto approda nel capoluogo la seconda ed ultima tappa nel Salento del tour nazionale. L’assessore Francesco Pacella: “Una conferma dell’importanza dei nostri prodotti ittici”
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Secondo ed ultimo appuntamento per la tappa salentina de “La rotta del buonpescato italiano”, il tour on the road promossa dal Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali – Direzione Generale delle Pesca marittima e dell’Acquacoltura, per valorizzare e diffondere la conoscenza delle specie ittiche nazionali, soprattutto quelle meno conosciute.
Oggi, giovedì 28 marzo, fino alle 18.30, in piazza Settelacquare, a Lecce, sarà aperta ai visitatori lo spazio espositivo tematico dotato di audiovisivi, materiale fotografico e sagome raffiguranti le specie ittiche meno conosciute. All’interno, per i più piccoli sarà disponibile un’area formazione gioco. I visitatori saranno accolti dalla mascotte del tour “Sugherello”. Saranno, inoltre, distribuiti gadget.
L’assessore al Marketing territoriale e alle Risorse del Mare della Provincia di Lecce, nonché presidente del Gruppo di Azione locale adriatico salentino (Gac) Francesco Pacella evidenzia l’utilità dell’iniziativa: “Le tappe di Otranto e Lecce oltre a rappresentare un importante riconoscimento che gli organizzatori di questo evento nazionale hanno voluto riservare al territorio salentino, confermano il ruolo determinante dei nostri prodotti del mare e della terra all’interno della Dieta Mediterranea”.
“Sono questi momenti di grande comunicazione su cui la Provincia di Lecce e i Gruppi di Azione Locale hanno investito risorse importanti per assicurare la diffusione delle conoscenze legate al mare e il rilancio della figura del pescatore e del pescato salentino”, conclude l’assessore provinciale Pacella.
Approdato ieri a Lecce, “La rotta del Buonpescato Italiano” toccherà le più importanti piazze delle città capoluogo di Puglia, Campania, Calabria e Sicilia dopo aver già attraversato, con grande successo, le città del Veneto.
Attualità
Cartelle Consorzio di Bonifica: «Sospensione immediata!»
Dura presa di posizione di Adiconsum Lecce. L’Associazione dei Consumatori richiama al rispetto del diritto di difesa degli agricoltori
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L’associazione dei consumatori Adiconsum Lecce interviene con fermezza sulla questione delle cartelle esattoriali emesse dal Consorzio di Bonifica, che stanno colpendo «ingiustamente» gli agricoltori salentini, senza che vi sia un’effettiva erogazione dei servizi previsti.
Secondo le numerose segnalazioni ricevute, gli importi richiesti risultano spesso inferiori ai costi che i singoli agricoltori dovrebbero sostenere per difendersi legalmente.
Questa situazione impedisce di fatto il ricorso alle Corti di Giustizia Tributaria, negando agli agricoltori il diritto di difesa costituzionalmente garantito e creando un evidente squilibrio tra l’ente impositore e i contribuenti.
«Non si può consentire che gli agricoltori siano costretti a pagare per servizi inesistenti senza avere la possibilità concreta di difendersi, a causa dei costi proibitivi delle azioni legali», si legge in una nota di Adiconsum Lecce, «chiediamo con fermezza alle istituzioni di intervenire per ripristinare equità e giustizia nel settore».
Alla luce di questa grave situazione, Adiconsum Lecce ha formalmente richiesto:
1 – «La sospensione immediata delle cartelle esattoriali e degli atti esecutivi relativi al tributo 630, in attesa di una verifica della reale erogazione dei servizi da parte del Consorzio di Bonifica».
2 – «L’istituzione di un tavolo di crisi sotto la supervisione della Prefettura, coinvolgendo Regione, Consorzio di Bonifica, organizzazioni agricole e associazioni dei consumatori, per individuare soluzioni concrete ed eque».
3 – «Un intervento urgente della Regione, affinché vengano previste misure di tutela legale per gli agricoltori, garantendo loro la possibilità di far valere i propri diritti senza ostacoli economici insostenibili. Adiconsum Lecce si appella alle istituzioni affinché questa problematica venga affrontata con la massima urgenza e criticità, evitando che un sistema iniquo continui a penalizzare gli agricoltori salentini».
«È inaccettabile», concludono da Adiconsum Lecce, «che si prosegua con una tassazione senza servizi e senza possibilità di difesa. Continueremo a vigilare e a intraprendere ogni azione necessaria per tutelare i diritti degli agricoltori e dei consumatori».
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Attualità
Cittadella della Giustizia a Lecce: «Risposta ministro evasiva”
Nordio risponde all’interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle. Leonardo Donno e Iunio Valerio Romano: «Pare avere scaricato ogni responsabilità, in ordine al cambio di rotta, sui rappresentanti degli uffici giudiziari e del foro locali, ovvero proprio su coloro che hanno richiesto un polo logistico unitario e funzionale»
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Cittadella della Giustizia a Lecce, è arrivata la risposta del ministro Carlo Nordio all’interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle, presentata dopo la diffusione delle notizie in merito agli stanziamenti finanziari e in ordine alla reale volontà di portare a compimento un serio e definitivo progetto strutturale, piuttosto che limitarsi a tamponare le urgenze, legate ad una situazione logistica precaria e poco dignitosa, attraverso meri interventi di manutenzione, peraltro obbligati dalle più elementari esigenze di messa in sicurezza.
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Leonardo Donno, primo firmatario dell’interrogazione parlamentare al ministro Nordio sulla Cittadella della Giustizia a Lecce
La risposta di Nordio, evidentemente, non ha soddisfatto i pentastellati salentini che per bocca di Leonardo Donno, deputato e primo firmatario dell’interrogazione, e Iunio Valerio Romano, già senatore, rispettivamente Coordinatori M5S per la Puglia e per la Provincia di Lecce, l’hanno definita «evasiva e priva di valore».
«Non solo dal Ministro non sono state fornite risposte sulla destinazione delle risorse finanziarie, che sembrerebbero dirottate in massima parte sul Distretto di Corte d’Appello di Bari», si legge in una loro nota, «in merito alla volontà di dare vita alla Cittadella della giustizia su terreni confiscati alla criminalità alle porte del capoluogo salentino, Nordio pare avere scaricato ogni responsabilità, in ordine al cambio di rotta, sui rappresentanti degli uffici giudiziari e del foro locali, ovvero proprio su coloro che hanno richiesto un polo logistico unitario e funzionale».
Oltre il danno, dunque, la beffa: «Resta da capire come si può pensare di rispondere alle esigenze di ammodernamento ed efficientamento dell’edilizia giudiziaria mantenendo di fatto lo status quo, con stanziamenti finanziari irrisori e non meglio precisati progetti alternativi adeguati all’obiettivo di dare alla città di Lecce, sede di Distretto di Corte d’Appello, un polo giudiziario unitario, moderno e rispondente alle esigenze degli operatori di giustizia e dell’utenza».
LA RISPOSTA DEL MINISTRO CARLO NORDIO ALL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEI 5 STELLE
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Attualità
Scoperta nuova specie di anellide marino nel nostro mare
Si chiamerà come un professore di Unisalento, il prof. Luigi Musco: «Onorato che si sia scelto di battezzare con il mio nome questa nuova specie di anellide. L’impegno quotidiano in difesa del mare e delle ricchezze che esso custodisce. Un impegno che dobbiamo condividere e portare avanti insieme, con senso di responsabilità»
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Il Salento culla di biodiversità riserva continuamente delle sorprese.
E così, fra le 13 specie di anellidi marini del genere Perinereis scoperte da un team internazionale di ricercatori, ben tre si trovano proprio nelle acque del mare che bagna le coste salentine.
A una di queste, dunque, si è scelto di dare il nome del professore Luigi Musco (foto in alto), esperto di biodiversità marina dell’ateneo salentino e docente di Zoologia al Dipartimento di Scienze e Tecnologie biologiche e ambientali.
La nuova specie si chiama infatti Perinereis muscoi ed è stata identificata grazie al lavoro del dottor Joachim Langeneck del Consorzio Nazionale interuniversitario per le scienze del mare, sede di Lecce, e di altri ricercatori.
Un riconoscimento che sottolinea l’incredibile ricchezza del nostro mare e il contributo fondamentale che UniSalento fornisce da decenni alla ricerca scientifica internazionale in ambito marino.
«Sono onorato che si sia scelto di battezzare con il mio nome questa nuova specie di anellide», commenta il professor Musco, «lo sono ancora di più per i risultati che la ricerca in mare ci consegna ancora oggi e che confermano l’enorme biodiversità che siamo chiamati a preservare. All’entusiasmo della scoperta di nuove specie, infatti, si affianca l’impegno quotidiano in difesa del mare e delle ricchezze che esso custodisce. Un impegno che dobbiamo condividere e portare avanti insieme, con senso di responsabilità».
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