Cronaca
Il funambolismo dell’assessore Minervini sulla 275 contro gli interessi del territorio
Di fronte al tribunale ambientalista pronto a condannarlo, l’assessore Minervini ha preferito invocare la “prescrizione dei sentimenti”
L’Assessore Minervini è giunto alla mozione degli affetti pur di recitare le due parti in commedia: di Assessore regionale alle infrastrutture che deve dare seguito all’accordo istituzionale siglato per il raddoppio della 275 ed, al contempo, di referente del radicalismo pseudo-ambientalista contrario all’opera. Con un occhio alle prossime regionali e alla guerra interna che nulla ha a che vedere con il benessere del territorio, l’Assessore ha preferito dimenticarsi dei passi istituzionali compiuti, delle delibere di Giunta approvate, degli accordi sottoscritti, per ingraziarsi la benevolenza di un pubblico amico che lo attendeva per il redde rationem sul raddoppio della 275. Di fronte al tribunale ambientalista pronto a condannarlo, l’assessore Minervini ha preferito invocare la “prescrizione dei sentimenti”, anziché descrivere con chiarezza il percorso che ha portato anche la Regione Puglia ad attestarsi su una posizione di buon senso favorevole al tracciato della Maglie-Leuca. In una profluvio di dichiarazioni l’esponente regionale è funambolicamente divenuto “uno, nessuno e centomila”, tentando nell’arduo compito di apparire forza di lotta e di governo nello stesso istante e nello stesso posto. Il risultato è stato, però, una grottesca maschera politica tutta orientata a salvaguardare l’interesse della propria bottega. La politica ha il dovere di parlare il vocabolario della chiarezza e di assumersi le responsabilità delle proprie azioni, anche e soprattutto quando queste scontentano un pezzo dell’elettorato. I giochi retorici, le arrampicate sugli specchi da guinness dei primati, hanno il retrogusto di chi, non sapendo come dar conto del proprio operato, tenta di utilizzare la foglia di fico del politichese. Gli atti, i documenti e i fatti sono lì a dimostrare che vi è un accordo chiaro per la realizzazione del raddoppio della 275, tutto il resto fa parte di un teatrino eretto sulla sabbia delle chiacchiere. Chi intende esclusivamente cavalcare gli umori pseudioambientalisti con l’obbiettivo di raccoglierne il consenso sarà presto disarcionato dalla realtà dei fatti. Al Capo di Leuca ed al Salento non interessano le farse e i tentennamenti di qualche assessore in cerca d’autore, ma hanno a cuore esclusivamente la realizzazione di un’opera di civiltà e di progresso.
Francesco De Nuccio
Portavoce del Comitato “Pro 275”
Cronaca
Droga e malamovida: un arresto e una denuncia
A Monteroni fermato uno studente di 22 anni. A Lecce Santa Rosa una giovanissima imprenditrice responsabile di un locale di intrattenimento è stata denunciata per numerose violazioni in tema di sicurezza sul lavoro e per la presenza di due lavoratori in nero
Week-end caratterizzato da serrati controlli che i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce hanno messo in campo per la lotta alla malamovida ed al contrasto alle piazze di spaccio, nonché prevenzione dei fenomeni criminali maggiormente diffusi.
È stato questo il contesto in cui i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, coadiuvati dai militari della Stazione di Monteroni di Lecce, hanno arrestato nella flagranza di reato un 22enne del posto, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Si tratta di uno studente a carico del quale i carabinieri hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare.
Nel corso delle operazioni, il 22enne è stato trovato in possesso di tre involucri, in cellophane, contenenti quasi 15 grammi di hashish che lo stesso teneva occultati all’interno di un pensile nella propria camera da letto.
Rinvenuti anche un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento.
Tutto è stato sottoposto a sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Al termine delle operazioni di polizia, il giovane è stato arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
Parallelamente a tale operazione, i militari della Stazione di Lecce Santa Rosa, coadiuvati da militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce (N.I.L.) e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) a seguito di specifici controlli, hanno segnalato alle competenti autorità la proprietaria di un locale di intrattenimento del capoluogo salentino, per inosservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’amaro epilogo è toccato ad una giovanissima imprenditrice, individuata quale responsabile del locale di intrattenimento presso cui i carabinieri hanno accertato numerose violazioni in tema di sicurezza sul lavoro.
Al termine dei controlli, la donna è stata segnalata alle competenti autorità per varie violazioni, tra le quali, per non aver inviato al medico competente due lavoratori dipendenti e fornito un’adeguata formazione sui rischi aziendali ad un altro dipendente.
All’imprenditrice è stato irrogato anche il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato due lavoratori irregolari, con relativa contestazione di sanzioni amministrative per complessivi 13mila euro.
Nel medesimo contesto ispettivo, personale del N.A.S. ha contestato alla titolare altre violazioni in materia di sicurezza alimentare e comminato sanzioni per ulteriori 3mila euro.
I due impiegati irregolari sono stati inoltre segnalati dai carabinieri poiché trovati in possesso di modica quantità di sostanza (hashish).
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Cronaca
Taurisano: messi in fuga mentre danno alle fiamme un’auto
Scongiurato l’incendio di una macchina di proprietà di una docente: ignote le motivazioni alla base del gesto
Incendio d’auto sventato nella serata di ieri a Taurisano.
Attorno alle ore 20 due individui sono stati messi in fuga da un passante che, in via Castromediano, li aveva notati in atteggiamenti sospetti.
Le urla dell’uomo hanno costretto la coppia ad allontanarsi proprio mentre, con un contenitore con del liquido infiammabile, provava ad appiccare un incendio su una Fiat Panda parcheggiata in strada.
La vettura è di proprietà di una donna, una insegnante del posto. Non sono chiari i motivi che avrebbero spinto i due ignoti a compiere il gesto.
Sul luogo del misfatto sono accorsi i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase, che hanno domato il principio d’incendio sul parabrezza, ed i carabinieri della Compagnia di Casarano, che indagano sull’episodio.
Casarano
36enne arrestato in flagranza per spaccio
Dopo aver individuato con precisione il luogo, i militari hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento dove sono state…
I Carabinieri di Casarano colpiscono ancora le “piazze di spaccio” locali.
I Carabinieri di Parabita hanno arrestato in flagranza di reato un 36enne, già noto alle forze dell’ordine, nel centro del paese.
L’intervento è scaturito da accertamenti e risultanze info-investigative che hanno evidenziato un’attività di spaccio presso la sua abitazione.
Dopo aver individuato con precisione il luogo, i militari hanno proceduto al controllo e alla perquisizione dell’appartamento dove sono state rinvenute, alla presenza del proprietario, numerose dosi di sostanza stupefacente occultate in vari punti della casa, pronte per lo spaccio.
In totale sono stati sequestrati 90 grammi di eroina, circa 200 grammi di hashish, 400 grammi di marijuana, vari bilancini, sostanze da taglio e materiale per il confezionamento.
Come disposto dal PM che conduce le indagini, l’uomo è stato condotto presso il proprio domicilio, dove attualmente si trova agli arresti domiciliari.
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