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Copertino

Il primo weekend di Estate Sicura

Tra Gallipoli, Galatina, Copertino, Sannicola e Galatone ritirate 5 patenti per guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto effetto di stupefacenti.

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Durante il fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Gallipoli sono stati impegnati su tutto il territorio di loro competenza, con un capillare servizio a largo raggio “ad alto impatto”, che vedrà impegnati i Carabinieri della città jonica per i mesi di giugno, luglio ed agosto, nell’ambito dell’operazione “estate sicura”. Sono stati eseguiti controlli e perquisizioni finalizzati a contrastare i reati contro il patrimonio e la persona, estesi anche ad esercizi pubblici e luoghi di ritrovo, nonché tesi a contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti per arginare le cosiddette “stragi del sabato sera”. Controllate soprattutto le aree cittadine e periferiche, di Gallipoli, Galatina, Copertino, Sannicola e Galatone nonché sulle principali arterie di grande comunicazione e su tutte le strade litoranee. Effettuati controlli a più di 150 veicoli e circa 240 persone. Su un totale di 30 persone sottoposte a esame etilometrico, 5 sono state deferite in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica. Quasi tutti ragazzi giovanissimi, di età compresa tra i 20 e 46 anni, con tasso alcolemico tra 0.64 e 1,47 g/l, quando la soglia consentita e’ di 0,50.


A Copertino sono stati denunciati a piede libero P.M., 29 enne del posto che, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di. 1,50 grammi di “marjiuana” suddivisa in dosi, un bilancino precisione, materiale per confezionamento dosi e appunti riconducibili alla contabilità della sua attività di spaccio. quanto rinvenuto, riconducibile ad attività spaccio, sottoposto sequestro.  Denunciati anche M.C., 33 anni e F.C. 21 anni, entrami di San Pancrazio Salentino trovati in possesso di vari attrezzi atti allo scasso. 6 denunce anche a Galatina, questa volta per rissa (H.A., 16 anni; H.A., 40 anni; T.A. 17 anni; T.E. 25 anni, M.A. 31 anni e K.D., tuttora in corso di identificazione. Tutti residenti in loco). I sei sono ritenuti responsabili di una rissa avvenuta area parcheggio pubblico, con conseguenti lesioni alla mano destra riportate da uno di loro.


A Sannicola, C.G., 41 enne, del posto, seguito controllo circolazione stradale, è stato sorpreso a bordo di un quadriciclo risultato rubato.

A Galatone denunciato S.A., 25enne del posto, deteneva illegalmente all’interno della propria autovettura, un Ford Focus, parcheggiata nei pressi dell’ufficio postale, una pistola in ferro, del tipo scacciacani modificata, con tanto di munizioni.


Nei Comuni del territorio di competenza infine, sono stati segnalati all’Autorità Prefettizia per uso non terapeutico di sostanza stupefacente sette persone, di età compresa tra i 19 ed i 36 anni, tutti residenti nei Comuni del leccese. I carabinieri hanno recuperato e sequestrato circa 10 gr. di marjiuana e sorpreso due tossicodipendenti intenti ad iniettarsi eroina.


Approfondimenti

Operazione interforze, 5 arresti e 5 denunce

Alto impatto: controlli di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza a a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano

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 Servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia di Lecce.

Come deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e successivamente pianificato in sede di Tavolo Tecnico del Questore, negli ultimi sette giorni si sono svolti i Servizi Interforze cosiddetti ad “Alto Impatto”.

Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano.

I controlli hanno spaziato in diversi ambiti, dal controllo del territorio, identificazione di persone appiedate e avventori di locali, al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ai controlli amministrativi agli esercizi commerciali.

In totale sono quattro gli arresti eseguiti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 3 gli arresti eseguiti in esecuzione di ordinanze dell’A.G., 4 gli indagati a piede libero per traffico di stupefacenti e due per porto abusivo di armi, infine 15 le segnalazioni per uso personale di stupefacenti.

Assidui anche i controlli amministrativi: 55 esercizi commerciali sono stati controllati dalle forze dell’ordine.

Massiccio il bilancio finale: 1869 persone identificate, 240 dei quali con precedenti penali e/o di polizia, e 875 veicoli fermati.

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Attualità

Banca Intesa, il sito ancora una volta in “down”

E, pertanto, ancora una volta l’app non funziona, i conti online sono inaccessibili e non è possibile effettuare operazioni…

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Ancora una volta, a distanza di poche settimane, i servizi digitali di Intesa Sanpaolo sono in “down”.

E, pertanto, ancora una volta l’app non funziona, i conti online sono inaccessibili e non è possibile effettuare operazioni.

Questo è il messaggio che si legge dopo il tentativo di accesso sul sito della banca:

«Gentile cliente, ti informiamo che, a causa di un rallentamento momentaneo, la visibilità di alcuni movimenti (ad esempio mutui e accredito pensioni) potrebbe non essere disponibile», recita un avviso che si è trovato di fronte chi è riuscito ad accedere all’App, mentre a chi resta fuori viene comunicato che «per un problema tecnico non si può proseguire».

Il messaggio sull'app di Intesa San Paolo

Dalla banca avvisano di aver «individuato il problema fin dalle prime ore del mattino» e di essersi «subito adoperata per risolvere il blocco della App, che è dovuto all’intenso traffico fin dalle prime ore del mattino».

«La cosa è in fase di risoluzione», assicura l’istituto.

 

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Attualità

La denuncia della CIA: niente fondi per la Xylella, niente soldi

Sicolo: «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche”…

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Sono ancora ferme le pratiche Xylella per il biennio 2020 e 2021. L’Agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) non può istruirle perché tuttora mancano i fondi necessari. Ma il tempo ormai sta per scadere perché, se almeno l’annualità 2020 non fosse liquidata entro quest’anno, verrebbe persa del tutto.

Un rischio a cui gli agricoltori non possono e non vogliono assolutamente andare incontro e sollecitano gli enti preposti a trovare una soluzione urgente per non privarsi dei ristori che sono vitali per la sopravvivenza delle aziende.

Per questo CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, all’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia, al direttore del Dipartimento regionale Agricoltura Gianluca Nardone, ai prefetti delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, nonché ai parlamentari eletti nelle tre province salentine.

Nella nota, a firma del presidente regionale Gennaro Sicolo, si sollecita lo stanziamento dei fondi. «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche quali le drastiche riduzioni delle produzioni lorde vendibili delle aziende olivicole; l’aumento dei costi di gestione aziendale per l’attuazione delle pratiche agronomiche e i danni economici irreversibili all’intera filiera a monte e a valle delle aziende medesime; l’ulteriore carico finanziario (mutui e prestiti) dovuto al reimpianto delle coltivazioni arboree necessario al futuro riequilibrio finanziario dell’intero settore; lo stop degli istituti bancari e delle finanziarie con le loro rigidità burocratiche, che non consentono di deliberare ulteriori prestiti e mutui bancari a un settore oramai al collasso dopo dieci anni dall’inizio della fitopatia e che stenta e ripartire».

Ne conseguirebbe il ricorso a “prestiti illegali” richiesti dalle aziende che non hanno possibilità di fornire garanzie agli istituti di credito o che hanno raggiunto una quota di prestiti divenuta oramai insostenibile.

L’associazione degli agricoltori «ritenendo necessario e non procrastinabile destinare le risorse assegnate dal Ministero anche per l’anno 2020 alle aziende rientranti nella declaratoria con provvedimenti già emanati, chiede con estrema urgenza di destinare i relativi fondi ministeriali e di dare avvio alle istruttorie e alla liquidazione delle domande presentate per l’annualità 2020 tramite il portale E.I.P. della Regione Puglia. Si fa presente che la celerità dei tempi di liquidazione entro il 31 dicembre prossimo rappresenta, per le aziende agricole interessate, la vitale necessità di far fronte agli investimenti già effettuati e necessari alla ripartenza delle proprie aziende. La destinazione di queste risorse è finalizzata all’attuazione e al completamento degli investimenti entro le scadenze prefissate che le stesse aziende hanno calendarizzato per fine anno, periodo in cui doveva essere liquidata l’annualità 2020 della declaratoria Xylella».

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