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News & Salento

Il Salento integra “On the road”

Diritti e assistenza a rifugiati e migranti “On The Road”:
Nel Salento arriva il Camper dell’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce

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L’Istituto di Culture Mediterranee, ente culturale della Provincia di Lecce, “esce in strada” con l’intento di promuovere e attuare nuovi e innovativi percorsi di inclusione e interazione socio-culturale in favore della popolazione migrante e rifugiata. Tutto grazie al progetto “On the road. Unità di Strada per Migranti e Rifugiati, realizzato grazie al supporto dell’assessorato provinciale alle Politiche sociali e che si propone come servizio non “a domanda”, ma “ad offerta”.


La fase operativa è stata presentata nell’atrio di Palazzo dei Celestini, a Lecce, a bordo del camper “Hymer Tramp 654 CL”, acquistato con i fondi di finanziamento dei “Programmi di intervento per l’infrastrutturazione sociale e sociosanitaria territoriale” FESR 2007-2013.


Ad illustrare i dettagli dell’iniziativa, sono intervenuti l’assessore provinciale alle Politiche sociali e alle Pari opportunità Filomena D’Antini Solero, il direttore dell’Istituto di Culture Mediterranee Luigi De Luca, la responsabile dell’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Azienda sanitaria locale di Lecce Sonia Giausa, la responsabile dello Sportello Immigrazione Salento Rosi D’Agata.


Presenti anche i 10 mediatori culturali che, con un consulente legale e altro personale specialistico, effettueranno a partire da lunedì 3 settembre, in tutto il territorio provinciale, un servizio di orientamento e consulenza che mirerà a raggiungere più ampie fasce di popolazione migrante, intensificando e potenziando il ventaglio dei servizi fin qui offerti. In particolare, il camper sosterà nei comuni dove le problematiche dell’immigrazione sono più presenti e in quelli interessati dal fenomeno degli sbarchi, fornendo, in questo caso, assistenza anche alle autorità locali.


Il progetto, che gode di un’importante rete di partenariato, di cui fanno parte il Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir), la Lega italiana per la lotta all’AIDS (Lila), l’Università popolare di Roma (Upter) e il Centro Studi Kairos, attraverso interventi di mediazione linguistico-interculturale presso i servizi socio-sanitari individuati, consulenza e supporto legale e iniziative di promozione culturale, punta a favorire l’esigibilità dei diritti della popolazione migrante, sensibilizzando la cittadinanza alle “nuove diversità”, affinché vengano superate ed abbattute eventuali pratiche discriminatorie e venga favorito lo svilupparsi di una società multietnica e interculturale.


“On the road” ha già apportato la sua concreta utilità all’interno del contesto socio-sanitario, grazie anche alla convenzione sottoscritta il 19 luglio scorso, tra l’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce (Icm) e l’Azienda sanitaria locale di Lecce. Con questo accordo è stata assicurata la presenza di 6 mediatori linguistico – culturali coordinati dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Asl di Lecce e dislocati nei presidi sanitari del territorio.

Create le condizioni di intervento necessarie, ora ha inizio l’attivazione della stazione di servizio mobile, costituita dal camper allestito dall’Istituto di Culture Mediterranee, che opererà sul territorio provinciale, offrendo una serie di importanti servizi di assistenza.


L’affermarsi della società multiculturale anche nella nostra realtà provinciale richiede l’individuazione di percorsi  di integrazione sempre più complessi e articolati, che tengano conto del soddisfacimento di quei bisogni primari connessi allo spostamento delle genti, ma anche della sperimentazione e dell’avvio di nuove prassi volte alla tutela dei diritti di base: assistenza sanitaria, assistenza giuridica, tutela del diritto del lavoro”, ha affermato l’assessore provinciale alle Politiche sociali e Pari opportunità Filomena D’Antini Solero.


La maggiore difficoltà nell’accesso ai servizi pubblici è costituita comunque dai problemi di comunicazione”, ha continuato l’Assessore, “che potrebbero essere risolti o attenuati con una maggiore presenza di mediatori culturali nelle realtà interessate e che troppo spesso ancora non sono servite da sportelli per l’informativa e l’accesso ai diritti di questa fetta sempre più rilevante di popolazione”.


Questo progetto realizzerà attività integrate che assumono organicamente le istanze della popolazione migrante e rifugiata anche attraverso la conoscenza dei diritti e dei doveri dei cittadini stranieri, l’accesso ai servizi, la cultura della legalità e la regolarità del soggiorno”, ha concluso l’assessore Filomena D’Antini Solero.


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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